Kooj si impone nella decima tappa del Giro 2024 ©Giro d'Italia via IG
Giro d'Italia

Kooij punisce Milan, Pogačar castiga Narváez, il Giro porta fuochi d'artificio a Napoli

Il neerlandese ha la meglio su Milan in una volata al cardiopalma: l'ecuadoriano sta per anticipare il gruppo, ma la maglia rosa aiuta Molano in prima persona e Kooij batte l'italiano per pochi centimetri

Diceva Braudel che nessuno è mai riuscito a governare Napoli: oggi la nona tappa del Giro d'Italia 2024 ha visto una corsa dove i velocisti hanno dovuto sudare non poco per conquistarsi la volata ai piedi del Vesuvio: su un terreno che già da ieri sembrava difficile da controllare, chiunque aveva i mezzi per farlo ha provato a giocarsi le proprie carte per ottenere il successo. L'ago della bilancia però potrebbe essere stato di nuovo la maglia rosa Tadej Pogačar, che dopo aver conquistato le ultime due tappe, ha voluto dire la sua anche nel finale di questa: quando Jhonatan Narváez spendeva le ultime energie in vista del traguardo infatti, nel tentativo coraggioso di anticipare la volata, lo sloveno ha deciso che Juan Sebastiàn Molano avesse bisogno di un aiuto per potersi giocare la vittoria, e si è inserito nel treno della Lidl-Trek che cercava di chiudere sull'ecuadoriano: Simone Consonni ha ringraziato ed è saltato subito sulla sua ruota. Quando Tadej si è spostato, il bergamasco ha potuto terminare l'inseguimento e lanciare la maglia ciclamino Jonathan Milan, che però non aveva fatto i conti con un Olav Kooij ancora in cerca di gloria in questo Giro: per il neerlandese si tratta della trentatreesima vittoria in carriera, la sesta stagionale e la prima in un GT. Il tutto a soli 22 anni. Per Jonathan Milan si tratta della seconda piazza d'onore: aveva cominciato il Giro d'Italia dicendo di voler evitare i quattro secondi posti dello scorso anno, per ora è a metà strada.

Giro d'Italia 2024, la cronaca della nona tappa

La nona tappa prevedeva 214 chilometri da Avezzano a Napoli: nella prima parte si procedeva su una lunga superstrada fino al GPM di Monte di Procida, composto di due salite consecutive in 4 km, entrambe con il 9% di pendenza massima. Due brevi strappi (Bacoli e il Castello di Baia) precedevano il  muretto di Via Petronio (900 metri all'8%, max 14%). Terminata la discesa all'Anfiteatro di Pozzuoli, si saliva alla Solfatara (2.5 km al 4.5%) per ridiscendere a Bagnoli, prima dell'ascesa verso Posillipo di 3.3 km al 4.7% medio), che scollinava a 7km dal traguardo.

Prima della partenza Aleksej Lutsenko (Astana Qazaqstan) ha aggiunto il suo nome alla lista dei ritirati: per lui la tappa di ieri, con l'arrivo ai Prati di Tivo, era coincisa con una crisi dovuta a una sinusite e una faringo-tracheite acuta.

I primi ad evadere sono stati Mirco Maestri e Andrea Pietrobon entrambi della Polti Kometa: Manuele Tarozzi (VF Group-Bardiani CSF–Faizanè) ha cercato a lungo di inseguirli, ma non è mai riuscito a chiudere il buco, rialzandosi dopo una quindicina di chilometri.

Il vantaggio del duo si attestava intorno ai 3'e 15" quando, dopo i -150 dall'arrivo nelle contropendenza che portavano a Cassino, diversi corridori hanno cercato di portare avanti un contrattacco approfittando dell'andatura non esagerata imposta dalla Alpecin-Deceuninck. Tra chi ha provato l'allungo Davide Ballerini (Astana Qazaqstan) e Jasha Sütterlin (Bahrain-Victorious): nessun gruppo ha però preso il largo, e il vantaggio del duo di testa è ritornato sopra i 3' quando sono le acque sono tornate calme.

Ai - 80 lo sprint intermedio di Mondragone, dove è transitato per primo Pietrobon, ha visto Tim Merlier (Soudal Quick-Step) ottenere terzo posto davanti a Jonathan Milan (Lidl-Trek) e Olav Kooij (Visma | Lease a Bike): per lui sei punti, uno solo guadagnato sul detentore della ciclamino Johnatan Milan (Lidl-Trek). Ai- 58 una caduta ha coinvolto, senza conseguenze, il terzo in classifica generale, Geraint Thomas (INEOS Grenadiers), Maximilian Schachmann (BORA-hansgrohe) e Tobias Foss (INEOS Grenadiers), che hanno dovuto inseguire aiutati dai compagni di squadra. Sul successivo sprint intermedio a Giugliano in Campania,  valido per l'Intergiro, Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck) ha battuto Merlier per il terzo posto. 
 

Ai -36, rientrati Thomas e Foss, la corsa si è accesa sul Monte di Procida: la Alpecin-Deceuninck ha nuovamente imposto il ritmo: a farne le spese sono stati  Fabio Jakobsen e il compagno Tobias Lund Andresen (DSM-firmenich PostNL), Marius Mayrhofer (Tudor) e Phil Bauhaus (Bahrain-Victorious), poi anche Tim Merlier e Laurence Pithie (Groupama-FDJ), quest'ultimo attardato da una foratura. 

Alaphilippe e Narváez provano ad anticipare i velocisti

Il duo di testa con Maestri e Pietrobon conservava ancora una manciata di secondi di vantaggio in cima al Gpm di Procida (vinto da Pietrobon), i due hanno affrontato in testa anche il Muretto di Via Petronio, (-27 all'arrivo), ma qui è scattato Julian Alaphilippe (Soudal Quick-Step) che li ha raggiunti, subito seguito da Nicola Conci (Alpecin-Deceuninck) del ruolo di stopper, e da Lewis Askey (Groupama-FDJ) e Kevin Vermaerke (DSM-firmenich PostNL): il sestetto così composto ha preso una quindicina di secondi, ma dietro si è messa in testa la Lidl-Trek, a impedire che prendessero il largo: dalla loro guardia tuttavia è riuscito a evadere Ewen Costiou (Arkéa-B&B Hotels), che si è riportato sul gruppo di testa. Alaphilippe, visto il margine in diminuzione, ha così deciso di rilanciare ai -20 appena iniziata la Solfatara, subito seguito da Costiou.

Lidl-Trek e Alpecin hanno inseguito e chiuso sul gruppetto rimasto a bagnomaria, senza concedere concedere più di una ventina di secondi ad Alaphilippe e Costiou, ma ai -8, quando il bicampione del mondo della Soudal, pur avendo staccato il connazionale, era ormai nel mirino degli inseguitori, è partito il  contrattacco secco di Jhonatan Narváez (INEOS Grenadiers) sull'ascesa verso Posillipo. Hanno provato a rispondere, nell'ordine, Marco Frigo (Free Palestine), Aurélien Paret-Peintre (Decathlon AG2R La Mondiale) e Alexander Kamp (Tudor Pro Cycling), ma Amanuel Ghebreigzabhier della Lidl-Trek conduceva l'inseguimento, poi rimpiazzato dalla Jayco AlUla con Luka Mezgec e Alessandro De Marchi, che volevano portare in volata Caleb Ewan.

Jhonatan Narvaez cerca di anticipare il gruppo sull'arrivo di Napoli nella decima tappa del Giro 2024 ©Getty Images
Jhonatan Narvaez cerca di anticipare il gruppo sull'arrivo di Napoli nella decima tappa del Giro 2024 ©Getty Images

Pogačar punisce Narváez, nella volata testa a testa Kooij-Milan

Ai -2 Narváez aveva ancora 10" di vantaggio, che erano diventati 12" ai -1.5: qui Jasper Stuyven era in testa al treno della Lidl-Trek con a ruota Simone Consonni e Jonathan Milan. Quando si è spostato, prima dei 500 metri finali, la maglia rosa Tadej Pogačar (UAE Emirates) si è messa in testa con l'intenzione di lanciare il compagno Juan Sebastián Molano, ma sulla sua ruota si è inserito Consonni, che ai 300 metri è uscito riducendo sensibilmente il gap su Narváez: quando il bergamasco si è spostato, ai -150 metri, Milan è partito, ma Olav Kooij lo ha subito affiancato: il friulano ha esitato per pochi istanti cambiando anche leggermente la traiettoria. Quei pochi centimentri gli sono stati fatali, perché il neerlandese della Visma lo ha anticipato sulla linea, relegandolo alla piazza d'onore.

A completare il podio è stato Molano davanti ad Alberto Dainese e Danny van Poppel (Bora-hansgrohe). Dalla sesta posizione alla decima, nell'ordine, si sono ,classificati Madis Mihkels (Intermarché-Wanty), Kaden Groves, Andrea Vendrame (Decathlon AG2R La Mondiale), Davide Ballerini e Max Kanter (Astana Qazaqstan).

Invariate le quattro maglie, con la rosa e la blu dei Gpm che restano a Pogačar (per lui comincia l'ottavo giorno in rosa: l'unico a negargliela fu proprio Narváez nella prima frazione), la ciclamino a Milan e la bianca di miglior giovane a Cian Uijtdebroeks (Visma | Lease a Bike). Curiosità, con la tappa di oggi si è superato il primato di 66 giorni senza un italiano in maglia rosa (l'ultimo a vestirla era stato Alessandro De Marchi al termine della quarta tappa del Giro 2021): il precedente primato era stabilito tra il 1972, con Ugo Colombo, e il 1975, con Giovanni Battaglin. Epoche diverse, cannibali diversi.

Domani giorno di riposo, prima della decima tappa, da Pompei a Cusano Mutri, che prenderà il via martedì 14 maggio.
 

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