Valenciana a stelle e strisce: tappa a Barta, generale a McNulty
L'americano della Movistar vince l'ultima tappa con una grande fuga solitaria, quello della UAE la corsa davanti a Buitrago e Vlasov. Milan secondo vincendo la volata del gruppo
La Volta a la Comunitat Valenciana prosegue con la linea intrapresa con successo l'anno scorso, proponendo un'ultima tappa breve ed esplosiva con arrivo a Valencia. Non c'è stato il ribaltone come lo scorso anno, quando vinse Rui Costa, ma un finale che regala un'altra sorpresa non da poco, anche se ininfluente per la classifica finale.
A vincere è infatti lo statunitense della Movistar Will Barta, che dopo una lunga fuga solitaria resiste al rientro del gruppo e conquista uno splendido successo. Il grande numero del ventottenne dell'Idaho fa il paio con quello di ieri del connazionale Brandon McNulty, che non ha avuto problemi a blindare la vittoria della classifica generale, arrivando tranquillamente nel gruppo, regolato da Jonathan Milan.
Nulla di fatto su La Frontera
In una tappa di soli 93 chilometri e con così tanto in gioco sul filo degli abbuoni, alla fuga iniziale non viene mai concesso un grande vantaggio. Will Barta (Movistar Team), Xavier Cañellas (Euskaltel-Euskadi), Joel Nicolau (Caja Rural-Seguros SGA), Filippo Fiorelli (VF Group-Bardiani CSF-Faizané), Diego Pablo Sevilla (Polti-Kometa) e José María García (Illes Balears Arabay Cycling) arrivano ad avere poco più di tre minuti dopo la prima delle due salite, Oronet (4.9 km al 4.2%), ma come da copione la corsa esplode su La Frontera (5 km al 9.3%).
Come già accaduto ieri, è la Bora Hansgrohe ad assumersi il peso dell'inseguimento, riducendo il distacco dai fuggitivi fino a 1'30" sulle prime rampe della salita, con
Lennard Kämna riconvertito a gregario puro a causa di qualche problema di condizione. Davanti il più brillante è Will Barta, che riesce a staccare anche Fiorelli e prova un'impresa solitaria con poche possibilità di successo.
Nel frattempo Jai Hindley si è portato in cima al gruppo ad alzare l'andatura, ma né l'australiano né il successivo tentativo di Aleksandr Vlasov fanno grossi danni a un gruppo ancora di una quindicina di corridori, in cui la Movistar si trova in superiorità numerica e McNulty controlla senza grossi problemi con l'aiuto di Felix Großschartner. Nelle ultime centinaia di metri della salita ci prova anche Pello Bilbao, ma nemmeno il basco riesce a fare la differenza.
Barta completa l'impresa
La Bahrain-Victorious rimane la squadra più attiva nell'avvicinamento al finale, sia perché Santiago Buitrago è secondo in classifica a 14" da McNulty, sia perché anche
Matej Mohorič è rientrato in gruppo in discesa e diventa molto pericoloso per il finale. Prima di tutto però bisogna andare a riprendere Barta, che ai -30 ha ancora 45" di vantaggio e qualche compagno dietro a rompere i cambi.
L'azione dei Bahrain e del resto del gruppo di venti non è però molto efficace, e a poco più di venti chilometri dal traguardo riesce a ricongiungersi anche la seconda parte del gruppo, in cui spicca la figura imponente e la maglia arancione di leader della classifica a punti di Jonathan Milan. La Lidl-Trek in blocco si porta dunque nelle prime posizioni, trovando il contributo anche della Euskaltel-Euskadi nell'inseguimento.
L'azione di Barta, ottimo cronoman, rimane comunque molto regolare e produttiva anche dentro gli ultimi dieci chilometri, e lo statunintense della Movistar costringe la Lidl-Trek a spendere tutti gli uomini per andare a chiudere, con Oier Lazkano in veste di stopper a disturbare l'inseguimento. Ai -2 Barta ha ancora oltre dieci secondi di margine, sfruttando anche le curve nel finale per respirare e tenere lontano il gruppo, che ormai non ha più chance di andare a chiudere, e Milan rimasto senza compagni può solo sprintare per il secondo posto.
Un risultato certamente inaspettato, anche perché Barta è alla prima vittoria in carriera e non era mai andato particolarmente vicino alla vittoria in una corsa in linea, e nemmeno a cronometro aveva più superato l'exploit della Vuelta 2020, quando venne battuto per un solo secondo da Primož Roglič al Mirador de Ézaro.
Non cambia niente per la classifica generale, con McNulty che mantiene 14" su Buitrago e 17" su Vlasov, mentre Alessandro Tonelli mantiene un ottimo quarto posto. Italiani presenti anche nell'ordine di arrivo dell'ultima tappa: oltre a Milan, va segnalato anche il sesto posto di Davide De Pretto (Team Jayco AlUla), che era riuscito anche a scollinare coi migliori dopo La Frontera.