Saudi Tour: Tom Pidcock si regala la prima vittoria in maglia Q36.5
Il britannico spazza via i fantasmi del tormentato divorzio dalla INEOS Grenadiers e va in testa alla generale della corsa saudita
Tom Pidcock (Q36.5 Cycling Team) si è tolto qualche sassolino dalla scarpa con la vittoria conquistata oggi nella seconda tappa del Saudi Tour 2025. Sembra incredibile, ma si tratta solo del sesto successo su strada per il venticinquenne britannico, che ha capitalizzato l'accorciamento e la neutralizzazione della corsa per piazzare uno scatto bruciante negli ultimi 500m. Dietro di lui, buona prova per lo scalatore austriaco Rainer Kepplinger (Bahrain-Victorious) e per il collega mountain biker Alan Hatherly (Jayco AlUla). Decima piazza per Alessandro Fancellu (JCL Team UKYO), primo degli italiani.
Il percorso
Tappa interessante per stabilire già alcune gerarchie per la classifica generale, con partenza dalla città vecchia di AlUla e inedito arrivo in salita alla Bir Jaydah Mountain Wirkah. Il percorso prevedeva inizialmente 157.7km, ridotti poi a 132.7km per la cancellazione di uno dei tre giri del circuito finale. Avvio semplice, con un primo sprint intermedio posto a 55km dal traguardo. Dopo 10km, i corridori entreranno in un circuito di circa 25 km che comprende due asperità: una prima salita di 2.6 km al 4.5% e il passaggio sulla linea del traguardo di Bir Jaydah (2.8km al 9.4% di media), entrambi valevoli come sprint intermedi.
Saudi Tour 2025, la cronaca della seconda tappa
Pronti via, la fuga del giorno parte composta da cinque uomini: Simone Raccani (JCL Team UKYO), Muhammad Nur Aiman Bin Rosli e Muhammad Shahmir Aiman Abdul Halim (Terengganu Cycling Team), Kongphob Thimachai (Roojai Insurance) e Jens Reynders (Wagner Bazin WB). Il loro vantaggio si assesta inizialmente sui 2’20”, raggiungendo i 3’25” a 95 km dal traguardo. Rosli vince il primo sprint intermedio su Reynders e Abdul Halim, lasciandosi poi riprendere dal gruppo. Anche Abdul Halim e Thimachai si staccano, lasciando Raccani e Reynders rimangono soli al comando ai piedi della prima ascesa verso il traguardo, dove Reynders passa per primo su Raccani.
In gruppo la situazione è tenuta sotto controllo dalla Jayco AlUla, dalla Q36.5 e dalla TotalEnergies, che iniziano ad erodere il vantaggio della coppia di testa. A poco meno di 50km dal traguardo il loro vantaggio è sotto il minuto, ma la corsa viene improvvisa neutralizzata, a causa della superficie irregolare della discesa che precede l'imbocco dell'ultima, ripida salita. La coppia di testa si ritrova quindi inglobata nuovamente nel gruppo - sul quale rientrano molti corridori staccati - che procede piano scortato dalle auto dell'organizzazione e della giuria. La neutralizzazione prosegue per oltre 12km, con la corsa che può riprendere a soli 5km dal traguardo, quando la giuria concede a Reynders e Raccani 30” di vantaggio sul gruppo.
Il peloton si lancia al loro inseguimento: le squadre si avvicendano disordinatamente al comando e la coppia di testa viene ripresa a 3 km dal traguardo. La Jayco e la Bahrain Victorious sembrano le meglio organizzate a poco meno di 1.5km dal traguardo: Rafał Majka (UAE Emirates) strappa forte in testa probabilmente per il giovanissimo compagno di squadra Adrià Pericas, mentre risale il gruppo Frank van der Broek (Team PicNic). Majka si posta, ma Pericas non parte. Attacca quindi un uomo dell'Equipo Kern Pharma a 1 km dal traguardo: Tom Pidcock, l'uomo più atteso per la giornata odierna, si trova a dover chiudere in prima persona assieme a Rainer Kepplinger. Sembra quasi che in testa posta staccarsi un gruppetto con Keppliger, Pidcock, Alan Hatherly ed Eddie Dunbar (Jayco AlUla), Alessandro Fancellu (JCL Team UKYO), un uomo Kern e Stefan De Bod (Terengganu), quando Pidcock attacca con una vera e propria fucilata a 500m dal traguardo. Il britannico mette subito diversi metri tra sé e i più immediati inseguitori, che alla fine si concretizzeranno i 4" di ritardo per Kepplinger, secondo, e 7" per Hatherly. Tom Pidcock esulta indicando la maglia, balzando in testa ad una classifica generale ancora molto corta. Domani sarà una tappa per le ruote veloci: occorrerà aspettare venerdì per capire se il britannico riuscirà a portarsi a casa la corsa saudita.