Grace Brown riceve il saluto di Vittoria Guazzini subito dopo aver vinto la Chrono des Nations, ultima gara della sua carriera © Profilo X FDJ-Suez
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Chrono des Nations, doppietta FDJ: Kung di nuovo King, Brown saluta da Queen

Lo svizzero batte Vine e Price-Pejtersen, l'australiana si lascia alle spalle Guazzini e Kiesenhofer. Podio per Giaimi tra gli U23

13.10.2024 20:08

Il degno sipario su una carriera di altissimo profilo: Grace Brown si congeda dall'agonismo con una trionfale passerella alla Chrono des Nations, classico appuntamento di fine stagione sulle strade della Vandea. Non l'unica soddisfazione per la famiglia allargata della FDJ: Stefan Kung sale per la terza volta sul trono della corsa francese al termine di un bel duello con Jay Vine e Jordan Price-Pejtersen. Dignitoso il bilancio per la spedizione italiana: due secondi posti per Vittoria Guazzini tra le Elite e per Luca Giaimi nella prova degli Under-23.

Grace Brown saluta da campionessa

La 35ª edizione della Chrono des Nations femminile si sviluppa su un anello di 27,2 km intorno alla cittadina di Herbiers. Percorso quasi completamente pianeggiante, al netto di qualche tratto in lieve pendenza. Più eccentrica la planimetria, con alcuni cambi di direzione nei centri abitati toccati dal percorso e una rotonda all'interno dell'ultimo km. Ultima curva a destra a 180 metri dalla linea bianca.

Tocca alla francese Clemence Chéreau (Lanester Women Morbihan) inaugurare la prova: al via 24 atlete tra seniores e Under-23. L'intermedio di Saint-Paul-en-Pareds (km 10,5) delinea con chiarezza l'andamento della prova: l'australiana Grace Brown (FDJ-Suez) in testa con 14'33" davanti all'olandese Loes Adegeest (FDJ, a 28") e alla campionessa uscente, l'austriaca Anna Kiesenhofer - in gara con la maglia della sua Nazionale - attardata di 36". Nella seconda parte di gara, buona rimonta dell'italiana Vittoria Guazzini (FDJ): la toscana sorpassa la vincitrice della prova in linea di Tokyo 2020 e sale momentaneamente al comando con il tempo di 36'17". Il passaggio di consegne avviene poco dopo il suo arrivo: la campionessa olimpica e mondiale in carica - che ha nel frattempo raggiunto e scavalcato la norvegese Kathrine Aalerud (Uno-X Mobility) - strappa l'ultimo applauso della sua vita da professionista e l'ottavo successo del 2024: 35'26" la sentenza dell'orologio, 51" di margine su Guazzini, 54" su Kiesenhofer. A seguire Aalerud (a 1'01") e Adegeest (a 1'17"). 13° posto per l'altra azzurra in gara, Alessia Vigilia (FDJ), a 2'53" da Brown.

Tra le Under-23, infine, vittoria per la francese Maëva Squiban (Arkéa-B&B Hotels) in 37'16". 

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3° successo per Küng a Herbiers

Chilometraggio a parte, la 42ª CdN maschile (Herbiers-Herbiers, 45,4 km) segue un copione pressoché identico a quello recitato poco prima dalle cronowomen: lunghi rettilinei intervallati da qualche timida ondulazione, concentrata nella parte centrale della cronometro. Anche il finale è in copia carbone.

Nonostante la presenza di alcuni interpreti di ottimo livello - in testa lo svizzero Stefan Küng (Groupama-FDJ) e l'ex iridato della specialità tra gli Under-23, il danese Jordan Price-Pejtersen (Bahrain-Victorious) - il lotto dei partecipanti è decisamente modesto: appena 19 corridori al via, gran parte dei quali ha poca o nulla confidenza con le prove contro il tempo. In ogni caso, la sfida per la vittoria è piuttosto combattuta: il primo intertempo di Saint-Paul-en-Pareds (km 10,5) dà ragione al danese Mikkel Bjerg (UAE Emirates), al comando con 12'57", tallonato dall'australiano Jay Vine (UAE, a 1") e da Küng (a 3"), che salirà di colpi nella parte centrale della prova: il due volte vincitore del titolo europeo si porta davanti a Mouchamps (km 34,5) in 39'24", lasciandosi alle spalle Vine (a 7") e Price-Pejtersen (a 9"). 

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Stefan Küng vince la ventunesima tappa della Vuelta a España 2024 ©SprintCycling

Il danese disputa un eccellente finale che, tuttavia, non gli consente di scavalcare l'ex Alpecin: l'orologio gli dà torto per un paio di secondi. Subito dopo l'arrivo del corridore oceanico, Küng mette d'accordo tutti: 3° centro a Herbiers dopo le vittorie del 2021 e del 2022 con il crono di 51'53". Alle sue spalle Vine (a 4"), Price-Pejtersen (a 6"), Bjerg (a 28") e il belga Alec Segaert (Lotto Dstny), crollato nella seconda parte della crono: ritardo di 1'08" per il tricampione europeo tra gli U23. Nessun italiano in gara.

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Söderqvist domina tra gli Under-23, 2° Giaimi

In conclusione, qualche cenno alle altre competizioni in programma: la prova degli Under-23 (Herbiers-Herbiers, 27,2 km) si è conclusa con il netto successo dello svedese Jakob Söderqvist (Lidl-Trek Development, 31'44"), già a segno in questa stagione al Giro Next Gen, davanti all'italiano Luca Giaimi (UAE Emirates Gen Z, a 47") e al belga Jonathan Vervenne (Soudal Quick-Step Development, a 48"). 8° l'altro italiano Federico Savino (Soudal, a 1'16"). 

Capitolo juniores: festeggiano l'irlandese Seth Dunwoody (Cannibal Victorious) e la belga Luca Vierstraete (AG Insurance Next Gen). Tra gli allievi, infine, hanno primeggiato i francesi Antoine Salamin e Zoé Bihan

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Carmine Marino
Nato a Battipaglia (Salerno) nel 1986, ha collaborato con giornali, tv e siti web della Campania e della Basilicata. Caporedattore del quotidiano online SalernoSport24, è iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti della Campania dal 4 dicembre 20