I corridori si inchinano verso le tribune degli spettatori e la cabina dei giudici prima di una gara di Keirin in Giappone ©Jasper Clarke
Pista

In Giappone il giro di scommesse sul Keirin vale miliardi e aumenta costantemente

Nato come disciplina su pista e divenuto sport olimpico, il Keirin mantiene in Giappone un forte legame con le scommesse legali, generando un notevole interesse economico e culturale

Come sappiamo, il Keirin ha le sue origini in Giappone: nacque nel 1948 come specialità di ciclismo su pista in cui i corridori si schierano dietro a una moto detta derny e corrono una distanza variabile (circa 1,3 chilometri nelle gare UCI), prima che questa si sposti e venga lanciata la volata (per un totale di 2 chilometri nelle gare UCI).

Uno dei quattro sport dove le scommesse sono legali

Sebbene sia diventato uno sport olimpico dal 2000, il suo cuore e la sua massima diffusione rimangono nel paese del Sol Levante, dove ha anche un singolare status all'interno della società. In un Paese dove le scommesse sono state a lungo proibite e rimangono strettamente regolamentate, il Keirin rappresenta, insieme all'ippica, alle gare di motoscafi e alle gare di moto, una delle quattro discipline sportive in cui le puntate sono legalmente consentite. Questa eccezione, nata in un periodo storico ben preciso, continua a generare un notevole interesse economico e culturale. A livello internazionale, basti pensare che i due campioni mondiali in carica, Mina Sato e Kento Yamazaki, sono entrambi nipponici.

Le radici di questa anomalia affondano nel periodo del dopoguerra giapponese. In una fase di necessità di ricostruzione del Paese e di intrattenimento per la popolazione, il Keirin ottenne l'autorizzazione a diventare una delle poche aree in cui le scommesse erano permesse. Una decisione pragmatica, dettata dalle esigenze del momento, che ha portato a una situazione singolare protrattasi per oltre 75 anni.

L'importanza economica del Keirin in Giappone è innegabile: nel solo 2024, gli introiti derivanti dalle scommesse legate a questa disciplina hanno superato il corrispettivo di 8.200 milioni di euro, registrando un aumento dell'11,7% rispetto all'anno precedente. Questa crescita costante è dovuta a una solida base di appassionati e all'efficacia del sistema di scommesse. L'invecchiamento dei tifosi (il Giappone ha la più alta percentuale di popolazione anziana del mondo), costituisce una potenziale minaccia per il settore, ma questa è stata in parte compensata dalla crescente popolarità delle scommesse online. Un dato ancora più sorprendente è che durante il Grand Prix di dicembre si genera un volume di scommesse superiore a quello dell'intera stagione britannica di ippica: durante la finale 2023 il volume delle scommesse ha raggiunto di 14 miliardi di yen, 85 milioni di euro.

Come si scommette e le regole non scritte

Qui di seguito un video ufficiale della JKA (Japan Keirin Autorace Foundation), recentemente reso disponibile con sottotitoli in inglese, che offre una panoramica delle regole di gara e delle diverse opzioni di scommessa: è chiaro l'intento dei creatori di allargare ai turisti sempre più numerosi il mercato delle scommesse sul Keirin.

Il programma di competizioni, disponibile gratuitamente o con un pagamento simbolico nei velodromi, è lo strumento fondamentale per gli scommettitori. Contiene dettagli cruciali su ogni corridore, come la classifica, il nome, l'età, la promozione, la tattica e i risultati recenti. Questi dati, insieme alle "linee" (raggruppamenti di due, tre o quattro dei nove ciclisti partecipanti a una corsa), aiutano a orientare le decisioni di scommessa: le linee sono sostanzialmente gli accordi tra corridori, la strategia di gara per aumentare le loro possibilità di vittoria, secondo principi simili a quelli delle volate nelle corse su strada (i velodromi giapponesi sono quasi tutti in cemento e all'aperto).

La partenza di una gara di Keirin in Giappone ©Kinkicycle.com
La partenza di una gara di Keirin in Giappone ©Kinkicycle.com

Secondo il sistema di scommesse giapponese, ogni corridore deve rendere pubblica la propria tattica, ovvero il modo in cui spera di ottenere la vittoria. E se vincesse in qualsiasi altro modo, perderebbe ogni credibilità. Non mancano poi siti web e riviste specializzate che forniscono ulteriori informazioni, a volte sorprendenti per un contesto occidentale, come il gruppo sanguigno, l'oroscopo o i profili antropometrici dei corridori.

Nei velodromi, schermi appositi mostrano le potenziali vincite per le diverse combinazioni, aggiornate in tempo reale in base alle scommesse effettuate. Per piazzare una scommessa sul posto, sono disponibili dei bollettini che possono essere compilati indicando la corsa e il tipo di scommessa desiderata, per poi essere convalidati in apposite macchine. Queste macchine sono presenti anche in molti altri luoghi esterni ai velodromi, permettendo di scommettere su corse che si stanno svolgendo in diverse località. Una volta piazzata la scommessa, si può seguire la corsa direttamente dagli spalti o tramite i monitor presenti nel velodromo. In caso di vincita, riscuotere il pagamento è semplice: basta inserire il bollettino vincente nella macchina e questa liquiderà la somma spettante.

Il ritorno di Remco: la preview della Freccia del Brabante
Giro d'Abruzzo: Edison Callejas vince per la Petrolike e per Gianni Savio