Giro di Danimarca. tra i due litiganti (Cort e De Lie), Lund Andresen gode
Successo in volata per il danese della DSM-Firmenich. 4° Trentin, 6° Parisini
Prima il colpo di mano vanificato dalla rimonta di Magnus Cort, poi lo spunto veloce di Tobias Lund Andresen. Totale: due sconfitte in due giorni per Arnaud De Lie al Giro di Danimarca, di cui è peraltro leader a pieno titolo grazie agli abbuoni conquistati nella prima parte della 3ª tappa. Per il resto, nulla quaestio sul conto del giovane danese della DSM, che ha letteralmente folgorato lo sprinter vallone sull'insidioso traguardo di Haderslev.
La fuga resiste fino all'ultimo chilometro
La terza frazione della PostNord Danmark Runde (Kolding-Haderslev, 156 km) è senz'altro favorevole alle ruote veloci, sebbene non manchino le insidie: più che gli strappi abbinati alla classifica dei GPM (Gelballe, 1500 metri al 3,9%; Hejlsminde, 400 metri con una pendenza del 6,5% e Hammelev, 300 metri al 4,3%), il vero ostacolo sono le strade strette e nervose dell'entroterra danese, caratterizzate da frenetici cambi di direzione. A differenza del giorno prima, però, i 7,3 km dell'anello finale da ripetere per tre volte sono abbastanza facili, anche se gli ultimi 1000 metri al 5% non si possono prendere alla leggera.
Subito dopo il via ufficiale, ci provano il belga Jonas Rickaert (Alpecin-Deceuninck) e i danesi Alexander Kamp (Tudor) e Nikolaj Mengel (ColoQuick): nessuno dei tre riceverà il via libera dal gruppo, che mette la sordina anche al terzetto formato da un altro corridore di casa, Magnus Bak Klaris (Airtox-Carl Ras), dal neozelandese Hamish Beadle (Novo Nordisk) e dall'olandese Martjin Rasenberg (Parkhotel-Valkenburg). Corsa chiusa fino allo sprint con abbuoni (km 38,9) vinto dal belga Arnaud De Lie (Lotto Dstny) che, in questo modo, allunga sul vincitore della tappa di Vejle, il danese Magnus Cort Nielsen (Uno-X Mobility), fin lì appaiato in classifica alla più giovane leva.
Da questo momento in avanti, c'è spazio per 7 coraggiosi, che si avvantaggiano al km 45: il belga Victor Vercouillie (Baloise-Flanders), i danesi Mads Andersen (Airtox), Aksel-Bech Skot-Hansen (ColoQuick), Andreas Stokbro (TDT-Unibet) e Martin Szokody (BHS-PL Beton Bornholm), il polacco Jakub Kaczmarek (Mazowsze Serce Polski) e lo statunitense Cole Kessler (Lidl-Trek Future Racing). Il gruppo - trainato dagli Uno-X, cui si aggiungeranno in un secondo momento i Lotto, i Q36.5 e i DSM-Firmenich - concederà ai battistrada un vantaggio massimo di 2'31" (-75 da Hamerslev) per poi viaggiare costantemente tra il 1'30" e i 2'.
Volata poderosa di Lund Andresen
I fuggitivi hanno però il merito di amministrare con intelligenza il poco margine a disposizione, senza scoraggiarsi nemmeno quando una caduta ai -41 rallenta la corsa di Skot-Hansen e Szokody che, in ogni caso, rientreranno dopo qualche minuto sulla testa. Il bilancio delle cadute è pesante anche nelle retrovie: il danese Mikkel Bjerg (UAE Emirates) scivola nello stesso punto in cui erano finiti a terra i suoi connazionali. Poco più avanti, poi, assaggiano l'asfalto il danese Andreas Krogh-Jensen (BHS) e il britannico Nathan Smith (Novo Nordisk), che cascherà ancora ai -27 insieme ad altri 7-8 uomini, tra cui il belga Jasper Dejaegher (Flanders).
Poco prima di entrare nel circuito conclusivo, esce di scena Szokody. Il preludio alla resa degli altri attaccanti? No, non ancora: i corridori al comando - transitati per la prima volta sul traguardo con 59" su chi insegue - rilanciano costantemente l'azione, resistendo fino all'ultimo giro. A riaggancio pressoché compiuto, un nuovo scatto d'orgoglio di Kessler e Stokbro rilancia l'azione dei 6 attaccanti che, tuttavia, vengono ripresi a 1400 metri dalla fine.
Come da pronostico, si arriva allo sprint: gli Uno-X scortano Cort Nielsen fino ai 250 metri: il suo spunto, però, è balbettante. Al centro della strada avanza deciso De Lie: la vittoria sarebbe sua se solo non sopraggiungesse alla sua sinistra il danese Tobias Lund Andresen (DSM-Firmenich), che fulmina entrambi con una volata di prepotenza. 4° posto per l'italiano Matteo Trentin (Tudor) davanti all'olandese Jelte Krjinsen (Parkhotel) e al connazionale Nicolò Parisini (Q36.5).
Il gioco degli abbuoni premia De Lie, ora in testa alla generale con 5" sull'ex corridore della EF. 3° il danese Anders Foldager - in corsa con la sua Nazionale - a 27" dal belga.
Sabato l'arrivo a Holbæk
Il Giro di Danimarca proseguirà sabato con la penultima frazione, da St. Heddinge a Holbæk per complessivi 177,5 km. Un unico strappo (Terslev, 600 metri al di sotto del 3%) nei primi 100 km prima di affrontare per quattro volte la breve ma arcigna rampa di Maglesø bakker, 400 metri al 7,3% medio. Finale su un circuito di 5,6 km da ripetere tre volte, con un unico settore in leggera pendenza.
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