I team 2018: Nippo Vini Fantini
Gli italo-giapponesi si affidano a Marco Canola. Damiano Cunego all'ultimo anno, Imerio Cima e Filippo Zaccanti giovani da seguire
Un nuovo co-sponsor per un progetto sempre più legato al territorio. La Nippo Vini Fantini Europa Ovini si appresta a vivere una stagione importante, con l'obiettivo di poter ripresentarsi al Giro d'Italia. La compagine italo-nipponica ha in Marco Canola l'uomo di punta sul quale è stata anche costruita la squadra: il veneto avrà infatti al suo fianco due elementi di qualità come Simone Ponzi e Marco Tizza. Per giovani talenti che arrivano a rinforzare i ranghi vi è anche un eterno ragazzo come Damiano Cunego pronto alle ultime uscite da professionista.
ROSA
Nicola Bagioli (Ita, 1995), Joan Bou (Esp, 1997), Marco Canola (Ita, 1988), Damiano Cima (Ita, 1993), Imerio Cima (Ita, 1997), Damiano Cunego (Ita, 1981), Eduard Grosu (Rou, 1992), Sho Hatsuyama (Jpn, 1988), Masakazu Ito (Jpn, 1988), Marino Kobayashi (Jpn, 1994), Alan Marangoni (Ita, 1984), Hideto Nakane (Jpn, 1988), Hiroki Nishimura (Jpn, 1994), Simone Ponzi (Ita, 1987), Ivan Santaromita (Ita, 1984), Marco Tizza (Ita, 1992), Kohei Uchima (Jpn, 1988), Hayato Yoshida (Jpn, 1989), Filippo Zaccanti (Ita, 1995)
L'ANALISI
CORSE A TAPPE: Dispiace dirlo, ma questo continua essere il settore in cui la compagine presenta le maggiori carenze, vuoi anche per filosofia. Tuttavia manca un vero e proprio atleta capace di far classifica nelle gare a tappe, specialmente quando la strada sale. Damiano Cunego è agli ultimi mesi di una lunga e, almeno nella prima metà, vincente carriera: il veronese punta a concludere la sua avventura in sella al Giro d'Italia oppure, in caso di mancato invito, si cimenterà nel contemporaneo Tour of Japan, paese in cui ha sempre ben figurato. Il varesino Ivan Santaromita continua a essere un gregario affidabile e nelle prove minori può essere in lizza per piazzamenti tra i primi 10. Hideto Nakane è l'elemento della pattuglia nipponica più abile nelle salite e nel 2017 ha mostrato un valido rendimento, così come non è dispiaciuto Sho Hatsuyama, scalatore capace di cogliere nella passata annata qualche piazzamento in maglia Bridgestone.
VOLATE: Partito Marini, rimangono due le ruote veloci reduci dalla passata annata. Con Canola abile in vari terreni è Eduard Grosu lo sprinter più puro del gruppo. Il rumeno, colonna della squadra sin dal 2014, ha dell'indubbio talento e una punta di velocità veramente interessante, che tuttavia non ha ancora saputo mostrare con continuità per tutta un'annata. Dal Sol Levante è giunto Hayato Yoshida, ventottenne velocista sinora protagonista con qualche vittoria nel calendario nazionale: proprio nelle gare orientali sarà una opzione per piazzamenti e, perché no, per cogliere quella vittoria nipponica ancora mai centrata dal 2012 in avanti.
CLASSICHE: È indubbiamente l'atleta su cui si poggia l'intero progetto, forte di un 2017 sublime a livello di vittorie (sei in tre continenti) e con un rendimento sempre di alto livello. Subito protagonista dopo l'esperienza statunitense, Marco Canola è corridore a tutto tondo, capace di ben figurare nelle volate di gruppo e di lottare per il successo sia nelle prove vallonate, oltre che di essere nel vivo sulle pietre. Il ventinovenne vicentino è giunto alla piena maturazione agonistica e sarà senza ombra di dubbio uno dei protagonisti per tutta la Ciclismo Cup e il leader del gruppo nelle gare World Tour a cui la formazione verrà invitata. Come supporto di esperienza è stato inserito in rosa Simone Ponzi: il bresciano è reduce da due annate sfortunate con la CCC e punta a tornare quel macina piazzamenti visto nelle precedenti stagioni. Altro innesto di sostanza è Marco Tizza, venticinquenne brianzolo che si è sempre fatto valere nelle prove italiane e non solo: il suo buono spunto veloce sarà utilissimo nel discorso Ciclismo Cup. Il trentatreenne ravvenate Alan Marangoni è l'elemento per tutte le stagioni, un vero e proprio uomo squadra.
GIOVANI: Imerio Cima è stato uno dei migliori giovani del panorama under 23 tricolore. Il ventenne velocista bresciano ha fatto incetta di vittorie e piazzamenti nelle categorie giovanili, traguardi che potrà provare a ripetere anche tra gli élite. Ovviamente le prime due stagioni saranno di apprendimento, tuttavia l'ex Viris Maserati dovrebbe essere capace di assaporare le prime soddisfazioni. A fargli da guida il fratello maggiore Damiano, anch'egli neopro' e dotato di uno spunto veloce interessante: il ventiquattrenne potrebbe tuttavia diventare un validissimo elemento squadra, un po' come avvenuto altrove per il suo amico fraterno Davide Martinelli. Nel 2017 ha vissuto un'annata non semplicissima, tuttavia Nicola Bagioli rimane un corridore su cui puntare per le gare ondulate. Le stesse prove in cui ha ben figurato tra i dilettanti Filippo Zaccanti, che si appresta ad affrontare il primo anno tra i professionisti.