Cento di questi Johnny
Altra volata perfetta per Milan, che vince anche a Cento dopo aver rischiato nei ventagli di metà tappa. Battuti Aniołkowski e Bauhaus
Neanche il vento ferma Jonathan Milan, che a Cento si prende la sua terza vittoria di tappa in questo Giro d'Italia, esibendo la stessa potenza impareggiabile con cui aveva marchiato a fuoco gli arrivi di Andora e Francavilla a Mare. La maglia ciclamino è sempre più salda sulle sue spalle, e la posizione come velocista di riferimento a livello mondiale sempre più credibile, considerando che la tappa di oggi ha avuto ben poco di trasferimento, a dispetto del disegno.
Una vittoria arrivata proprio dopo aver inseguito a lungo quando è iniziata la azione nei ventagli promossa dalla Ineos Grenadiers, dopo lo sprint intermedio di Conselice, in cui tutta la Lidl-Trek si era fatta sorprendere. In questa fase Milan ha mostrato ancora quel suo lato un po' più impulsivo, cercando di inseguire anche da solo senza aspettare l'aiuto dei compagni, con la foga di che sapeva che anche oggi bisognava battere il ferro bollente, da favoritissimo per la volata. C'è sempre meno di questa sua frenesia invece negli ultimi metri di gara, dove l'intesa col suo treno è ormai consolidata, e oggi ha avuto anche una discreta mano da un ultimo uomo d'eccezione come Fernando Gaviria, sempre più prigioniero in questa sua dimensione di velocista che anticipa. Milan ringrazia, controlla e finalizza, mentre tutti gli altri dietro si perdono in un finale complesso da leggere. E chi lo ferma quando è così?
Giro d'Italia 2024, la cronaca della tredicesima tappa
Subito via la fuga alla partenza da Riccione: all'attacco anche il romagnolo Manuele Tarozzi, insieme al compagno di squadra Alessandro Tonelli (VF Group-Bardiani-CSF-Faizané) e Andrea Pietrobon (Team Polti Kometa). Si prospetta una lunga giornata per i tre al comando e di tranquillità in gruppo, con ritmo scandito solo dalla successione di traguardi intermedi. A Villanova dopo 66 chilometri Milan precede Filippo Fiorelli e Kaden Groves, mentre all'Intergiro di Lugo è l'australiano della Alpecin-Deceuninck a passare per primo.
Il vero segreto custodito da questa tappa è dopo il traguardo volante di Conselice, a 63 chilometri dall'arrivo, di cui si iniziava a vociferare durante la tappa: il pericolo ventagli. Tocca alla Ineos Grenadiers aprire le danze, quando la strada gira e si apre al vento laterale. Anche la UAE Emirates partecipa all'azione, anche se nessun uomo di altissima classifica cade nella trappola. Il pesce più grosso nella rete è Lorenzo Fortunato, che prova a chiudere il buco con l'aiuto della sua Astana Qazaqstan, ma soprattutto della Lidl-Trek, perché anche Jonathan Milan si è fatto sorprendere.
La maglia ciclamino prova addirittura a rientrare da solo, mentre anche Geraint Thomas gira nel ventaglio insieme a Filippo Ganna e Jhonatan Narváez, le due locomotive con cui la Ineos prova a sconvolgere una tappa che non è più di semplice trasferimento. Con il favorito per la volata staccato di 25", anche la Alpecin si attiva per tenerlo lontano, visto che anche Groves è nel primo gruppo insieme a Tim Merlier e diversi altri sprinter. Le squadre dei velocisti non trovano più il supporto di quelle degli uomini di classifica, che non avendo centrato il loro obiettivo cercano di affievolire l'azione per non sprecare troppo. Ai -50 il secondo gruppo si porta a una manciata di metri e di secondi, ma la strada gira nuovamente e gli inseguitore si allontanano di nuovo.
Ci vorranno altri sette chilometri per ricongiungere i due gruppi principali, con la Movistar a dare una mano alla Lidl-Trek per aiutare Gaviria. Una manciata di corridori tra cui Domenico Pozzovivo rimane ad inseguire, ma l'allarme è ormai rientrato e Milan si riporta nelle prime posizioni, dopo uno sforzo che lascerà sicuramente qualche strascico, a lui e a tutti gli altri, in vista dell'arrivo in volata a Cento.
Milan batte il terzo colpo
Nella fase di successivo rilassamento c'è spazio per un secondo tentativo di fuga, che prova a cogliere impreparate le squadre dei velocisti per guadagnare un po' di margine. All'attacco Martin Marcellusi (VF Group-Bardiani CSF Faizané) e Dries De Pooter (Intermarché-Wanty), che se ne vanno in coppia ai -30. I due arrivano a guadagnare al massimo trenta secondi arrivati a Malalbergo, con Alpecin e Soudal Quick-Step a controllare senza grandi patemi. Ai -15 De Pooter se ne va da solo, ma per il giovane belga non c'è niente da fare, e qualche chilometro dopo viene riassorbito.
Si arriva dunque allo sprint come da copione, in un finale complicato dalla serie di curve che da Pieve di Cento in avanti complicano il compito ai vari treni. Ineos fa il suo solito lavoro fino ai -3, per poi lasciare spazio alla Lidl-Trek, che ha ancora quattro uomini a disposizione di Milan. Anche la Jayco AlUla riesce a farsi spazio in cima al gruppo, ma Caleb Ewan perde le ruote dei compagni, per cui tocca ancora a Jasper Stuyven ed Edward Theuns condurre tutti dentro gli ultimi 500 metri.
L'ultimo uomo è come sempre Simone Consonni, che viene però anticipato dalla solita volata lunghissima di Gaviria, che parte ai -400 e diventa il leadout perfetto per Jonathan Milan, che lo salta negli ultimi 100 metri e si lancia alla perfezione. Dietro nessun altro è riuscito a uscire dal mucchio, e il solo Stanislaw Aniołkowski riesce a entrare in scia alla maglia ciclamino, ma senza possibilità di affiancarlo: sono tre, per Jonathan Milan.
Ottimo secondo posto il polacco della Cofidis, che precede Phil Bauhaus (Team Bahrain Victorious) e un sorprendente Tim van Dijke (Team Visma Lease a Bike). Gaviria alla fine è sesto, tra i dieci anche Giovanni Lonardi (Polti Kometa) e Alberto Dainese (Tudor Pro Cycling). In classifica non cambia niente, ma lo stesso non si potrà dire domani dopo la cronometro di Desenzano del Garda.