Cicloturismo enogastronomico, splendidi percorsi autunnali
Il periodo del tardo autunno si presta perfettamente alla scoperta dei prodotti tipici di molti territori: ecco alcune proposte
Come emerso da studi recenti, i cicloturisti apprezzano molto la trasversalità offerta dalla bici: si può facilmente passare da un turismo all’altro, alternando visite culturali, esperienze naturalistiche ed enogastronomiche. Ma quest’ultima è una leva di interesse assai diffusa, e la stagione autunnale offre molte possibilità in tutta Italia.
Il cicloturismo enogastronomico tra Veneto e Piemonte
Le colline del Prosecco fra Conegliano e Valdobbiadene, nella provincia di Treviso, sono la zona di produzione del Prosecco DOCG. Quasi un centinaio di km su un anello di asfalto e sterrato, con salite brevi ma talora ripide. Miane, Follina, Cison, Vittorio Veneto, Susegana sono alcuni dei paesi toccati dal percorso. La zona, nota anche per la coltivazione di olivi, noci e noccioli, è ricca di cantine e aziende agricole, ove è possibile conoscere la storia del Prosecco, le tecniche di produzione e degustarne le varietà. Oltre al vino, è possibile conoscere ed assaggiare gli altri prodotti tipici della zona: formaggio, miele, olio, funghi e marroni. Nella zona, ovviamente, vi sono molte strutture ricettive ove è possibile anche pernottare. Si prestano ottimamente per il cicloturismo enogastronomico anche le Langhe. Disponibili diversi itinerari di decine di km ciascuno, diversi per lunghezza ma accomunati dal paesaggio collinare e dall’alternanza fra sterrato ed asfalto. Numerosi punti in zona per noleggio bici ed e-bike. Alba, Treiso, Castiglione Falletto, Neive e via via tutti i borghi si snodano per far scoprire Barolo, Barbaresco e Nebbiolo, nonché visitare le aziende agricole per varie degustazioni.
Scoprire i tartufi con il cicloturismo enogastronomico
Il periodo di fine novembre è l’ideale per un giro in Toscana, nella zona fra Pisa e S.Miniato che è la terra del tartufo bianco. Anello su terreno misto, circo un centinaio di km prevalentemente in collina. Da Casciana Terme a Capannoli, Montecastello, Montopoili, S.Miniato, Peccioli sino al ritorno a Casciana Terme: un giro anche frazionabile che permette di esplorare boschi e vigneti. Ma per chi fa cicloturismo enogastronomico qui, il top è ovviamente il tartufo bianco che fa di S.Miniato, insieme ad Alba, la capitale italiana del tartufo. La raccolta avviene tra ottobre, novembre e dicembre ed è disciplinata da un rigido disciplinare. Qui si tiene altresì la Mostra Nazionale del Tartufo Bianco, ottima occasione per conoscere il prodotto, le sue caratteristiche e le ricette culinarie. Prima della mostra, si tiene invece la Sagra, con mostre, laboratori per adulti e bambini, mercatini e cooking show.