Un altro Thomas, un'altra maglia rosa
Nella cronometro della terza tappa della Quattro Giorni di Dunkerque, il ciclista della Cofidis rinverdisce il feeling con le lancette e conquista anche la maglia rosa di nuovo leader
La cronometro individuale è la grande novità dell’edizione 2023 della Quattro Giorni di Dunkerque. Sono 16 i km da percorrere da Saint-Quentin a Saint-Quentin e la classifica generale, ancora molto corta dopo due tappe concluse allo sprint, assumerà una nuova fisionomia al termine della prova odierna. Tra i cronomen più attesi, sembra stagliarsi all’orizzonte la sfida tra Kasper Asgreen (Soudal Quick Step) e Benjamin Thomas (Cofidis), anche se qualche terzo incomodo può sempre uscire fuori.
Proprio Thomas, doppio ex campione francese della specialità nel 2019 e nel 2012, faceva segnare il miglior tempo, unico ciclista a superare la media dei 49 km/h. Il ciclista della Cofidis fermava le lancette sui 19 minuti e 21 secondi, precedendo di 9 secondi il danese Niklas Larsen (Uno X Pro Cycling). Asgreen doveva accontentarsi della terza posizione con il tempo di 19 minuti e 35 secondi, a 14 secondi di ritardo da Thomas. Chiudevano la top five Ethan Vernon (Soudal Quick Step) e Cees Bol (Astana Qazaqstan), rispettivamente in quarta e quinta posizione, entrambi con un ritardo di 26 secondi da Thomas. Completavano la top ten, dalla sesta alla decima posizione, Lasse Norman Leth (Uno X Pro Cycling), Samuel Watson (Groupama FDJ), Mick van Dijke (Jumbo Visma), Brent van Moer (Lotto Dstny) e Romain Grégoire (Groupama FDJ), con un ritardo rispetto a Thomas oscillante tra i 26 e i 31 secondi.
Oltre ad ottenere la prima vittoria stagionale, Thomas è la nuova maglia rosa della Quattro Giorni di Dunkerque, avendo 14 secondi di vantaggio su Asgreen e 20 secondi di vantaggio su Vernon.
Domani è in programma la quarta tappa da Maubeuge ad Achicourt di 173.8 km. Le insidie più temibili sono i quattro tratti in pavè compresi tra il km 37 ed il km 111, mentre il finale è caratterizzato da strade piuttosto tortuose con il dentello del Mont Saint Eloi (800 metri al 5.8%) a 20 km dall’arrivo. Una tappa insomma dove bisognerà tenere gli occhi aperti.