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Søren Wærenskjold irrompe in prima pagina, vittoria alla Omloop Nieuwsblad
Corsa bloccata dal vento contrario e primo successo in una grande classica per il norvegese della Uno-X, che batte allo sprint Paul Magnier e Jasper Philipsen
Il vento contrario porta una ventata di aria fresca nell'albo d'oro della Omloop Het Nieuwsblad, decisa da una volata di gruppo dopo una corsa abbastanza bloccata. La vittoria va a Søren Wærenskjold, alla prima affermazione di peso di una carriera inziata con i migliori auspici e proseguita sempre con un buon bottino di vittorie annuali, ma non sempre nei radar nelle corse di primissimo piano, dopo che da giovanissimo aveva fatto vedere un potenziale sconfinato da passista da nord e da velocista resistente.
La costante ricerca della novità in un ciclismo sempre in cui emergono talenti sempre più giovani, sempre più pronti e sempre più elettrizzanti, gli occhi erano già puntati sul classe 2004 Paul Magnier, splendido secondo, oltre che sui grossi calibri come Jasper Philipsen, alla fine terzo. Entrambi però vengono battuti dal classe 2000 della Uno-X Mobility, che irrompe sulla scena al momento giusto dopo essere passato quasi inosservato fino agli ultimi 200 metri, e si prende finalmente una meritata prima pagina.
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Omloop Het Nieuwsblad 2025, la cronaca della gara
Fuga a sette con Giosuè Epis (Arkéa B&B Hotels), Elmar Reinders (Team Jayco AlUla), Hartthijs De Vries (Unibet Tietema Rockets), Enzo Leijnse e Julius van den Berg (Team Picnic PostNL), Siebe Deweidrt e Victor Vercouille (Team Flanders Baloise). Il loro vantaggio supera anche i sette minuti prima che si dia il via alle danze negli ultimi 95 chilometri.
Il UAE Team Emirates manifesta le sue intenzioni già dal settore di pavé di Lange Munte, con Antonio Morgado subito a spingere nelle prime posizioni e a girare insieme ai compagni. Poco da segnalare comunque nei chilometri successivi se non dei problemi meccanici per Arnaud De Lie, costretto a inseguire il gruppo per qualche chilometro. I fuggitivi hanno ancora quattro minuti ai -60, ma già sull’Eikenberg la corsa si riaccende. A dare il via all’azione è il Team Visma Lease a Bike, con Matthew Brennan seguito da Tim van Dijke (Red Bull-BORA-hansgrohe) e Vito Braet (Intermarchè-Wanty), e una volta ripresi tocca a Per Strand Hagenes tenere alto il ritmo. Ai -50 ci prova in solitaria Josh Tarling (INEOS-Grenadiers), che riesce a guadagnare un buon vantaggio sul gruppo e avvicinarsi al gruppo di testa.
Il gruppo si spezza sul Molenberg, quando l’azione degli Alpecin-Deceuninck lascia dietro diversi dei favoriti, tra cui De Lie e anche Wout Van Aert, rimasto a lungo nelle retrovie e finito nel secondo gruppo insieme a quasi tutta la squadra. Davanti rimane il solo Matteo Jorgenson, insieme tra gli altri Tom Pidcock, Stefan Küng e Paul Magnier, mentre Jasper Philipsen continua a far lavorare i suoi. AI -30 il primo gruppo chiude prima su Tarling e poi sulla fuga del mattino, mentre dietro il ritmo di Tiesj Benoot sul Berendries riduce il distacco degli inseguitori. Il buco si chiude poco dopo, mentre De Lie esce definitivamente di scena staccandosi da un gruppo ancora molto folto.
Niente di fatto sul Muur, in volata vince Søren Wærenskjold
Si decide tutto sull’accoppiata finale: a scortare tutti sul Muur è Kaden Groves, mentre il vincitore uscente Jan Tratnik viene messo fuori gioco da una foratura. Sono Mathias Vacek e Tim Wellens a provare il forcing, ma nessuno dei due riesce a fare grandissima selezione. Arrivano ancora in venti ai piedi del Bosberg, ed è ancora il ceco della Lidl-Trek a tenere un ritmo forsennato. Da dietro Morgado prova a riaprire la corsa insieme a Pidcock, mentre davanti inizia una lunga fase di studio.
Ai -10 prova ad approfittarne Küng, che si avvantaggia su un gruppo sempre più numeroso. Matteo Trentin non riesce a chiudere il buco, e dopo qualche chilometro a strappi si trova l'accordo per andare a chiudere sullo svizzero. La Visma spende sia Benoot che Jorgenson nell'inseguimento, e anche EF e Uno-X collaborano per andare a chiudere. Kung viene ripreso poco prima dell'ultimo chilometro, e si arriva a una volata con tanti sprinter resistenti ancora in gruppo ma leadout ridotti al minimo.
Ai 200 metri Ben Turner lancia Sam Watson vicino alle transenne, ma i grossi calibri arrivano dal centro della strada. Philipsen esce al momento giusto dalla ruota di Van Aert, ma viene battuto nettamente da Søren Wærenskjold, che conquista la prima classica importante della sua carriera. Il norvegese precede Paul Magnier, che a 21 anni ancora da compiere sale per la prima volta sul podio di una gara World Tour. In una top ten piena di outsider trovano posto anche il campione slovacco Lukáš Kubiš (Unibet Tietema Rockets), sesto, e Vincenzo Albanese (EF-Education-EasyPost), ottavo davanti al compagno di squadra Marijn van den Berg. Van Aert è solo undicesimo, rimandato alla Kuurne-Brussel-Kuurne di domani.