La furia di Remco: "Non si vedeva niente, è stata una merda!"
Il belga spara a zero sull'organizzazione della Vuelta dopo la cronosquadre in notturna di Barcellona "Avevamo tutto il giorno per correre, farlo in queste condizioni è ridicolo"
“You don't see any shit, ridicolous!”. Esordisce così Remco Evenepoel dopo l'arrivo della cronosquadre di apertura della Vuelta a España, prendendosela direttamente con l'organizzazione. Il campione del mondo a cronometro è stato estremamente critico con la scelta dell'orario, che tra la pioggia e il buio ha praticamente azzerato la visibilità. Di seguito le sue dichiarazioni e quelle degli altri protagonisti della cronosquadre di Barcellona vinta dal Team Dsm
Remco Evenepoel: “L'organizzazione dovrebbe pensare alla sicurezza”
“Avevamo tutto il giorno per fare questa cronosquadre, e abbiamo dovuto aspettare la sera mentre era anche asciutto. La pioggia è sempre pioggia e non possiamo farci nulla, ma possiamo cambiare le circostanze in cui corriamo. Bisogna tenere in conto che ci spingeremo al limite perché è una corsa e vogliamo vincere, per cui già rischiamo molto. E in più con tutti gli altri fattori esterni, essendo così buio e così pericoloso su queste strade, secondo me è semplicemente ridicolo. Riceverò ancora hating e critiche, ma è quello che penso. Il nostro tempo è l’unica cosa buona di oggi, ma quello che l’organizzazione deve sapere è che è stato molto pericoloso e dovrebbero pensare più alla sicurezza. È stato un problema per tutti, tutte le squadre di classifica sono andate molto piano perché non si vedeva niente e non si poteva correre al 100%. è veramente strano che ci abbiano fatto correre con questo buio."
Lorenzo Milesi, prima maglia rossa: “Un'emozione grandissima, ora ci godiamo il momento”
“Ovviamente non me lo aspettavo, è una sensazione fantastica. è stato bellissimo vivere questa vittoria con tutta la squadra, molto emozionante anche vedere il resto della gara insieme. Per me è stato più difficile guardare gli altri qui rispetto alla crono dei mondiali. Ci siamo presi qualche rischio, avevamo un ottimo piano con la squadra e ci siamo attenuti a quello, e direi che ha funzionato molto bene, siamo felici. Un’emozione grandissima, è la mia prima vittoria nel World Tour con tutta la squadra, quindi è stato davvero bellissimo. Ora ci godiamo il momento”.
Juan Ayuso: “Almeida ha dovuto cambiare bici, ma almeno ci siamo salvati”
“Siamo partiti con l’idea di evitare problemi, ma poi due dei nostri hanno perso pressione delle gomme. Quantomeno col tubeless sono riusciti a continuare, ma uno di loro era João, per cui per due o tre chilometri non abbiamo tirato non sapendo se continuare o fermarsi. Per me è stato un errore, perché poi ha comunque dovuto cambiare bici, quindi forse era meglio farlo subito e riprendere subito a tirare. È stato un po’ frustrante, ma almeno ci siamo salvati e non sono caduto e che il nostro tempo sia simile agli altri. Ho dovuto buttare la visiera perché non vedevo niente, avendo anche l’acqua negli occhi non vedevo assolutamente nulla. Non capisco questo orario, capisco che forse si potesse rinviare di una-due ore per il caldo, ma correre di sera senza un’illuminazione adeguata no. Non vedevo i tombini, non vedevo i dossi, non vedevo niente: non capisco, ma è andata così.”
Attila Valter: “Abbiamo perso tempo per la foratura di Jonas, ma non era il caso di rischiare”
“Non era il caso di rischiare, con due corridori così abbiamo tutto il tempo per recuperare. Siamo comunque andati forte nelle curve e in generale per tutta la crono, ma poi abbiamo avuto la foratura di Jonas che ci ha fatto perdere parecchio tempo, ma l’abbiamo gestita bene e dobbiamo essere soddisfatti di quello che abbiamo fatto. La strada era molto bagnata, e come vedete è quasi notte, è veramente buio. Con gli occhiali bagnati al buio non si vede niente, e in più eravamo in mezzo alle case e c'era ancora meno luce. C’erano dei lampioni ma non hanno aiutato molto, direi che è stato abbastanza pericoloso."
Geraint Thomas: “Abbiamo perso De Plus e anche Ganna ha forato”
“La pioggia ha influito abbastanza, ma è stato così per tutti. Abbiamo perso De Plus alla terza o quarta curva, io ero davanti e forse stavo spingendo troppo quando è caduto, ha dovuto rischiare troppo per seguire. Poi anche Pippo ha forato, e qualcuno probabilmente si è innervosito troppo dopo la caduta, ovviamente non volevano cadere a loro volta. L'unico svantaggio per noi è che su questo percorso non potevamo usare tutta la nostra forza. Nonostante tutto, volevamo comunque dare il massimo. Anche con la pioggia il piano era andare a tutta, spingendo al massimo sui rettilinei e prendendo le curve con più cautela. Purtroppo ne ho fatta una un po' troppo forte, perché De Plus è una grande perdita per noi."