Caleb Ewan torna alla vittoria alla Vuelta a Castilla y León
La corsa spagnola si decide in volata, l'australiano della Jayco AlUla esulta per la seconda volta in stagione. Sul podio Cimolai e Biermans
Inizia con una bella iniezione di fiducia la seconda parte di stagione di Caleb Ewan, tornato a correre dopo un Giro d'Italia senza grandi risultati. L'australiano del Team Jayco AlUla timbra subito il cartellino alla Vuelta a Castilla y León, gara di un giorno che segna l'inizio del suo avvicinamento alla Vuelta España.
Per il tasmaniano sembrano ancora lontani i tempi delle vittorie nei Grand Tour, quando è stato per qualche tratto il miglior velocista in circolazione, ma nella volata di oggi c'è qualcosa in comune con quella che è rimasta la sua ultima vittoria al Giro, nella settima tappa del 2021 con arrivo a Termoli. Non è lo spunto negli ultimi 100 metri dopo aver surfato tra le ruote degli avversari, non con la potenza del miglior Ewan ma sicuramente più convincente della versione opaca dei mesi scorsi, ma la curiosa coincidenza del secondo classificato, che oggi come allora è Davide Cimolai, battuto sul traguardo di La Cistérniga.
Vuelta a Castilla y León 2024, la cronaca della gara
Per la seconda volta dopo il 2021, la trentottesima edizione della Vuelta a Castilla y León è una corsa di un giorno e non a tappe, che già nel corso degli anni stava iniziando ad avere sempre meno giorni di gara. 200 chilometri con partenza da Valladolid e arrivo a La Cistérniga, qualche chilometro più a Sud. I 1460 metri di dislivello sono concentrati in brevi strappi nella parte centrale del percorso, di cui quattro categorizzati per una classifica scalatori. L'ultimo dentello è a 15 chilometri dall'arrivo, con ultimo chilometro in leggera salita.
Nella fuga iniziale a sette ci sono Clément Alleno (Burgos-BH), Unai Cuadrado e Nicolás Alustiza (Euskaltel-Euskadi), Carlos García Pierna (Equipo Kern-Pharma), Edgar Curto (Illes Balears Arabay Cycling), Brayan Vargas (Colombia Potencia de la Vida - Strongman) e José Mendes (Victoria Sports Pro Cycling Team). Vargas e Mendes sono i primi a staccarsi, mentre Alustiza inizia a soffrire sull'Alto de Portillo (1.1 km al 7.3%), dopo aver lavorato per il compagno. I quattro fuggitivi rimasti arrivano con due minuti e mezzo all'Alto La Armedilla (1.7 chilometri al 5.2%), seguito subito dall'Alto de Olivares (3 chilometri al 4.9%).
García Pierna si rivela il più forte tra i fuggitivi in salita, e negli ultimi 30 chilometri rimane da solo, mentre dietro è l'Astana Qazaqstan a scandire il ritmo, avendo in Max Kanter uno dei più veloci allo sprint. Il vantaggio di due minuti cala rapidamente nel tratto pianeggiante, e lo spagnolo viene ripreso all'inizio dell'ultimo strappo. Le pendenze non sono troppo escludenti, ma il UAE Team Emirates decide di sfruttarlo per cercare di indurire il finale, con Finn Fisher-Black in prima persona ad allungare la fila. Segue subito Eddie Dunbar (Team Jayco-AlUla), che non concede il cambio e impedisce che il gruppo si frazioni, permettendo al suo compagno Ewan di non perdere il treno buono.
Ewan finalizza, Cimolai secondo
Dopo qualche chilometro di rilanci e tentativi di contrattacco, con gli UAE ancora protagonisti, tutte le squadre sembrano accettare l'arrivo in volata di gruppo. La TotalEnergies mantiene a lungo la testa negli ultimi chilometri, ma sono Jayco e soprattutto Arkéa B&B Hotels ad avere il leadout migliore dentro l'ultimo chilometro.
Jenthe Biermans si trova nella posizione migliore ai 200 metri, quando la strada torna a spianare leggermente verso il rettilineo finale, dopo un tratto in salita al 5%, ma il belga non ha abbastanza forza per finalizzare allo sprint. Alla sua ruota si è appostato Caleb Ewan, che esce con un buonissimo spunto ai 100 metri e resiste fino al traguardo, mentre Davide Cimolai (Movistar) arriva da dietro ma si ferma al secondo posto, davanti allo stesso Biermans e a Kanter, per l'ennesima volta piazzato. L'australiano ottiene così la sua seconda vittoria stagionale dopo quella in Oman a inizio stagione, e torna a vincere in Spagna a oltre sei anni dalla Clásica de Almería del 2018.