Zana mitiga la disfatta italiana di Caporetto
Il campione italiano stacca tutti sul Kolovrat ma cade in discesa, lasciando via libera alla vittoria di Peña. Quattro italiani nei primi cinque, ora Zana è leader con 1" su Ulissi
Grande sorpresa nella tappa regina del Tour of Slovenia, con partenza da Lubiana e arrivo a Kobarid (località tristemente nota in italiano col nome di Caporetto). Nel finale si scala due volte il Kolovrat, salita durissima di 10 chilometri all’8.9% di pendenza media, affrontata anche nel Giro d’Italia 2022. A vincere è stato il colombiano Jesús David Peña, alla prima affermazione in carriera, dopo un finale rocambolesco nell'unica frazione per scalatori, in una settimana che per ora ha visto solo arrivi in volata a ranghi più o meno compatti.
Ide Schelling, vincitore di ieri a Postojna, riesce a infilarsi nella fuga di giornata pur essendo secondo in classifica, insieme a Xabier Mikel Azparren (Euskaltel Euskadi, anche lui in classifica), Veljko Stojnić (Team Corratec-Selle Italia) e Samuele Zoccarato (Green Project-Bardiani CSF Faizanè). Proprio l’italiano si rivela essere lo scalatore più forte dei quattro, staccando i compagni di fuga sulle pendenze del primo Kolovrat. Il suo vantaggio sul gruppo è comunque ridotto, perché il Team Jayco fa un buon ritmo per Filippo Zana. L’unico evento da segnalare nella prima ascesa è fortemente emozionale: Simon Pellaud esce dal gruppo a 4 chilometri dallo scollinamento, per una toccante dedica all'amico e connazionale Gino Mäder.
Poco dopo ci prova il suo compagno di squadra della Tudor Aloïs Charrin, che raggiunge Zoccarato in discesa. I due al comando vengono ripresi quasi subito in salita, mentre in gruppo iniziano le prime manovre. Il primo scatto importante è di Matteo Badilatti (Q36.5 Pro Cycling Team), che prende subito un buon gap e costringe a un aumento di andatura nel gruppo dei favoriti. Il protagonista di questo frangente è Jesús David Peña, alla prima apparizione a questi livelli tra i professionisti, che forza il ritmo e mette in difficoltà alcuni dei favoriti, tra cui i due Bahrain Mohoric e Poels, Diego Ulissi e Giovanni Aleotti. Con Peña rimangono il suo capitano Zana, Lorenzo Fortunato, Paul Double e Badilatti (che nel frattempo è stato ripreso). A sorpresa è il britannico della Human Powered Health ad attaccare per primo, a circa cinque chilometri dallo scollinamento, portandosi dietro il solo Zana. Il campione italiano fa valere la sua maggiore esperienza e la gamba da Giro d’Italia, lasciando Double a tirare per un paio di chilometri per poi lasciarlo sul posto alla prima accelerazione. Il corridore del Team Jayco si invola in solitaria verso la cima del Kolovrat, mentre Double cala un po’ alla distanza dopo un fuorigiri importante, venendo raggiunto prima da Badilatti e poi da uno scatenato Peña, che riesce a staccare tutti.
Alla fine però la discesa si rivela più decisiva della salita: ai -11 infatti Zana perde il controllo in una curva e cade finendo nel prato sottostante, fortunatamente senza conseguenze. Quando riesce a ripartire si accoda a Ulissi e Fortunato, che nel frattempo hanno staccato Double e Badilatti e inseguono Peña, rimasto solo al comando nonostante un problema al cambio. Il colombiano, che era caduto nella stessa curva di Zana dopo il primo passaggio sul Kolovrat, riesce a mantenere il vantaggio fino alla fine, conquistando in maniera del tutto inattesa la sua prima vittoria da professionista. Alle sue spalle Zana vince la volata dei battuti a 17”, prendendosi almeno la maglia di leader dopo aver perso la possibilità di vincere la tappa. Alle sue spalle nell’ordine Ulissi, Fortunato e Aleotti, che completano la top 5 e ora occupano i primi quattro posti della generale. C’è solo un secondo di margine tra Zana e Ulissi, che cercherà il sorpasso con gli abbuoni nella frazione conclusiva di domani a Novo Mesto, che verrà decisa dallo strappo di Trska Gora (1.7 km al 9.8%), posto a 10 chilometri dal traguardo.