Saudi Tour, sprint vincente per Phil Bauhaus che balza al comando della generale
La terza tappa del Saudi Tour, la Riyadh-Al Bujairi di 119 km, è stata animata da una fuga a cinque: a farne parte il belga Joël Suter (Wallonie Bruxelles), il canadese Nigel Ellsay (Rally Cycling), il mongolo Batmunkh Maral Erden (Terengganu), il tedesco Nikodemus Holler e il keniano Samuel Kangangi, entrambi della Bike Aid.
Il margine è sempre stato ridotto, tanto che l'azione è stata annullata a 32 km dall'arrivo. Da qui sono iniziati vari tentativi di allungo che hanno caratterizzato il prosieguo della giornata, tanto che a muoversi è stato anche il capoclassifica Alberto Rui Costa, ma il portoghese della UAE Team Emirates è stato riagguantato a 5 km dal termine - non prima che l'iridato di Firenze abbia accumulato 3" di bonus in un traguardo intermedio.
Ad impostare la volata è stata la Bahrain McLaren, oggi tutta al servizio di Phil Bauhaus. E il tedesco ripaga i suoi del lavoro andando a conquistare in maniera netta il successo, partendo da lontano e facendo la differenza sulla concorrenza, dando dimostrazione di un bel colpo di pedale per essere ad inizio febbraio. Sia per il venticinquenne che per la compagine asiatica è il primo centro della stagione.
Seconda posizione per il sudafricano Reinardt Janse van Rensburg (NTT Pro Cycling Team), ripresosi dalle botte patite nella caduta di ieri. Seguono l'algerino Youcef Reguigui (Terengganu), lo spagnolo Carlos Barbero (NTT Pro Cycling Team), il francese Nacer Bouhanni (Team Arkéa-Samsic), il norvegese August Jensen (Riwal Readynez), l'italiano Matteo Malucelli (Caja Rural-Seguros RGA), il belga Timothy Dupont (Circus-Wanty Gobert), il francese Geoffrey Soupe (Total Direct Energie) e il tedesco Lucas Carstensen (Bike Aid).
In classifica, grazie all'abbuono conquistato, Phil Bauhaus strappa la maglia verde ad Alberto Rui Costa, guidando con 3" sull'ex leader e 8" su Nacer Bouhanni. Domani la quarta frazione, la Wadi Namar Park-Al Mazuhimiya King Saugìd University di 137 km, potrebbe risultare decisiva ai fini della graduatoria finale, con due transiti sullo strappo di Qiddiya (3.5 km al 6.6%), l'ultimo dei quali ai meno 24 km.