Maxim Van Gils vince la Eschborn-Frankfurt 2024 ©Maxim Van Gils via IG
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Maxim Van Gils ritrova il successo a Francoforte, battuto Aranburu

Il belga corona con la vittoria della Eschborn-Frankfurt una stagione di classiche dove ha mostrato crescita costante. Christen protagonista di una lunga azione nel finale, dalla volata del gruppo emerge il corridore della Lotto Dstny

Arriva la quarta vittoria in carriera alla Eschborn-Frankfurt 2024 per Maxim van Gils: il belga classe 1999 ha avuto la meglio di una corsa caotica, dove si è selezionato un gruppo ristretto di corridori. Pur non avendo alcun compagno per poter restare protetto negli ultimi 90 chilometri, il belga ha saputo prendere la ruota di Lukas Nerurkar nei 200 metri finale e uscire al centro della strada, battendo negli ultimi metri un Alex Aranburu che sembrava lanciato verso la vittoria. 

Per il corridore della Lotto Dstny la stagione era iniziata con la vittoria nella cronometro che era stata messa in piedi in quattro e quattr'otto per sopperire all'impossibilità di disputare le tappe in linea per le proteste degli agricoltori. Erano poi arrivati piazzamenti di peso (terzo alla Strade Bianche, settimo alla Milano-Sanremo), un secondo posto al Gran Premio Miguel Indurain dopo un lungo duello con Brandon Mc Nulty, un terzo posto alla Freccia Vallone e un quarto alla Liegi-Bastogne-Liegi dietro a Mathieu der Poel. Il belga si prenderà ora un periodo di riposo prima del Tour de Suisse e del Tour de France.

Il podio della Eschborn-Frankfurt 2024 ©Eschborn-Frankfurt via IG
Il podio della Eschborn-Frankfurt 2024 ©Eschborn-Frankfurt via IG

Eschborn-Frankfurt 2024, la cronaca della corsa

Il percorso partiva da Eschborn per arrivare a Francoforte sul Meno dopo 201.5 km: in mezzo tre passaggi sul Feldberg (11.1 chilometri al 4.8%) due sulla salita di Mammolshain (2.3 chilometri all'8.3%), negli ultimi 90 chilometri l'unica difficoltà era l'ultimo passaggio sul Mammolshain, intorno ai -35, prima di Francoforte. John Degenkolb (dsm-firmenich PostNL), Jacopo Mosca (Lidl - Trek) e Warre Vangheluwe (Soudal Quick-Step) sono partiti poco dopo la partenza guadagnando in 30 km un margine di quasi 7' e 30". Nel gruppo pian piano le squadre dei favoriti hanno cominciato a muoversi, a cominciare dalla Lotto Dstny. Mosca ha però avuto una foratura che lo ha costretto ad abbandonare i due compagni restando a lungo nella terra di mezzo prima di essere ripreso dal gruppo. Sul secondo passaggio sul Mammolshain (intorno ai -90) Vangheluwe ha staccato Degenkolb, ma ben presto il gruppo, dove la UAE Emirates aveva da tempo iniziato a collaborare aumentando fortemente il ritmo, è piombato su entrambi. 

Christen vende cara la pelle, dal caos emerge Van Gils

Uscito dalla serie di salite, i velocisti puri avevano già perso contatto: dopo l'ultimo Feldberg il gruppo di testa contava circa 25 unità. Dopo la discesa il gruppo si è rimpinguato di una decina di corridori, e dà è stato un susseguirsi di attacchi, visti i pochi gregari rimasti per tenere cucito il gruppo. A dare il via è stato Roger Adrià (BORA-hansgrohe) seguito da Ben Healy (EF Education-EasyPost) e da Sjoerd Bax (UAE Emirates). Ripreso questo terzetto, è stata la volta di Darren Rafferty (EF Education - EasyPost), seguito da Giulio Ciccone (Lidl-Trek) e Luca Vergallito (Alpecin-Deceuninck). Rintuzzato anche questo tentativo, è ripartito Healy con Emanuel Buchmann (BORA-hansgrohe): la loro azione è durata una decina di chilometri, ma è stata presto sventata dalla UAE, la più numerosa nel gruppo di testa con quattro uomini, tra cui Jan Christen. Il diciannovenne ha attaccato sull'ultimo Mammolshain, prendendo una ventina di secondi di vantaggio. A inseguirlo sono state BORA-hansgrohe, Lidl-Trek e Alpecin-Deceuninck, che aveva in Axel Laurence e Søren Kragh Andersen (vincitore lo scorso anno) due dei principali favoriti. Negli ultimi dieci chilometri Christen aveva ancora una decina di secondi: tra i più attivi nel chiudere il gap Vergallito, Rafferty e Jonas Rutsch (EF), mentre nel finale Derek Gee (Free Palestine) ha chiuso sullo svizzero ai -2.5. Lo sprint è stato molto caotico: Neilson Powless (EF) ha cercato di lanciare Lukas Nerurkar, ma alla sua ruota aveva Alex Aranburu (Movistar). Proprio il basco è uscito con prepotenza dalla sua ruota, ma negli ultimi metri è stato passato da Maxim van Gils (Lotto Dstny). Nerurkar è arrivato terzo, mentre Riley Sheehan (Free Palestine) si è piazzato in quarta posizione, davanti ad Adrià. Miglior italiano è stato Diego Ulissi (UAE), dodicesimo, che ha cercato in precedenza di proteggere il compagno Marc Hirschi, che ha terminato nono. Giulio Ciccone (Lidl-Trek) aveva invece cercato di aiutare Thibau Nys, che ha perso perso le ruote.
 

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