Il Tour du Limousin si apre con il successo del venezuelano Orluis Aular
Il corridore della Caja Rural regola in volata Zingle e Godon. Due italiani tra i primi 10
Una volata magistrale per senso della posizione e tempismo: il biglietto da visita esibito dal venezuelano Orluis Aular nella prima tappa del Tour du Limousin. Battuti i francesi Axel Zingle - l'unico che sia riuscito a seguirlo sulla rampa conclusiva - e Dorian Godon.
8 corridori all'attacco
Percorso accidentato per la frazione inaugurale del 57° Tour du Limousin-Périgord en Nouvelle Aquitaine (Boisseuil-Auzances, 174 km): un saliscendi dopo l'altro, la carovana raggiunge la Côte de Felletin (poco meno di 4 km al 3,8% di pendenza media), posizionata ai -80 dal traguardo, per poi sgranare un altro rosario di falsopiani e tratti in contropendenza. Abbastanza impegnativo anche l'anello conclusivo di 36,8 km nei dintorni di Auzances, con le scalate alla Côte du Puy Aubrun (2000 metri al 4,6%) e alla Côte de Gachard (altri 2 km al 5,3% medio), prima della breve rampa conclusiva, iù che mai adatta agli sprinter resistenti.
La fuga di giornata riceve il benestare del gruppo dopo 15 chilometri: all'attacco il belga Obie Vidts (Intermarché-Wanty), i francesi Louis Barré (Arkéa-B&B Hotels), Alex Baudin (Decathlon AG2R La Mondiale), Rayan Boulahoite (TotalEnergies), Alexis Gougeard (Cofidis), Jordan Labrosse (Decathlon) e Valentin Madouas (Groupama-FDJ) e gli spagnoli David Martin (Polti-Kometa) e Gorka Sorrarain (Caja Rural-RGA). Ad eccezione di Martin, che desisterà quasi subito, gli altri 8 attaccanti tirano dritto, sebbene il gruppo - guidato dagli uomini della VF Group-Bardiani CSF-Faizanè e della Polti-Kometa, cui si aggiungerà in seguito anche la St. Michel-Auber 93-Mavic - conceda loro un vantaggio massimo di circa 1'30" ai -132 dal traguardo.
Scatti in serie sugli ultimi 2 GPM
Pur rimanendo costantemente a tiro degli inseguitori - al punto che il distacco oscillerà costantemente tra i 45" e il 1' - i corridori di testa viaggiano a passo regolare anche nella seconda metà di tappa. Nel frattempo, c'è chi non riesce a tenere il ritmo dei primi: prima Gougeard, poi Vidts saranno costretti a rialzarsi. Una volta entrati nel circuito finale, poi, le acque cominciano ad agitarsi: Barré allunga prima dello sprint con abbuoni di Rougnat, portandosi dietro Baudin, Boulahoite e Madouas. I superstiti della fuga mattutina superano indenni il Puy Aubrun con 30" di margine sul gruppo, ma una poderosa accelerazione dei Cofidis e del TotalEnergies rimescola le carte. Se il fresco argento della prova olimpica in linea e lo stagista della Total si arrendono all'evidenza, Barré e Baudin provano a controbattere alle sortite dei connazionali Mathieu Burgadeau (Total) e Jordan Jegat (Total). Il 25enne bretone - sul quale cercano invano di riportarsi altri 11 uomini - accarezza per qualche km l'idea del colpaccio, ma la sua azione rifluisce ai -5 dalla fine.
Non resta che prepararsi alla volata, allora: St. Michel e Van Rysel-Roubaix provano ad allestire i rispettivi treni per affrontare la salita finale da una posizione privilegiata. Tuttavia, nessuno riesce a fare meglio dei Caja Rural-RGA, tutti al servizio del venezuelano Orluis Aular (Caja Rural-RGA). Che finalizza il lavoro dei compagni in maniera impeccabile: in testa all'imbocco dell'ultima curva, il corridore sudamericano scatta con decisione ai 150 metri. Soltanto il francese Axel Zingle (Cofidis) prova a controbattergli ma, una volta presa la scia, non ha la forza di affiancarlo, se non dopo la linea bianca. 9° centro da professionista - il 3° sul suolo europeo - per Aular, che mette in riga i francesi Zingle, Dorian Godon (Decathlon), Baptiste Vadic (Total) e Clément Venturini (Decathlon). Gli italiani: 6° Filippo Fiorelli (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), 9° Kristian Sbaragli (Corratec-Vini Fantini).
Come si può facilmente intuire, Aular è anche il primo leader della corsa con 4" di vantaggio su Zingle e Barré.
Mercoledì l'arrivo a Terrasson-Lavilledieu
Il Tour du Limousin proseguirà mercoledì con la 2ª frazione, da Saint Aulaye-Puymangou a Terrasson-Lavilledieu per complessivi 193,8 km. Dopo una prima parte relativamente mossa, la corsa entra nel vivo con il primo passaggio sulla Côte de Farges (3900 metri al 3,6%), anticamera di un circuito piuttosto impegnativo che prevede anche la doppia scalata alla Côte de Beauregarde (2,9 km con una pendenza media del 5,5%) e i passaggi singoli sulla Côte de Chadriat-Terrasson (2600 metri al 6,8%) e sulla Côte de l’Escalerou, 1500 metri che superano il 6% medio. Il secondo e ultimo transito sul Beauregarde a 7,5 km dalla fine dovrebbe sensibilmente scremare il novero dei candidati alla vittoria.
Diretta streaming su Discovery+ a partire dalle 14.50.