Tom Pidcock firma un contratto triennale con la Q36.5
Risolto il giallo che si trascinava dall'estate. Primi movimenti di mercato per la Toscana Factory, Toneatti all'Astana
«Tutto è bene quel che finisce bene». O no? Comunque la pensiate, l'affaire Tom Pidcock si è concluso senza sorprese: il 25enne di Leeds correrà per le prossime tre stagioni con la Q36.5, che non ha lesinato tagli dolorosi (la chiusura della squadra di sviluppo in primis) pur di ingaggiare il bicampione olimpico di mountain bike.
Pidcock-Q36.5, affare fatto
L'annuncio è rimbalzato nella tarda mattinata di venerdì sui profili social della formazione Professional svizzera, che ha anche raccolto le prime impressioni dell'ex INEOS Grenadiers: «Non ho soltanto cambiato squadra: questo è l'inizio di un nuovo viaggio. La possibilità di correre con un team che sta crescendo e che può contare su sponsor e partner formidabili, mi ha motivato ad accettare questa offerta. So bene che la sfida da affrontare per arrivare più in alto sarà impegnativa, ma vivo questa esperienza come un'avventura e, anche per questo, sono molto emozionato».
Già: Pidcock si prepara a un vero e proprio salto nel buio, non solo per il livello tecnico modesto dei suoi nuovi compagni di squadra, ma anche perché la Q36.5 dovrà guadagnarsi di volta in volta gli inviti per le grandi classiche e le corse di una settimana, che saranno giocoforza i grandi obiettivi stagionali del campione d'Oltremanica. Più stretta e impegnativa, invece, è la strada che porterebbe il team diretto da Doug Ryder al via di un Grande Giro, anche se l'effetto Pidcock (che non ha peraltro svelato i suoi piani per il prossimo anno) è un ascendente da non sottovalutare.
In ogni caso, l'ingaggio del vincitore dell'ultima Amstel Gold Race ricorda da vicino il classico all in, la mossa con cui i giocatori di poker mettono sul tavolo le ultime fiches a loro disposizione. Sì, perché la Q36.5 - che ha occupato il 26° posto della classifica a squadre dell'UCI, collezionando appena 5 successi- aveva bisogno di un vincente anzitutto per consolidare la sua posizione nel ranking internazionale, che le consentirebbe al momento di essere tenuta in considerazione per i GT del 2026.
L'Astana/XDS-Carbon Tech promuove Toneatti
Il già ricco contingente italiano dell'Astana/XDS-Carbon Tech cresce ulteriormente con la promozione in prima squadra del 23enne Davide Toneatti. Contratto biennale per il versatile corridore friulano che, dopo aver vinto una tappa alla Belgrade Banjaluka, ha centrato una bella top 10 al Giro del Veneto, chiudendo nel migliore dei modi i due anni di apprendistato con la squadra di sviluppo.
5 volti nuovi per la Toscana Factory-Vini Fantini
Nonostante i grandi timori per il futuro - e l'esclusione d'ufficio dal prossimo Giro d'Italia - la Toscana Factory (erede della Corratec-Vini Fantini) ha iniziato a sondare il mercato per la stagione ormai alle porte. In attesa di conoscere la composizione esatta del roster, la squadra toscana ha ufficializzato l'ingaggio per un anno del 40enne giapponese Yukiya Arashiro, in uscita dalla Bahrain-Victorious. 8 vittorie in quasi un ventennio tra i professionisti, Arashiro sarà una preziosa spalla per le nuove leve selezionate da Serge Parsani: il 22enne lombardo Andrea Piras, nell'ultima stagione alla Namedsport, il 24enne toscano Tommaso Nencini, in uscita dalla Zalf-Euromobil Fior, e i liguri Joann Rolando (18 anni, visto tra gli juniores con il Team Franco Ballerini) e Luca Verrando, 20 anni, ex Team Bike Sicilia.
Nelle scorse settimane, la formazione di base a Montecatini Terme (Pistoia) aveva annunciato (seppure in sordina) le riconferme di 5 atleti: il britannico Mark Stewart (29 anni), gli italiani Lorenzo Quartucci (25 anni) e Kristian Sbaragli (34 anni), lo svizzero Alexandre Balmer e l'ucraino Kyrylo Tsarenko, entrambi 24enni. Nello staff tecnico, infine, non ci sarà più il direttore sportivo Francesco Frassi, che ha accettato la chiamata della Free Palestine.