Liegi-Bastogne-Liegi - Dieci nomi
Partenza: Liegi ore 10.15
Arrivo: Liegi ore 16.40-17.15
Analisi del percorso: Dopo la mezza rivoluzione del 2019, anno in cui venne sostituito l'arrivo ad Ans che bloccava tatticamente la corsa e proposto quello in Quai des Ardennes, la Liegi non ha più cambiato volto; unica modifica rispetto all'edizione del 2021 la scomparsa della Côte des Forges e il conseguente avvicinamento al finale de La Redoute. Anche quest'anno si romperà il ghiaccio nel segmento centrale, tra Côte de Wanne (ai -81 km) e Col du Rosier (ai -56 km), passando per la mitica Côte de Stockeu e per la Haute-Levée. La corsa si accenderà poi su La Redoute, quando al traguardo mancheranno appena 30 chilometri ed una sola Côte: la Roche-aux-Facons, che si rivelerà insieme allo strappetto seguente non classificato di Boncelles, molto probabilmente decisiva ai fini del risultato finale. A separare i corridori dal traguardo solamente una decina di chilometri, la maggior parte dei quali in discesa.
1.Julian Alaphilippe
Alla luce dell’assenza di Pogacar, il quale sarebbe stato il primo favorito, il francese si ritrova nel ruolo di faro della corsa nonostante la prestazione opaca di mercoledì e l’avvicinamento condizionato da qualche problema di salute. Se dovesse ripetersi il copione che vede i grandi sfidarsi a viso aperto solamente dalla Roche in avanti, ecco che Julian ne sarebbe ben felice.
2.Wout van Aert
Per il campione belga è la prima esperienza alla Liegi, ma non per questo vanno sottovalutate le sue possibilità di centrare podio o addirittura vittoria, soprattutto alla luce del Mondiale di Imola e delle Olimpiadi di Tokyo, tracciati pesantissimi dove Wout ha colto due secondi posti. Un andamento senza grossi fuochi d’artificio dovrebbe favorirlo.
3.Alejandro Valverde
Il Bala a quasi 42 anni (li compirà proprio all’indomani della Doyenne, il 25 aprile) è ancora lì a sgomitare per un successo che lo innalzerebbe ancor più nella leggenda e lo porterebbe ad eguagliare Eddy Merckx a quota 5 Liegi, record assoluto. Lo sostengono una forma perfetta ed una squadra solida e compatta attorno al proprio lider maximo.
4.Dylan Teuns
La vittoria per manifesta superiorità alla Freccia Vallone unita all’ottima campagna primaverile fanno crescere vertiginosamente le quotazioni del portacolori Bahrain, spalleggiato da un team di assoluta qualità e che pare potersi permettere un corpo a corpo contro gli altri favoriti.
5.Remco Evenepoel
Alla Freccia è stato il fido scudiero di Alaphilippe, ma domani le cose cambieranno. Remco parte con i gradi di co-capitano e cercherà probabilmente di stanare le altre compagini con un attacco dalla media distanza e sfruttare così le sue grandi doti di resistenza.
6.Daniel Martínez
La Ineos può giocare diverse carte in svariate situazioni di corsa, ma il colombiano è l’uomo di punta dei britannici. Sta attraversando un momento prolifico, sia suo che della squadra, in salita è forse il più forte e non sono in molti a poter vantare uno sprint migliore del suo.
7.Michael Woods
Ha chiuso in forte rimonta alla Freccia, ma la Liegi è corsa che lo ha sempre visto protagonista e ha l’ulteriore stimolo di dover salvare la Israel dalla retrocessione. Si fiderà ancora del suo sprint contro questi avversari?
8.Benoît Cosnefroy
Fino a mercoledì era probabilmente l’uomo delle Ardenne, ma sul Muro di Huy il francese della AG2R si è piantato malamente. Vuol dire tutto, vuol dire niente; intanto lo inseriamo qui, non tra i primissimi favoriti ma comunque in un posto che merita attenzioni.
9.Romain Bardet
È reduce dal TOTA e forse un filo appesantito dalle fatiche patite tra lunedì e venerdì, ma Romain in alcune circostanze è garanzia di risultato. L’obiettivo è replicare il podio del 2018.
10.Marc Hirschi
Capitano della UAE dopo il forfait di Pogacar, sarà lui ad indossare il dorsale numero 1. La deviazione di Alaphilippe nel 2020 rimane il più grande rimpianto della sua giovane carriera, domani c’è l’opportunità per rimediare.
a cura di Pietro Mauriello