Il podio della Freccia Vallone 2023 (© ASO)
Professionisti

Freccia Vallone, Pogacar fa tutti contenti. Le dichiarazioni dei protagonisti

Tadej si gode il momento, in attesa della sfida con Evenepoel di domenica prossima. Alle sue spalle, regna incontratata la gioia: da Skjelmose, “primo dei mortali”, a Bardet, sono tutti soddisfatti

19.04.2023 21:41

E vissero felici e contenti. Tra i superpoteri di Tadej Pogacar, c’è anche quello di rendere felici gli avversari: con il primo posto intoccabile, qualsiasi piazzamento acquisisce valore. Anche il secondo posto, quello occupato quest’oggi da Skjelmose, che Mikel Landa ha candidamente definito «primo dei mortali». Come dargli torto.

Tadej Pogacar, vincitore della Freccia Vallone 2023: «Non mi stanco mai di vincere!»

«Credo sia così per chiunque altro, non mi stanco mai di tagliare il traguardo per primo! Sono grato di poter vivere un momento come questo, con una forma eccellente. Cercherò di godermelo il più possibile. La corsa ha iniziato a essere nervosa già a 50 km dal traguardo, c’è stato anche un momento in cui ho rischiato di cadere. La squadra è stata molto brava a tenermi nelle prime posizioni fino alla fine, Hanno fatto un lavoro fantastico, spingendomi al massimo. Abbiamo avuto tutto il peso della corsa sulle nostre spalle, nessuno ci ha aiutato, a parte un po’ la Ineos. Questo ci ha impedito di rendere la corsa ancora più dura di quanto già non sia stata nel finale, ma i ragazzi erano un po’ stanchi e, in fin dei conti, le cose sono andate bene anche così. Sul muro di Huy, ho dato tutto per finalizzare il nostro lavoro. Domenica? Sarà una corsa diversa, con salite più lunghe. Remco arriverà dal ritiro in altura e sarà sicuramente al meglio. Sarà una bella sfida, quella che concluderà la prima parte della mia stagione. Non penso troppo alla possibilità di completare il Trittico delle Ardenne, preferisco godermi le vittorie conquistate fino a qui».

Mattias Skjelmose: «Arrivare dietro a Tadej equivale a vincere»

«Stamattina avevo dichiarato che sarei stato più che soddisfatto di arrivare secondo alle spalle di Pogacar e così è stato. Al momento, nelle corse a cui lui partecipa e in cui non ha problemi, arrivare alle sue spalle è come vincere. Nel finale ero nella posizione in cui speravo di essere, ma pensare di inventarsi qualcosa di diverso da ciò che sono riuscito a fare, visto anche l’ottimo lavoro della UAE, era impossibile. Vado sempre alle corse per vincere, ma in questo momento anche il secondo posto è un risultato più che soddisfacente».

Mikel Landa: «Sono superfelice! Pogacar, al momento, è troppo superiore»

«Dopo i Paesi Baschi non sono stato bene, quindi oggi non sapevo cosa aspettarmi da me stesso. Forse avrei potuto arrivare secondo, ma di sicuro non avrei potuto battere Pogacar; il terzo posto è un risultato più che soddisfacente. Qualcuno, del resto, deve pur arrivare secondo, o primo dei mortali, se il primo è Pogacar. In questo momento è troppo superiore, ha anche una squadra molto forte: batterlo è davvero difficile, ma prima o poi avrà una giornata storta anche lui. Cosa mi aspetto domenica? Una corsa più dura, di certo, e una grande sfida tra Pogacar ed Evenepoel, di cui, chissà, potremmo approfittare per sorprenderli».

Giulio Ciccone (RaiSport): «Un quinto posto che conferma il buon inizio di stagione»

«Per un attimo ho pensato di poter fare anche qualcosa di meglio, ma negli ultimi 200 metri ero al limite. Per essere la prima gara al rientro dopo un blocco di lavoro, è andata bene; è la conferma che la condizione, quest’anno, è buona. Nella lotta per le posizioni del finale, ho preso qualche rischio per essere alla ruota di Pogacar, per vedere quanto andava [sorride, ndr]. Quest’anno non avevo ancora corso con lui; quello che si vede dalla tv succede anche dal vivo: ha una marcia in più».

Michael Woods: «Un risultato di cui avevo bisogno»

«Sono soddisfatto e orgoglioso di quanto fatto oggi. Dopo la stagione complicata dell'anno scorso, è un risultato che mi serviva, il migliore dopo tanto tempo. Certo, il podio era lì, a un passo, ma non posso proprio lamentarmi».

Romain Bardet: «È stata la miglior Freccia della mia carriera»

«Penso che questa sia stata la miglior Freccia Vallone della mia carriera. Mi sentivo davvero bene oggi. Ho approcciato il muro di Huy in buona posizione e, visto che mi sentivo proprio bene, ho pensato di provare ad anticipare. Sfortunatamente, sono rimasto bloccato al momento dell'attacco. Non potevo non provarci di nuovo e anche solo essere riuscito a tornare davanti, in una salita breve e dura come il muro di Huy, è qualcosa di cui andare orgogliosi».

Tom Pidcock: «Non ho recuperato lo sforzo dell’Amstel»

«Quella di oggi non era la miglior versione di me. La corsa non è stata troppo dura, ma io non sono proprio riuscito a esprimermi come avrei voluto e potuto. Sono andato davvero a tutta all’Amstel e credo di non aver recuperato appieno quello sforzo. Non ho avuto la forza necessaria quando contava, ma sono convinto di poter vincere questa corsa in futuro».

Tour of Slovenia 2023 - Analisi del percorso
Predazzo preda di Mühlberger, Pellizzari promette bene