Zimmermann incredulo, per Vingegaard "non c'era spazio per fare la differenza"
Le dichiarazioni dopo la sesta tappa del Critérium du Dauphiné. I fuggitivi resistono sin sul traguardo e concludono con emozioni contrastanti, ma Burgaudeau riconosce la superiorità del tedesco. Poco da segnalare tra gli uomini di classifica
Ecco le dichiarazioni di alcuni dei protagonisti dopo la sesta tappa del Critérium du Dauphiné.
Georg Zimmermann: “Senza parole e orgoglioso di me stesso”
“Ad essere sincero non ho ancora realizzato la mia vittoria. Ho fatto del mio meglio per essere al top della condizione ed è andato tutto perfettamente, già ieri mi sentivo in grande forma ma non è bastato, oggi ci ho riprovato e ci sono riuscito. Conoscevo la salita finale, l’ho affrontata in una situazione simile all’Avenir del 2018 quando venni superato a 200 metri dal traguardo, oggi sono riuscito a farcela. Non ho paura di arrivare secondo, sono stato ottimista per tutta la tappa e adesso sono senza parole e orgoglioso di me stesso”
Mathieu Burgaudeau: “Non ho rimpianti, Zimmermann era il più forte”
“È un vero peccato, oggi mi sentivo molto bene, ma i miei avversari in fuga erano molto forti. L’attacco di Zimmermann mi ha messo in difficoltà, ma ho saputo gestirmi e sono rientrato, poi non ho più avuto le energie per fare la volata finale. Le ultime centinaia di metri erano anche in leggera discesa, avrei potuto aspettare a lanciare il mio attacco, ma Zimmermann era comunque il più forte e ha meritato la vittoria. Ultimamente tra cadute ed incidenti meccanici sono stato abbastanza sfortunato, questo secondo posto mi dà fiducia”.
Jonas Vingegaard: “Ho attaccato in risposta agli altri, ma non c’era spazio per fare la differenza”
“Il mio allungo è stata solo una risposta agli attacchi degli altri capitani, ho visto che la corsa si era fatta dura e ci ho provato. In particolare Tobias Johannesen ha fatto un bello scatto, ma la salita non era abbastanza lunga e dura per fare la differenza. Posso essere contento del lavoro della mia squadra, ma non ho un rivale in particolare, la classifica è ancora corta e ciascun corridore della top10 attuale può rappresentare un pericolo, non potrò concedere spazio nelle prossime due tappe”.
Max Poole: “Volevamo testarci senza paura di sbagliare”
“Siamo una squadra giovane e oggi volevamo metterci alla prova senza ansia o paura di sbagliare, è stata una buona tattica per far vedere che ci siamo anche noi e mettere un po’ di fatica nelle gambe degli avversari in vista delle due giornate che restano. Proprio i prossimi due giorni hanno caratteristiche che mi si addicono particolarmente bene”.
Guillaume Martin: “Tappa veloce e nervosa, obiettivo top10”
“Quest’oggi è stata una tappa molto nervosa, tra la lunga lotta nelle prime fasi per formare la fuga ed il finale esplosivo nonostante si arrivasse in salita. Sono riuscito a guadagnare due posizioni in classifica generale ed è una buona notizia per me, visto che il mio obiettivo resta quello di raggiungere il miglior piazzamento possibile nella top10 finale”.