
Una Classicissima memorabile: tutti i numeri della Milano-Sanremo 2025
Il riepilogo delle statistiche più curiose e significative della classica Monumento vinta per la seconda volta in carriera da Mathieu van der Poel
Quanto andato in scena ieri dalla Cipressa in poi è stato indubbiamente uno dei finali di gara più esaltanti e avvincenti di una classica Monumento in questo secolo. Anche per questa ragione, il giorno dopo è l'occasione giusta per ricapitolare tutti i numeri che rendono questa Milano-Sanremo 2025 un'edizione probabilmente indimenticabile.
Mathieu il Re
Non si può non partire dal vincitore di giornata: Mathieu van der Poel si è presentato al via da Pavia con il dorsale #7, visto che il numero 1 era giustamente riservato a Jasper Philipsen, campione in carica che all'ultimo aveva confermato la sua presenza dopo la caduta di mercoledì alla Nokere Koerse. Ecco che quel #7 si è rivelato profetico per Mathieu: la Sanremo 2025 è infatti la settima Monumento della sua carriera, diventando così soltanto il 2° corridore nella storia del ciclismo ad aver vinto almeno due volte Sanremo (2), Giro delle Fiandre (3) e Parigi-Roubaix (2). A precederlo solamente Eddy Merckx, trionfatore in 7 occasioni della Sanremo, in 2 del Fiandre e in 3 della Roubaix.

Per van der Poel si tratta del 52esimo successo da professionista su strada, il 22esimo di livello World-Tour (sei delle sue ultime otto vittorie WT sono Monumento!) e il 24esimo in corse di un giorno; quest'ultimo dato gli vale il secondo posto fra i corridori in attività dietro ad Arnaud Démare (26, la cui qualità complessiva dei trionfi è però ben inferiore).
Quello che desta forse più impressione è lo score in carriera nelle Monumento del portacolori della Alpecin: su 19 corse disputate, fatta eccezione per la Sanremo 2020 (13°), è sempre finito nei primi dieci con ben 14 Top 5, di cui 12 podi e 7 vittorie. Numeri che simboleggiano una costanza di rendimento epocale e una capacità unica di riuscire a presentarsi al grande appuntamento sempre nelle condizioni migliori per competere.
MvdP è diventato inoltre il recordman neerlandese per vittorie alla Classicissima: prima dei suoi successi nel 2023 e nel 2025, i Paesi Bassi l'avevano vinta soltanto tre volte: Arie den Hartog nel 1965, Jan Raas nel 1977 e Hennie Kuiper nel 1985. Il fatto che sia riuscito a fare il bis non è peraltro un aspetto banale: van der Poel ha interrotto una striscia di 17 vincitori diversi che durava dal 2008 e non succedeva dal 2010 (Oscar Freire, che firmò il suo terzo successo) che nell'albo d'oro ci finisse un corridore che l'aveva già vinta.
Il successo è altrettanto storico per la Alpecin-Deceuninck: nel dopoguerra, soltanto la Molteni (1970-72 con Merckx e Michele Dancelli) era riuscita a vincere la Milano-Sanremo per tre volte di fila. Più in generale, la squadra dei fratelli Roodhooft sale a quota otto Monumento nella loro giovane storia ai massimi livelli (7 van der Poel, 1 Philipsen).
Se guardiamo infine al bilancio di classiche Monumento vinte in attività, Mathieu van der Poel agguanta Tadej Pogačar a quota 7 successi; seguono, ben distanti, John Degenkolb, Remco Evenepoel, Jakob Fuglsang (si ritirerà a fine anno) e Alexander Kristoff a 2. Colpisce che, delle ultime 16 Monumento che si sono disputate, addirittura tredici se le sono spartite van der Poel, Pogačar ed Evenepoel; Mohorič (Sanremo '23), van Baarle (Roubaix ‘23) e Philipsen (MSR ’24) rappresentano le uniche eccezioni.
Onore agli sconfitti
Se è stata una Sanremo epica lo si deve anche a coloro che hanno condiviso il podio con il vincitore: Filippo Ganna (INEOS) e Tadej Pogačar (UAE Team Emirates). Era infatti dal 1996 che un attacco sulla Cipressa non si rivelava decisivo per la vittoria: Mathieu aveva appena 1 anno all'epoca mentre Tadej e Pippo dovevano ancora nascere. Sotto la spinta del campione del mondo e della sua squadra, dopo 29 anni è caduto il primato di ascesa della salita di Costarainera, abbattendo per la prima volta il muro dei 9 minuti (8'55").
Sia per Ganna che per Pogačar si tratta del secondo podio in carriera alla Classicissima, nello stesso gradino del podio della precedente occasione: Pippo aveva concluso secondo nell'altra edizione vinta da van der Poel (2023), Tadej fu invece terzo nel 2024.

Per un campione del mondo in carica la Sanremo rimane dunque tabù: Giuseppe Saronni nel 1983 rimane per il momento l'ultimo vincitore in maglia iridata della Classicissima. Pogačar colleziona la quarta Top 5 consecutiva senza aver mai vinto la prima Monumento della stagione, fatto senza precedenti nella sua sensazionale carriera.
Filippo, dal canto suo, può fregiarsi di essere solamente il sesto corridore in questo secolo ad aver centrato il podio sia alla Tirreno-Adriatico nello stesso anno, nonché il quarto a essere finito entrambe le volte nei primi due gradini del podio (nel suo caso senza vincere).
In questo secolo, fra i corridori italiani c'era riuscito soltanto Alessandro Petacchi nel 2005, quando però la Tirreno-Adriatico era una corsa fatta più su misura dei velocisti.
Il resto dei battuti
Meritano infine menzione alcuni dei corridori - arrivati nel folto gruppo che si è giocato i piazzamenti alle spalle del trio di testa - che hanno concluso in Top 10. Michael Matthews (Jayco-AlUla), quarto classificato ieri, tra Monumento e Mondiale in linea ha terminato per 14 volte in carriera nei primi 7, di cui sei sono podi, senza mai vincere.
Kaden Groves ha completato la festa Alpecin chiudendo in quinta posizione. È un risultato non banale per l'australiano che nella sua carriera vantava soltanto due partecipazioni in classiche Monumento: DNF al Fiandre 2020 e 31esimo alla Parigi-Roubaix.
Il grande sconfitto di giornata è stato indubbiamente Mads Pedersen (Lidl-Trek), vista la forma evidenziata alla Parigi-Nizza settimana scorsa e il lavoro fatto dalla sua squadra nella fase preparatoria della corsa. Per il danese, che più volte ha confessato la sua ossessione per le corse Monumento, il 7° posto alla Sanremo 2025 è il suo nono piazzamento nei primi otto di una delle cinque grandi classiche. Anche lui, come Matthews, non le ha mai vinte.
Ultima, doverosa menzione per Matteo Trentin (Tudor Pro Cycling), 9° sul traguardo di via Roma nonché il secondo italiano in Top 10 di questa edizione. A 35 anni e mezzo e alla sua 36esima partecipazione, ha ottenuto il miglior piazzamento in una classica Monumento: in carriera vantava in precedenza tre decimi posti (Sanremo 2016 e 2019, Fiandre 2023).