Lotto Dstny, un... destino amaro? Nubi nere sul futuro dello storico team belga
La smentita a Wielerflits dei dirigenti: «Abbiamo appena ricevuto le garanzie bancarie»
Uno scenario da incubo o una tempesta in un bicchier d'acqua? Il portale specializzato Wielerflits getta più di un'ombra sul futuro della Lotto Dstny, una delle squadre più longeve del ciclismo internazionale: tra ritiri cancellati, rimborsi negati ai corridori e persino atti di bullismo, la squadra Professional belga vive una situazione critica, solo in parte temperata dalle 21 vittorie collezionate nel 2024. I vertici del team hanno però smentito le voci di un possibile ridimensionamento per la prossima stagione, decisiva per l'assegnazione delle licenze World Tour per il triennio 2026-2028.
Lotto Dstny, futuro a rischio?
Una doverosa premessa: i risultati della strada hanno senz'altro rilanciato la formazione diretta da Stephane Heulot, che ha gettato solide basi per rientrare nel World Tour a partire dal 2026. Tuttavia, è innegabile che le buone notizie finiscano qui: i guai economici e finanziari denunciati da Wielerflits e la stessa atmosfera in casa Lotto Dstny sono due indizi che non possono di certo passare in cavalleria. Andiamo con ordine: il successo di tappa di Victor Campenaerts al Tour de France doveva dare lo slancio necessario alla Lotto per investire sul mercato e, al tempo stesso, trattenere i suoi uomini migliori. E invece, l'ex campione europeo a cronometro ha colto l'attimo per firmare un triennale con la Visma-Lease a Bike. Non solo: il team belga ha incassato le uscite ravvicinate di Pascal Eenkhoorn (passato alla Soudal Quick-Step), Andreas Kron - che proseguirà la sua carriera alla Uno-X - Florian Vermeersch, ingaggiato dalla UAE Emirates, e Sylvain Moniquet, per il prossimo biennio alla Cofidis. Come se non bastasse, anche Maxim Van Gils potrebbe cambiare aria con due anni di anticipo sulla fine del contratto: la Movistar si è già fatta avanti, ma al momento non si è concretizzato alcunché.
Se la gestione sportiva lascia molto a desiderare, non si può certo dire che i rapporti con gli sponsor tecnici siano esattamente idilliaci: la Lotto Dstny non ha ancora deciso se proseguire con Vermarc, da vent'anni fornitore unico del materiale tecnico e delle divise, oppure affidarsi a un marchio italiano, FILA. Idem per le biciclette: la fine dello storico sodalizio con la connazionale Ridley, cui è subentrata la spagnola Orbea, è stata propiziata da mere questioni economiche. Due nervi scoperti che si intrecciano fatalmente con le attività del team: secondo Wielerflits, infatti, la Lotto Dstny ha cancellato i due ritiri di preparazione alla Vuelta di Spagna per problemi di budget. Gli stessi che - a quanto pare - hanno obbligato la squadra a chiudere il rubinetto dei rimborsi per le spese di viaggio e a sospendere l'uso delle carte di credito aziendali. A tutto questo si è poi aggiunto il graduale disimpegno di Dstny, la società di comunicazione aziendale che lascerà il ciclismo alla fine di questa stagione.
Una situazione inquietante - ulteriormente acuita dai dissidi tra il direttore sportivo Kurt van de Wouver e i corridori in merito alla pianificazione del calendario - che dovrebbe tenere in allerta i vertici dell'Unione ciclistica internazionale, a maggior ragione se la tempesta dovesse proseguire anche nel 2025: il popolare sito belga paventa anche l'ipotesi di una sensibile riduzione dell'attività agonistica, nonostante il 9° posto nel ranking internazionale sia qualcosa in più di una polizza sul ritorno nel World Tour.
La replica: «Nessun problema finanziario»
In tutta risposta, i vertici della Lotto Dstny hanno risposto all'inchiesta di Wielerflits, soffermandosi anzitutto sulla situazione finanziaria del club: «I risultati di questa stagione ci hanno garantito l'accesso al World Tour anche per il 2025. Proprio per questo, il 2 ottobre abbiamo ricevuto le garanzie bancarie. Inoltre, lo staff dei direttori sportivi tiene a precisare che il budget è stato ampliato proprio per onorare gli impegni che ci attendono il prossimo anno. Possiamo altresì confermare che stiamo discutendo con alcuni sponsor per proseguire regolarmente la nostra attività per il prossimo quadriennio e correre con la licenza World Tour dal 2026».
Dopo aver precisato che Vermarc continuerà a essere lo sponsor tecnico del team, la squadra ha altresì rigettato l'accusa di aver ignorato le richieste degli atleti in merito alla programmazione delle corse: «Tutte le decisioni vengono prese con il consenso dei corridori e dei tecnici, compreso il personale medico, ma devono tener conto dei fondi a disposizione. Lo stesso vale per l'attività sportiva, nella quale occorre cercare il giusto equilibrio tra le esigenze della squadra e le aspettative dei singoli». Una risposta un po' evasiva, a dirla tutta, soprattutto perché alimenta il sospetto che la squadra faccia fatica ad onorare gli impegni con i membri del suo staff. In ogni caso, se non dovesse subentrare un secondo sponsor, è probabile che le lotterie belghe possano aggiungere altre risorse ai 6 milioni di € già promessi per il 2025. Nessun commento, infine, sui presunti soprusi perpetrati da Heulot.