Wout padrone a casa sua, ma il mondo non lo avrà
Van Aert stravince la prova di Herentals (la sua città) dell'X2O e annuncia che salterà il Mondiale. Toon Aerts allunga in classifica. Tra le donne Brand fa tappa e quasi maglia, Betsema resiste a stento. Ieri Pidcock e Van Anrooij a segno a Gullegem
La seconda edizione edizione dell'Herentals Crosst, organizzato dal tre volte campione del mondo Erwin Vervecken (nativo di Herentals) ed entrato nel calendario nel 2020-2021 con l'obiettivo di sostituire l'Azencross della vicina Loenhout, chiude l'intenso periodo natalizio internazionale e precede un appuntamento importantissimo: i campionati nazionali, che si svolgeranno tra sabato e domenica in quasi tutti i paesi principali dell'universo crossistico.
Universo svegliatosi questa mattina con una notizia tanto negativa, quanto scontata: Mathieu van der Poel e Wout van Aert salteranno con ogni probabilità il campionato del mondo in programma a fine mese negli Stati Uniti, a Fayetteville. Nel caso del neerlandese la decisione è chiara: annullare l'intera stagione invernale con la speranza di risolvere quei problemi alla schiena che senza riposo potrebbero affliggerlo nella campagna primaverile. Il belga, al contrario, non aveva ancora espresso dichiaratamente la sua rinuncia fino al termine della prova odierna e si pensava che una decisione definitiva venisse presa solo dopo il campionato belga di Middelkerke. La speranza era che insieme alla Jumbo-Visma WVA riuscisse a delineare un programma che gli consentisse di preparare le classiche su strada (magari iniziando il 2022 con la Parigi-Nizza, ma saltando Strade Bianche, come ipotizzato dal DS Merijn Zeeman) senza saltare la trasferta americana. Il RollingStone di Herentals si sarebbe presentato come il grande favorito alla rassegna iridata, proprio per quanto fatto vedere in queste prime nove gare. E invece, in un'intervista rilasciata al giornalista belga Maarten Vangramberen nel post-gara, ha annunciato che si focalizzerà sulla stagione stradale con l'esordio alla Omloop het Nieuwsblad.
Tornando alle corse, ieri si è disputato l'Hexia cross di Gullegem, una prova indipendente, non facente parte di nessuna delle tre challenge, ma che ha visto al via crossisti di rango come Pidcock, Hermans, Merlier, Vermeersch, Van Anrooij, Kopecky e la junior Backstedt. Il percorso, non troppo esigente in condizioni normali, a causa della battente pioggia si era trasformato in un lago di fango, favorendo in tal modo gli atleti potenti. Non un caso, infatti, che nella lunghissima prova femminile a vincere sia stata un carrarmato come Shirin van Anrooij, la quale ha distanziato la concorrenza, rifilando ben 1'12" alla seconda, Maghalie Rochette. Un po' penalizzata dalla durata della corsa Zoe Backstedt, comunque sul podio davanti a Kopecky e Van der Heijden (la delusione della giornata assieme a Norbert-Riberolle, solo sesta a oltre cinque minuti). Al maschile ci si attendeva un duello Pidcock-Hermans, ma le vere protagoniste sono state le forature. Prima il britannico e poi il belga sono stati costretti a mollare le ruote del rivale per una gomma a terra. Quinten, però, dopo aver scontato la propria parte di malasorte non è riuscito a tornar sotto all'alfiere della Ineos, che ha gestito il margine in vista Herentals, concludendo con appena 16" sulla sorpresa Wyseure, compagno di squadra di Hermans e ancora U23. Lo stesso Hermans è arrivato terzo a 20", difendendosi nel finale dal ritorno di Orts Lloret. Buoni piazzamenti anche per Meeusen (quinto), Merlier (sesto ma anch'egli sfortunatissimo) e Vandeputte.
Per quanto concerne l'X2O invece, la quinta tappa si è corsa appunto ad Herentals, a casa di Cant e Van Aert. Il percorso è stato leggermente modificato rispetto allo scorso anno: eliminato un tratto interlocutorio tra i due box e invertito l'ordine dei muri dello Skiberg (la collina, punto focale del tracciato). In ogni caso, il cambiamento maggiore consiste nell'assenza quasi totale di fango, elemento che nella stagione passata aveva reso questa frazione ancor più spettacolare. Nelle categorie giovanili i successi sono appannaggio di Bentveld, Haverdings e Nys, nuovo dominatore tra gli under, battuto nettamente il campione del mondo Ronhaar, che ora conserva solo 1'01" di vantaggio in classifica. Ogni scenario è ancora possibile, dunque.
Anche la prova femminile, considerate le numerose assenze di peso, su tutte quelle delle quattro fantastiche under 23, vive sulla sfida Brand-Betsema per la generale. In partenza Denise cerca subito di andarsene, guadagnando rapidamente 10" sulle due inseguitrici Worst e Bakker. Poco prima del passaggio sullo Skiberg, preceduto dal giro quasi completo sulla pista d'atletica, Brand sorpassa Annemarie e Manon, gettandosi in caccia di Betsema. Un problema meccanico mette fuori gioco Alvarado, costretta a farsi oltre mezzo giro a piedi. I 15" bonus vanno a Denise, ma Lucinda limita i danni guadagnandone 10" e avvicinandosi alla rivale. Nella seconda tornata Cant rientra sulle ruote di Brand e Betsema e sembra in grado di reggere il ritmo delle due battistrada finché non le cade la catena in cima alla salita ed è costretta ad abbandonare ogni sogno di vittoria. La campionessa del mondo scava un piccolissimo margine a piedi e al secondo passaggio sulla linea d'arrivo ha 4" su Betsema. La superiorità dell'iridata nei segmenti di corsa e nei rettilinei veloci è netta e il bottino finale di Brand ammonta a ben 49", permettendole quasi di appaiare Betsema in testa alla classifica (le due ora sono separate da due miseri secondi, tutto può succedere nelle ultime tre gare). Il terzo posto è ancora una volta per Worst, la quale dopo due giri di rodaggio ha ritrovato una buona gamba, proprio come la quarta, Sanne Cant, campionessa che quando sente aria di campionati (nazionali o mondiali che siano) cambia sempre marcia. Quinto posto per Rochette, sesta Bakker, calata dopo l'inizio arrembante, e settima una straordinaria Alvarado, che chiude addirittura davanti a Clara Honsinger.
Nella prova maschile presenti i migliori protagonisti della stagione, su tutti Van Aert, Pidcock, Aerts ed Iserbyt. Hermans rinuncia dopo le fatiche di Gullegem. WVA fa capire dal primo metro che non ha voglia di perdersi in giochi tattici e inizia da subito a martellare con il suo ritmo costante e spacca gambe. Solo Tom e Toon reggono l'urto, col belga che si aggiudica 15" importanti in ottica classifica generale. Il rivale del portacolori della Baloise è Iserbyt, lontano già quattordici secondi dalla testa alla fine della prima tornata. Lasciato un breve momento di gloria al connazionale, Wout riprende la prima posizione e ricomincia a spingere sui pedali, inseguito da un altro terzetto composto da Vanthourenhout, Van Kessel e Soete.
Nel tratto più duro del circuito Van Aert saluta la compagnia di Aerts e Pidcock, avviandosi verso l'ennesimo successo travolgente. Nei giri successivi il suo margine non smette mai di aumentare, tanto il belga è superiore sia nei segmenti scorrevoli sia soprattutto sullo Skiberg. Alle sue spalle la lotta fra Toon e Tom appare equilibrata, con il secondo migliore nella foresta, una zona che sorride a chi è scattante e abile tecnicamente, e il primo sullo Skiberg, in particolare sul muro in cui bisogna scendere di bici. Nel corso del sesto giro, superata abbondantemente la metà gara, Pidcock saluta l'avversario proprio nella prima parte del percorso, quella più adatta alle caratteristiche del piccolo britannico.
Quarto e quinto posto sembrano affare Pauwels, con Sweeck e Vanthourenhout saldamente in vantaggio sui più immediati inseguitori, Adams e Van der Haar. Il campione belga del 2019 si ritira nel corso del sesto giro, per non mettere a rischio il campionato di Middelkerke, lasciando al solo Michael l'onere di difendere i colori della Pauwels. La situazione non cambia fino all'ultimo giro, quando proprio in prossimità dello Skiberg Aerts ritorna su Pidcock, il quale riesce con maestria e tecnica a difendersi dall'attacco del belga, giungendo all'arrivo in seconda posizione a 1'06" dal vincitore Van Aert. Aerts è terzo e mette in cassaforte l'X2O. Quarto Vanthourenhout e quinto LVDH. Ottima sesta piazza per Adams, che batte Tom Meeusen, settimo. Gianni Vermeersch, autore di una gara coraggiosa, precede Iserbyt, il quale, una volta capito che la challenge sarebbe finita nelle mani di Aerts, ha gestito senza dare tutto, in modo da non arrivare scarico all'appuntamento di domenica. Chiude la top ten Corné van Kessel.
Dopo i campionati nazionali il pensiero dei crossisti puri (e anche quello di Pidcock, che però salterà il proprio CN per raggiungere il training camp Ineos a Maiorca) si rivolgerà alla rassegna iridata, nella quale avranno tutti una possibilità forse irripetibile di conquistare la maglia arcobaleno.