Fabio Mazzucco positivo all'EPO: sospeso, rischia quattro anni di squalifica

Fabio Mazzucco è risultato positivo all'ormone della eritropoietina, meglio noto come EPO. Ad annunciarlo è stata la stessa Unione Ciclista Internazionale attraverso un comunicato sulle recenti sospensioni. La positività all'EPO, si legge nel documento, è emersa dopo un controllo pre stagionale risalente allo scorso 18 gennaio. Il corridore è stato sospeso da ogni competizione come stabilisce il regolamento UCI, e può richiedere di effettuare una controprova. Nello stesso comunicato sono citati anche altri due corridori: il portoghese João Benta, ex corridore della Efapel Cycling ritiratosi alla fine della scorsa stagione, e l'argentino Juan Manuel Godoy, risultato positivo più di un anno fa.

Fabio Mazzucco, 24 anni il prossimo 14 aprile, ha esordito nel 2018 con la Trevigiani-Phonix-Hemus, piazzandosi in gare di rilievo tra i dilettanti come il Gran Premio Liberazione (5°) e il Giro della Valle d'Aosta (2° di tappa). Nel 2019 la prima vittoria con il successo al Gran Premio Poggiana, cui è seguita la firma di un contratto triennale con la Bardiani CSF, squadra con cui nel 2020 il corridore veneto ha concluso il Giro d'Italia e corso la Milano-Sanremo. Rimasto senza contratto a fine 2022, si era accasato alla Mg.K Vis-Colors for Peace per la stagione 2023, facendo quindi ritorno alla squadra con cui aveva militato nel 2019. Ora, la doccia fredda: Mazzucco rischia fino a quattro anni di squalifica.

Si rifà vivo, quindi, lo spettro dell'EPO, noto anche come eritroppoietina, una sostanza dopante tra le più utilizzate nella pratica sportiva. Si tratta di un ormone prodotto dai reni - ma non solo - che consente di regolare l'eritropoiesi, ovvero la produzione dei globuli rossi. L'assunzione di eritropietina aumenta l'apporto di ossigeno nel tessuto muscolare e in quello scheletrico, e viene perciò assunta con l'obiettivo di migliorare la propria performance sportiva.