Storer non ha rivali al Tour de l'Ain, fa il vuoto nell'ultima tappa e conquista la generale
L'australiano della Groupama-FDJ scatta in salita e fa il vuoto: prova a resistere il solo Elissonde, secondo a 2'. Crolla la maglia gialla Cepeda, il terzo posto va a Nicolas Prodhomme
Secondo successo in tre anni per Michael Storer al Tour de l’Ain. L’australiano della Groupama-FDJ, che passerà dalla prossima stagione alla ambiziosa Tudor ha colto in questa tre giorni una vittoria che riesce a migliorare una stagione per lui non entusiasmante, culminata con l’esclusione dallo scorso Tour de France per motivi non del tutto chiariti. Per Storer, che ha dimostrato con la tappa odierna di essere indiscutibilmente il più forte di questa edizione, si spera che con la nuova squadra possa trovare un po’ di continuità, perché le eccellenti doti da scalatore sono sotto gli occhi di tutti, e l’impressione è che a 26 anni abbia ancora notevoli margini di miglioramento da mostrare.
Questa terza ed ultima tappa dal Tour de l’Ain è anche la più impegnativa di questa edizione, visti i ben 7 GPM che caratterizzano i 136 km da Oyonnax a Lelex Mont Jura. A dire il vero non si tratta di salite troppo impegnative, ma è proprio la loro rapida successione che può rendere il percorso duro e decisivo per la definizione della classifica finale.
La giornata conclusiva porta con sé anche una fuga leggermente più consistente delle precedenti. Prendono infatti il largo in 5: Pierre-Luc Périchon (Cofidis), Clément Venturini (AG2R Citroën), Lilian Calmejane (Intermarché-Circus-Wanty), Théo Delacroix (St Michel-Mavic-Auber93) e Dries Van Gestel (TotalEnergies). Il gruppo dietro però non lascia loro troppo spazio, trainato dalla EF Education-EasyPost del leader Alexander Cepeda insegue con solo 1’15” di ritardo ai -60 km. Il ritmo della formazione statunitense sta evidentemente stretto alla Groupama-FDJ che vuol provare a ribaltare la classifica con Michael Storer, ed infatti sulla Côte de Giron si verifica il forcing dei francesi, mentre in testa resta il solo Calmejane.
Anche l’ultimo fuggitivo viene però ripreso dalla scatenata Groupama-FDJ a 45 km dalla conclusione, per un gruppo che ora conta non più di 30 unità. Si arriva così molto velocemente sul Col de Mentheries, punto decisivo della tappa con i suoi 9 km al 6.3%. Rudy Molard (Groupama-FDJ) entra in azione per lanciare al meglio l’attacco di Storer, che sembra ormai imminente, ed infatti l’australiano parte a 26 km dal traguardo dopo un tornante, guadagnando subito qualche metro su tutti. Kenny Elissonde (Lidl-Trek) rientra presto su di lui, mentre la maglia gialla Cepeda sembra essere in difficoltà e sale a ritmo regolare, ma non ha compagni di squadra su cui contare, visto anche il ritiro di Hugh Carthy.
La crisi dell’ecuadoriano viene confermata poco dopo, quando perde contatto anche dal gruppo degli inseguitori in cui ora lavora la AG2R Citroën, mentre Storer è scatenato e prosegue in solitaria staccando anche Elissonde. Si forma così un drappello di 4 inseguitori alle spalle del battistrada e di Elissonde comprendente Amanuel Gebreigzabiher (Lidl-Trek), Jordan Jegat (CIC U Nantes Atlantique), Jaakko Hänninen (AG2R Citroën) e Jesús Herrada (Cofidis). Ogni inseguimento è però inutile, nonostante il falsopiano finale favorisca dei possibili rientri. Storer vince in solitaria dopo la beffa di ieri e si aggiudica la corsa. Elissonde secondo a più di 2', tutti gli altri arrivano a 2'30".