Ayuso e la Spagna ai Mondiali di Zurigo © Juan Ayuso
Professionisti

"Uno dei gruppi più forti degli ultimi anni": la Spagna al Mondiale per vincere

La selezione spagnola può vantare cinque corridori in top 50 del ranking UCI e ha tutte le possibilità per stupire

19.09.2024 17:30

La Spagna guarda al futuro, tra luci e ombre. Con l'imminente Mondiale a Zurigo, la selezione iberica maschile ha tante aspettative e l'allenatore Pascual Momparler ha lodato i corridori, facendo intendere che i loro obiettivi sono incentrati alla vittoria della competizione. 

Le parole del CT della Spagna sul gruppo del Mondiale

Per Momparler questo è uno dei gruppi più forti degli ultimi anni. Come ha rivelato a Revelo.com, il selezionatore ha grande fiducia nelle abilità dei corridori che ha scelto. Le sue parole a questo riguardo sono state: «Per nomi e risultati, questo è uno dei gruppi più forti degli ultimi anni»

Il commissario tecnico ha continuato: «Tutti hanno raggiunto tanti bei risultati quest'anno. Tuttavia, per il Mondiale c'è tanta pressione, come per gli eventi più importanti. A livello di strategia, ho già parlato con quelli che considero i pilastri della squadra. Siamo molto allineati e sappiamo cosa dobbiamo fare in gara»

Juan Ayuso e compagni cercano la vittoria del Mondiale © @juann_ayuso / X.com
Juan Ayuso e compagni cercano la vittoria del Mondiale © @juann_ayuso / X.com

In merito alla difficoltà della gara, Momparler, nel ruolo di coach della selezione iberica dal 2019, ha detto: «Sarà il Mondiale più duro tra quelli a cui ho preso parte. Non so se il percorso sia il più difficile di sempre, ma la gara sarà impegnativa. Ci sono tre salite sul tracciato: la prima e la terza si possono superare di forza mentre la seconda è corta, appena un chilometro, fondamentale per il ritmo degli scalatori».

La Spagna partecipa al Mondiale con una squadra composta da Carlos Rodriguez, Juan Ayuso, Enric Mas, Mikel Landa, Pello Bilbao, Alex Aranburu e l'uomo mercato Pablo Castrillo

Tante ombre sul ciclismo spagnolo?

Se da una parte la selezione spagnola ha grandi ambizioni per il Campionato del Mondo, dall'altro c'è chi getta delle ombre sul futuro del ciclismo iberico. Non si tratta di uno qualunque: a parlare in modo negativo del futuro di questo sport per la Spagna è stato Javier Guillèn, patron della Vuelta. 

In un'intervista al podcast di JoanSeguidor.com, Guillèn ha dichiarato di non credere che un ciclista spagnolo vincerà la Vuelta o un altro Grande Giro nel breve periodo. Le sue parole sono state: «Ormai ci sono tanti talenti stranieri. Per esempio, la Vuelta è diventata una gara ambita da tutti, non solo dai corridori iberici. Quest'anno non hanno partecipato i più forti (Tadej Pogačar, Jonas Vingegaard e Remco Evenepoel, ndr), ma tutti gli altri si sono messi in gioco. Ciò rende molto difficile la vittoria finale di uno spagnolo in un Grande Giro”. 

In effetti, la Vuelta 2024 è stata vinta da Primoz Roglič, l'unico “grande nome” che ha deciso di partecipare alla corsa. Il primo spagnolo in classifica è stato Enric Mas che ha terminato con un buon terzo posto. Insomma, per la Spagna a livello individuale non sembrano esserci tante gioie, ma al Mondiale il loro collettivo sembra avere tutte le carte in regola per ottenere un risultato prestigioso

Dallo sci al ciclismo: in Norvegia, tutti pazzi per Jørgen Nordhagen
Campionato delle Fiandre, Milan torna a sfidare Merlier e Philipsen