Philipsen esulta sul traguardo di Follonica©benedettoivan/sprintcycling
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A Follonica Philipsen mette subito le cose in chiaro

Arriva alla Tirreno Adriatico la prima di stagione per il plurivittorioso 2023: Merlier parte lungo, Jasper vince per distacco

05.03.2024 16:13

E' ancora la Tirreno Adriatico a regalare la prima stagionale di Jasper Philipsen, con la sola differenza che l'anno scorso gli servì una frazione in più per trovare il successo: proprio sul traguardo di Follonica fu battuto da Fabio Jakobsen, l'uomo che nel 2023 la freccia belga ha poi detronizzato definitivamente dal trono di re dei velocisti

Quest'anno a poterlo impensierire sembrava il connazionale Tim Merlier, che finora ha inanellato già cinque successi tra Saudi Tour e UAE Tour, vincendo le rispettive classifiche a punti. Dopo che ieri la breve cronometro di Lido di Camaiore aveva segnato i primi distacchi in classifica e regalato la maglia azzurra a Juan Ayuso, oggi la seconda frazione della Tirreno Adriatico 2024 ha visto il primo successo di Jasper Philipsen, che la scorsa stagione arrivò a 18 successi stagionali. Per farlo dovette andare a ottobre sulle strade del Giro di Turchia, pur di superare in successi Tadej Pogačar. In questa stagione più che di quantità il velocista belga sembra in cerca di qualità, visto che sembra puntare forte sulla campagna delle classiche di primavera, dove a nelle corse più importanti giocherà di squadra con il Campione del mondo, il suo compagno di team Mathieu Van der Poel.

Davide Bais si prende la prima maglia dei Gpm

La corsa partiva da Camaiore per raggiungere Follonica dopo 198km, ricalcando quasi pedissequamente il tragitto dello scorso anno. A caratterizzare la tappa è stata una fuga a quattro, composta da Davide Bais (Polti Kometa), Lorenzo Quartucci (Corratec-Vini Fantini), Filippo Magli (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) e  Jan Stöckli (Corratec-Vini Fantini). Evasi dopo sei chilometri, i quattro hanno raggiunto il vantaggio massimo di 5'30 già dopo un'altra quindicina di chilometri. Sulla salita di Castellana Marittima (11.8 km al 3%), unico Gpm di giornata, Davide Bais ha attaccato intorno ai -2, deciso a prendere il comando della classifica degli scalatori. Il traguardo volante successivo era lo sprint di Canneto, valido per la classifica a punti e con abbuoni di 3",2" e 1": Stöckli è scattato a  700 metri dal traguardo, sorprendendo Magli, che ha desistito dopo aver capito di non poterlo rimontare: Quartucci ha potuto restare sulla sua ruota e transitare secondo, con Bais che andava del suo passo disinteressandosi della bagarre. Stöckli è dunque transitato con più di 20", incrementando il proprio vantaggio sugli inseguitori, che non lo inseguivano con molta convinzione (Quartucci chiaramente non collaborava). Il vantaggio, già di poco superiore al minuto, è andato via via scemando, finché i tre sono stati ripresi intorno ai -45 dal gruppo che è poi piombato anche sull'elvetico ai -36.A alvorare erano soprattutto la Alpecin-Deceuninck e la Soudal-Quick Step, che lavoravano rispettivamente per i due favoriti di giornata, ovvero Jasper Philipsen e Tim Merlier, che fino a due anni fa erano compagni proprio nella Soudal.

il quartetto dei fuggitivi ©benedettoivan/sprintcycling
il quartetto dei fuggitivi ©benedettoivan/sprintcycling

Sfortunato Cavendish, caduta per Velasco e Froome

Nessun altro si è mosso prima dell'arrivo in quel di Follonica, ma Mark Cavendish (Astana Qazaqstan) ha avuto un colpo di sfortuna ai -18, quando è rimasto attardato da una foratura, senza riuscire a rientrare neanche con l'aiuto del compagno Cees Bol. Ai -5 circa per l'Astana è caduto anche il campione italiano Simone Velasco insieme a Robert Gesink (Visma | Lease a Bike) e a Chris Froome (Israel - Premier Tech): per lui sospetta frattura del polso

Merlier parte lungo, Philipsen implacabile

Nel finale né Soudal né Alpecin sono riuscite ad organizzare un vero e proprio treno per i loro capitani, nonostante per la Soudal Julian Alaphilippe e Kasper Asgreen abbiano provato a portare Merlier davanti all'ultimo km. Intermarché - Wanty e Uno-X Mobility hanno cercato rispettivamente di lanciare Biniam Girmay e Søren Wærenskjold, quest'ultimo lanciato da Alexader Kristoff nell'ultima curva ai-300. A provare ad anticipare partendo lunghissimo è stato però Tim Merlier, che forse sperava di sorprendere Philipsen, ma ha finito col rendergli la vita ancora più semplice. Il capitano della Soudal si è infatti portato dietro il rivale facendo il vuoto e poi piantandosi ai -100, con Philipsen che ha avuto il tempo di girarsi e constatare di avere gli avversari a una decina di metri di distanza e tagliare il traguardo a braccia alzate. Alle sue spalle Merlier è riuscito a conservare la seconda posizione, mentre Girmay si allargava a destra cercando di tenere dietro Alex Zingle (Cofidis): per l'eritreo, terzo al traguardo è arrivato il declassamento nell'ultima posizione del gruppo principale. Nei dieci anche Lonardi (Polti Kometa), settimo, e Jonathan Milan (Lidl-Trek), nono, che ha cercato di arrancare dalle retrovie essendo arrivato all'ultima curva decisamente troppo indietro.

Domani a Gualdo Tadino tappa per classicomani

Classifica generale quasi invariata, con Juan Ayuso (UAE Emirates) davanti di 1" a Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) e con 12" su Jonathan Milan (Lidl-Trek). Esce dai 10 Laurenz Rex (Intermarché-Wanty), rimasto attardato per un lungo  ai -13.

Domani terza frazione, 225 km da Volterra Gualdo Tadino con 2600 metri di dislivello: terminerà con un arrivo in pendenza per velocisti resistenti, dove nel 2021 si impose Van der Poel su Van Aert, preceduto dalla salita di Casacastalda (7km al 3.2%), ai -17

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