Oded Kogut vince l'ultima tappa della CRO Race 2024 © Pagina Facebook CRO Race
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CRO Race, Kogut festeggia a Zagabria, McNulty in rosso

L'israeliano supera allo sprint Alexander Kristoff, lo statunitense respinge l'ultimo assalto di Andresen

06.10.2024 21:51

Un volto nuovo per le volate: il 23enne israeliano Oded Kogut conquista il suo primo successo fuori dai confini nazionali nella tappa conclusiva della CRO Race, castigando nientemeno che Alexader Kristoff, che lo aveva battuto il giorno prima a Karlovac. Nonostante abbia tentato di tenere sotto controllo la corsa per macinare abbuoni su abbuoni, Tobias Lund Andresen non è riuscito a insidiare il primato di Brandon McNulty, che ha perciò conquistato la classifica generale (e avvicinato la UAE Emirates al traguardo delle 80 vittorie, tagliato nel primo pomeriggio di domenica da Marc Hirschi alla Coppa Agostoni).

Andresen guadagna subito 3" a McNulty

La 6ª e ultima tappa della CRO Race è cucita su misura delle ruote veloci: i 157,5 km da Sveta Nedelja alla capitale Zagabria presentano un unico GPM (Ivan Zelina, un 3ª categoria di 1500 metri al 5%), oltretutto posizionato a 49,5 km dalla fine. Anche i 4 giri del circuito finale di 5 km non hanno alcunché in comune con il Giro di Croazia vecchia maniera: strade ampie e dritte nei dintorni della cittadella universitaria e un rettilineo finale da prendere di petto.

Eppure, l'atmosfera in gruppo è elettrica fin dal via: la DSM-Firmenich affronta i primi chilometri di corsa a passo di carica per mettere le mani sul primo sprint intermedio di Sveta Nedelja (km 3) e agevolare la rincorsa del danese Tobias Lund Andresen (DSM-Firmenich) alla maglia rossa dello statunitense Brandon McNulty (UAE Emirates), distante appena 14". Nonostante l'opera di disturbo del colombiano Juan Sebastian Molano (UAE Emirates), il vincitore della tappa di Labin si aggiudica i 3" in palio al traguardo intermedio, portandosi così a -11" dal rivale.

Tuttavia, è impossibile tenere la corsa chiusa fino al secondo sprint di Dugo Selo, in programma dopo 70 km. E così, cinque uomini ricevono il via libera dal gruppo: il britannico Charles Paige (TDT-Unibet), l'olandese Casper van der Woude (Metec-Solarwatt), i polacchi Konrad Czabok (Mazowsze Serce Polski) e Kacper Maciejuk (Santic-Wibatech) e lo slovacco Matthias Schwarzbacher (ATT Investments). I battistrada accumulano un vantaggio massimo di 2'21" ai -70 da Zagabria per poi galleggiare a lungo tra i 30" e il 1'. Questo perché nessun'altra squadra decide di correre in soccorso della DSM, peraltro già logorata dagli sforzi del giorno prima.

Kobut brucia Kristoff

In ogni caso, il destino dei fuggitivi è ampiamente segnato: gli scatti di Czabok e di Paige servono soltanto a ritardare di qualche chilometro l'inevitabile riaggancio, avvenuto a 19 km dalla fine. A questo punto, iniziano le manovre per il terzo e ultimo sprint con abbuoni, assegnati alla fine del secondo giro: McNulty prova addirittura a gettarsi nella mischia, senza tuttavia impensierire il suo principale avversario, che accumula altri 3" di abbuono e si porta a -8" dal corridore d'oltreoceano.

Un paio di brevi sortite “disturbano” le manovre per la volata: così com'era accaduto a Karlovac, la Uno-X Mobility mette in fila la concorrenza all'ultimo km. Il norvegese Alexander Kristoff (Uno-X Mobility) - spalleggiato dal connazionale Tord Gudmestad (Uno-X), che si classificherà al 3° posto - si alza sui pedali ai 130 metri. Alla sua sinistra, però, rinviene a forte velocità l'israeliano Oded Kogut (Free Palestine), che affianca e sorpassa l'ex campione europeo negli ultimi 75 metri. 4° centro in carriera per Kogut, fin qui vittorioso soltanto nelle corse che assegnavano i titoli in linea ed a cronometro del suo paese. A debita distanza dai primi 3 il britannico Ben Turner (INEOS Grenadiers) e l'italiano Alberto Bruttomesso (Bahrain-Victorious).

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La nona edizione della CRO Race, ultima gara a tappe del calendario europeo, si è conclusa con il successo del 26enne dell'Arizona - 16 vittorie in massima serie, 9 delle quali nel 2024 - con 8" su Andresen - rimasto fuori dall'ultima mischia - e 27" sul britannico Fred Wright (Bahrain), che ha scalzato dal podio l'italiano Edoardo Zambanini (Bahrain, 4° a 28") grazie all'abbuono intascato nell'ultimo sprint intermedio. 10° posto per l'altro azzurro Mattia Bais (Polti-Kometa), a 41" da McNulty.

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Il podio della CRO Race 2024 vinta da Brandon McNulty © CRO Race

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Andresen può consolarsi con il primato nella classifica a punti e degli Under-25. L'olandese Axel van der Tuuk (Metec) ha invece primeggiato tra gli scalatori. Alla DSM, infine, la classifica a tempi. 

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Carmine Marino
Nato a Battipaglia (Salerno) nel 1986, ha collaborato con giornali, tv e siti web della Campania e della Basilicata. Caporedattore del quotidiano online SalernoSport24, è iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti della Campania dal 4 dicembre 20