Lennard Kämna era stato investito in allenamento il 3 aprile 2024, finendo in terapia intensiva © Lidl-Trek
Professionisti

Lennard Kämna al rientro dopo un anno: "Incredibile tornare a fare sport professionistico"

Il 28enne tedesco debutterà con la Lidl-Trek alla Volta Catalunya, al via il 24 marzo. Sarà la sua prima corsa dopo essere stato investito in allenamento a Tenerife il 3 aprile 2024

10 marzo 2024, ultima tappa della Tirreno-Adriatico. Sono trascorsi ormai più di 365 giorni da quella che rimane al momento l'ultima giornata di gara nella carriera da professionista per Lennard Kämna. Terminata la corsa dei Due Mari con un buon 8° posto nella generale, il corridore tedesco si era recato in Spagna per affinare la condizione in vista del grande obiettivo della sua prima parte di stagione, il Giro d'Italia, da affrontare come gregario di lusso di Dani Martínez (che quella Corsa Rosa la terminerà poi sul podio).

In un'intervista concessa al portale Rouleur, Kämna ha raccontato così quel periodo: “Ero davvero in forma e pronto per il Giro, il mio grande obiettivo”. Quando esce ad allenarsi, spiega il tedesco, "nella mia testa e nel mio cervello mi dico: 'non rischiare troppo in discesa'. Se ora vado forte e faccio una caduta, questo non mi sarà di aiuto". 

L'incidente e il lungo recupero

Il 3 aprile 2024, tuttavia, mentre si allenava a Tenerife, a Kämna accade il peggio: viene investito da una macchina in discesa che lo sbalza via dalla bici. Le condizioni appaiono subito molto serie e in ospedale viene trasferito nel reparto di terapia intensiva. Il bollettino medico è eloquente: alcune costole rotte, frattura della scapola, grave trauma toracico e contusione polmonare. “Ci stavo davvero pensando [all'incidente] e poi è successo davvero. È stato davvero strano”, ha confessato il 28enne di Wedel a Rouleur.

Fortunatamente, dopo tre giorni le sue condizioni migliorano e viene spostato dalla terapia intensiva. Circa due mesi fa, il neo corridore della Lidl-Trek aveva spiegato alla stampa come di quelle 72 ore lui ricordasse soltanto una decina di minuti passati in quel reparto: Non sapevo perché fossi in ospedale e mi sentivo come 'woah, all'improvviso sono qui, ma perché?' Mi ci è voluto molto tempo per capire cosa fosse successo e che non era un sogno ma la realtà. Per Kämna è stato molto difficile realizzare la gravità di quanto gli fosse accaduto: "Quando ho saputo quello che era successo, mi sono commosso. Non sapevo quanto la situazione fosse drammatica e ho pensato che forse il Giro non sarebbe stato possibile, ma che dopo avrei potuto essere in forma per una delle gare successive. Non riuscivo a capacitarmi di quanto fosse grave l'infortunio”.

L'ex BORA ha passato le prime quattro settimane in ospedale a Tenerife - dove l'attività fisica è stata limitata a muoversi nel piano dove si trovava la sua stanza - e le successive quattro ad Amburgo. Al ritorno in Germania i suoi familiari sono rimasti colpiti da quanto fosse diventato magro. Durante i due mesi di degenza nelle strutture ospedaliere, aveva perso molta della sua tonicità muscolare ma non ha mai tenuto di non tornare a correre: poiché le lesioni erano limitate alla parte superiore del corpo, “le gambe erano a posto e dopo qualche giorno riuscivo ad alzarmi e a camminare con un po' di aiuto”, ha spiegato.

Nel mese di giugno, 63 giorni dopo l'incidente, per Kämna è stato finalmente tempo di tornare in bicicletta: La mia prima volta in sella all'aperto è stata una sensazione fantastica. Gioiosa. Ero davvero felice. E mi è sembrato super naturale. Poiché avevo dimenticato tutto, non avevo paura di andare in discesa o di pedalare sulle strade”. Nonostante l'ottima forma per un atleta che era stato in ospedale così a lungo, ”mi ci è voluto un po' di tempo per rientrare nella mentalità di un atleta professionista", ha ammesso il tedesco. "Andavo in bicicletta e potevo allenarmi, ma ero ben lontano dal programma di allenamento quotidiano di un professionista. Non ero pronto per uno sport di resistenza ad alte prestazioni, né fisicamente né mentalmente”.

Nell'intervista per Rouleur, Kämna ha anche spiegato la separazione dalla BORA dopo cinque anni: “In generale ho avuto un buon rapporto con la squadra. Mi è piaciuto molto l'inizio, avevo un buon allenatore, un buona relazione con tutti i corridori e mi sentivo sicuramente a mio agio. Ma quando succede una cosa del genere, non è mai perfetto per nessuna delle due parti. Sicuramente la fine non è stata quella che ci si augurava dopo un lungo e buon affiatamento. Non è stato il risultato che io e Bora speravamo".

La scelta della Lidl-Trek e gli obiettivi stagionali

Dopo un'attesa durata più di un anno, Lennard Kämna tornerà in gruppo il prossimo 24 marzo, alla Volta Catalunya, corsa che segnerà il suo debutto in maglia Lidl-Trek: "Ho deciso di firmare con loro per una serie di motivi. Posso solo dire che sono molto felice di essere qui. Sanno che ho avuto un incidente e le attese non sono troppo alte per il Catalunya, ma la speranza e le aspettative sono che io torni al massimo livello”.

Foto di Lennard Kämna
Lennard Kämna tornerà a correre alla Volta Catalunya 2025 © BORA-hansgrohe

Con la formazione americano il 28enne tedesco ha firmato un triennale e i suoi obiettivi, come illustra a Rouleur, sono chiari: “Voglio vincere di nuovo le tappe dei Grandi Giri e vincere altre corse: è il mio grande obiettivo. Ho la sensazione che sia utile trovarsi in un nuovo ambiente e ricominciare da capo. Mi sento fiducioso per il futuro”.

Kämna ammette che spera di essere selezionato per il prossimo Tour de France; rimane però consapevole che tante cose devono andare per il verso giusto e che la competizione in squadra è serrata. Alla fine, ammette, "Il fatto che io sia in grado di sedermi qui e fare di nuovo sport professionistico è incredibile. È una cosa davvero grande”.

Ayuso: “A nessuno piace vincere per le cadute”. Pidcock rammaricato: "Se solo non avessi..."
Nations Cup: record italiano per Vece, non decolla il quartetto maschile
Michele Moretti
Cresciuto a pane e sport. Nato con l'amore per il basket, mi sono avvicinato al ciclismo grazie ai pomeriggi passati a guardarlo in tv con i miei nonni. Accumulatore seriale di statistiche sportive a tempo perso.