Magnier senza rivali in volata, seconda vittoria al Giro Next Gen
Il francese della Soudal Quick-Step ha la meglio allo sprint a Borgomanero, battuti Teutenberg e D'Amato. Widar resta in maglia rosa
L'ultimo era stato Leo Hayter nel 2022, quando si aggiudicò la seconda e la terza tappa per poi andare a vincere la classifica generale. Non sarà in corsa per la maglia rosa Paul Magnier, ma al francese della Soudal Quick-Step sono bastati quattro giorni per arrivare alla seconda vittoria di tappa nella stessa edizione, traguardo non così comune per il Giro Next Gen.
A Borgomanero Magnier si è confermato il più forte negli arrivi in volata, così come aveva fatto due giorni a Saint-Vincent, in una tappa ben più complicata di quella odierna, che ha regalato solamente un paio di sussulti per alcuni uomini di classifica coinvolti in una caduta. Alla fine non cambia niente alle spalle di Jarno Widar, che ha gestito tranquillamente la maglia rosa conquistata ieri.
Giro Next Gen 2024, la cronaca della quarta tappa
Le prime notizie importanti arrivano già prima della partenza, e sono ancora problemi per il Team Visma Lease a Bike, anche per la squadra development Dopo le difficoltà di ieri, Jørgen Nordhagen non è ripartito questa mattina perché malato, così come il suo compagno Menno Huising e Oscar Chamberlain, australiano della Decathlon Ag2r La Mondiale. Viene subito meno uno dei favoriti per la classifica generale, anche se il norvegese aveva già pagato oltre due minuti da Widar a Pian della Mussa.
Diversi i tentativi di fuga fin dalla partenza di Pertusio, in una tappa che presenta qualche asperità nei primi chilometri. Ci prova primo Callum Thornley (Trinity Racing), poi un terzetto con il suo compagno Ugo Fabries, Marco Di Bernardo (UC Trevigiani-Energiapura Marchiol) e José Ramón Muñiz (Petrolike). Dopo una trentina di chilometri anche questo gruppetto viene riassorbito, con il solo Muñiz a resistere fino al traguardo volante di Carisio. Dopo il traguardo volante nasce un nuovo tentativo a due, con Filippo D'Aiuto (General Store-Essegibi-F.Lli Curia) e Pietro Dapporto (Team Technipes #inEmiliaRomagna).
I due attaccanti arrivano ad avere un vantaggio di poco inferiore ai due minuti, con le squadre dei velocisti a controllare in vista del circuito finale di Borgomanero, nervoso ma sulla carta non molto selettivo. Il distacco è di poco superiore al minuto ai -39, quando Mathys Rondel (Tudor Pro Cycling U23), secondo in classifica, innesca una caduta, che coinvolge anche Pavel Novák e Florian Kajamini, i due uomini di classifica della MBH Bank Colpack Ballan. Il francese riesce a ripartire anche se dolorante, e si mette ad inseguire insieme ai compagni.
Davanti non c'è tregua, la fuga viene ripresa sullo strappo di Traversagna e Niklas Berhens (Lidl Trek Future Racing) prova l'azione solitaria. Il tedesco passa per la prima volta sul traguardo di Borgomanero con una manciata di secondi sul gruppo maglia rosa, mentre il gruppo Rondel ha ancora una ventina di secondi da recuperare.
L'azione della Soudal Quick-Step in questa fase non è però molto efficace, e questo consente sia a Rondel e Kajamini di rientrare in gruppo che a Berhens mantenere a lungo un buon vantaggio. All'inizio dell'ultimo giro il distacco è ancora di circa dieci secondi, mentre è subentrata davanti anche la Wanty-ReUz-Technord.
Diversi attacchi, ma nessuno ferma Magnier
Ripreso Berhens, la corsa si accende sullo strappo con un'azione di coppia della nazionale italiana: Andrea Alfio Bruno e Andrea Piras guadagnano qualche metro, ma non riescono a fare la differenza sperata. Fanno più strada invece Tommaso Dati (Biesse-Carrera) e D'Aiuto, già in fuga nella prima metà di tappa, che vengono ripresi poco prima dello striscione dell'ultimo chilometro.
Le squadre dei velocisti non si fanno sfuggire una delle poche occasioni di questa corsa. Ai 350 metri Andrea Raccagni parte per tirare la volata a Magnier, ma non trova il compagno alla sua ruota. Il primo a lanciare lo sprint vicino alle transenne è Steffen De Schuyteneer (Lotto Dstny Development Team), ma poco dopo si apre un varco anche al centro della strada, dove proprio Magnier riesce ad infiliarsi per primo. Tim Torn Teutenberg (Lidl-Trek Future Racing) prova a prendergli la ruota ma non riesce ad uscire, e il francese può esultare per la seconda volta.
Alle spalle di Magnier e Teutenberg si piazzano gli italiani Andrea D'Amato (Biesse-Carrera) e Lorenzo Peschi (General Store-Essegibi-F.Lli Curia), mentre Lorenzo Conforti (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) chiude sesto dopo il secondo posto di due giorni fa. Invariata la classifica generale, con Widar sempre al comando con 34" su Rondel, che dopo lo spavento per la caduta non ha avuto problemi a rimanere in gruppo. Non ci dovrebbero essere scossoni nemmeno domani, in una tappa di puro trasferimento da Bergamo a Cremona.