Nel vento dell'Occitania sfreccia Marijn Van den Berg
Il velocista neerlandese della EF Education-EasyPost vince una prima tappa della Route d'Occitanie caratterizzata dal forte vento. Numerosi i momenti in cui il gruppo si è spezzato, nel plotone non più di 30 uomini
È partita oggi la Route d'Occitanie, tradizionale corsa della Francia del Sud che prevede come da prassi 4 tappe dai tracciati decisamente interessanti. La frazione odierna, quella inaugurale, prende il via da Narbonne per terminare a Gruissan dopo 186 km. Nella tanta pianura di giornata sono inserite 4 côtes piuttosto impegnative, su cui spiccano i due passeggi nel finale sullo strappo del Massif de la Clape.
La fuga di giornata vede quest’oggi 5 uomini all’attacco: in fuga troviamo Théo Delacroix (St-Michel-Mavic-Auber 93), Mario Aparicio ed Antonio Eric Fagundez (Burgos-BH), Carlos Garcia Pierna (Equipo Kern Pharma), e Maxime Urruty (Nice Métropole Côte d'Azur). Altri due fuggitivi facevano parte di questo tentativo ma si sono lasciati riprendere dal gruppo a 75 km dalla conclusione, anche perché il distacco tra battistrada e plotone non è mai stato elevato. Il forte vento caratterizza infatti questa prima tappa, con due squadre su tutte particolarmente attente a gestire la situazione: la Israel-PremierTech e soprattutto la Groupama-FDJ.
Il lavoro della squadra francese ha infatti l’effetto di rendere la corsa più dura del previsto, con il gruppone che in diversi momenti si fraziona in più tronconi salvo poi tornare compatto, mentre il vantaggio dei fuggitivi cola a picco. I ventagli che si aprono grazie a lunghi tratti stradali esposti causano le prime vittime entrati negli ultimi 50 km: gli attaccanti vengono ripresi e qualche decina di corridori rimangono attardati. A 30 km dal traguardo cominciano anche gli scatti, tra i più attivi Luke Plapp (Ineos Grenadiers) e Benoît Cosnefroy (AG2R Citroën). Annullati questi primi tentativi, riescono ad evadere due corridori certamente meno attenzionati come Leo Danes (CIC U Nantes Atlantique) e Celestin Guillon (Van Rysel-Roubaix-Lille Métropole) che guadagnano un presto 30” mentre in gruppo sembra tornare la calma.
Il contrattacco di Anthony Turgis (TotalEnergies) impone però la reazione del plotone, che nella discesa del Massif de la Clape li raggiunge, spezzandosi per l’ennesima volta in più tronconi per l’altissima velocità. A giocarsi la vittoria allo sprint è quindi un drappello di circa 30 uomini, non prima che una brutta caduta nei chilometri finali coinvolga due atleti. L’avvicinamento alla volata è gestito dalla AG2R Citroën, che viene scalzata nell’ultimo chilometro dalla più numerosa Israel-PremierTech. Lo sprint vero e proprio è però lanciato da Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) al lavoro per il compagno di squadra Elia Viviani. Sulla ruota del piemontese è bravo a tuffarsi Marijn Van den Berg (EF Education-EasyPost), che sfrutta il leadout di Ganna e lancia la propria volata da lontano. Sandy Dujardin (TotalEnergies) e Viviani tentano la rimonta sul neerlandese, ma Elia rimane un po’ chiuso sulle transenne, non riuscendo comunque nel finale a raggiungere Van den Berg, che coglie così nettamente la vittoria proprio su Elia e Dujardin.
Il velocista veronese verrà poi declassato dalla giuria per una scorrettezza durante la volata.
Domani la seconda frazione di questa Route d’Occitanie sarà la Cazouls-lès-Béziers-Graulhet di 182km. Sulla carta dovrebbe trattarsi di una tappa adatta ai velocisti presenti, anche se nella prima metà di gara la successione di due impegnative salite potrebbe tagliare fuori anzitempo alcune ruote veloci.