Alexander Kristoff lascia ancora il segno alla CRO Race
Volata vincente del veterano norvegese a Karlovac. Andresen recupera 8" a McNulty
Gli anni passano per tutti, tranne che per Alexander Kristoff. Il 37enne norvegese non sarà più lo sprinter capace di macinare 15 vittorie in una stagione, ma non ha ancora perso il fiuto per le volate. Per informazioni, chiedere al campione nazionale israeliano Oded Kogut, battuto nettamente a Karlovac nella penultima tappa della CRO Race. Pur avendo concesso 8" al rivale Tobias Lund Andresen, Brandon McNulty resta saldamente in sella alla corsa.
Tappa accorciata di 67 km per il maltempo
Per la seconda volta in tre giorni, il meteo si accanisce sulla CRO Race. Gli organizzatori sono perciò costretti a sacrificare più di 60 km della Ozalj-Karlovac: spariscono i primi 49 km della tappa - che prenderà il via da Bosiljevo - e l'anello finale di 18,5 km nei dintorni della località d'arrivo. Ciononostante, i 100 km sopravvissuti al maltempo non sono affatto abbordabili: i due GPM di 3ª categoria (Zavlaka, 9 km al 2,5%, e Carevo Selo, 1200 metri con una pendenza media del 7,3%) induriscono un percorso che si presenta decisamente tortuoso nella seconda metà di tappa.
La prima fuga di giornata decolla dopo 10 km: all'attacco il britannico Charles Paige (TDT-Unibet), l'olandese Jordan Habets (Metec-Solarwatt) e il polacco Tomas Budzinski (Mazowsze Serce Polski). I battistrada accumuleranno un vantaggio massimo di circa 1' sul gruppo, pilotato dagli uomini della DSM-Firmenich, che si incaricheranno di tenere la corsa chiusa per aiutare il danese Tobias Lund Andresen (DSM-Firmenich) a recuperare terreno sulla maglia rossa, lo statunitense Brandon McNulty (UAE Emirates). Il piano funziona soltanto in parte: il vincitore della tappa di Labin recupererà 8" al leader della corsa, ma si ritroverà a corto di energie nella volata che conta di più.
Respinto l'attacco di Budzinski, Habets e Paige appena prima dello sprint intermedio di Jospidol (-66 km), il gruppo mette la sordina anche agli olandesi Jelle Johannink (TDT) e Tim Marsman (Metec), la cui sortita rifluirà nello spazio di pochi chilometri. L'andatura sostenuta (e la corsa agli abbuoni) non incoraggiano gli attacchi: il solo a riprovarci è Johannink quando mancano 38 km a Karlovac. La sua azione si esaurisce all'imbocco della rampa di Carevo Selo, dove entra in azione un altro corridore dei Paesi Bassi, Axel van der Tuuk (Metec), che incamera i punti del GPM e blinda la maglia di miglior scalatore con un giorno d'anticipo sulla fine della corsa.
Kristoff si impone su Kogut e Lonardi
La DSM ricomincia a dettare l'andatura in testa al gruppo, ma la stanchezza presenta il conto appena prima di preparare lo sprint. Free Palestine e Polti-Kometa subentrano alla squadra olandese nei 5 km conclusivi, ma il treno della Uno-X Mobility eccelle per tempismo e organizzazione: tocca al norvegese Tord Gudmestad (Uno-X Mobility) preparare lo sprint del connazionale Alexander Kristoff (Uno-X), che lancia la sua progressione ai 200 metri dalla linea bianca. Alla sua sinistra spunta il campione nazionale israeliano Oded Kogut (Free Palestine), che tenta di affiancare l'ex vincitore della Milano-Sanremo e del Giro delle Fiandre. L'operazione, però, non riesce: fa ancora festa il 37enne di Stavanger, che si ripete dopo il successo a Sinj e sale a 8 vittorie in stagione. Ancora un buon piazzamento per l'italiano Giovanni Lonardi (Polti-Kometa), 3° davanti a un esausto Andresen. Gli altri azzurri: 7° Mirco Maestri (Polti), 10° Alberto Bruttomesso (Bahrain-Victorious).
Domenica l'epilogo a Zagabria
Alla vigilia dell'ultima tappa, McNulty al comando della generale con 14" sul danese della DSM e 28" sull'italiano Edoardo Zambanini (Bahrain) e sul britannico Fred Wright (Bahrain), che ha macinato 9" di abbuono nei traguardi intermedi.
La 19ª edizione della CRO Race si concluderà domenica con la sesta e ultima tappa, da Sveta Nedelja a Zagabria per complessivi 157,5 km. Un paio di sprint intermedi - particolarmente ambiti dagli uomini di classifica - prima di scalare la rampa di Ivan Zelina, un 3ª categoria di 1300 metri al 4,9%, posizionato a 50 km dalla fine. In conclusione, un circuito di 5 km (da affrontare per tre volte) sulle strade del centro storico della capitale croata.
Diretta su Eurosport 1 e streaming su Discovery+ a partire dalle 13.