Bene la INEOS e Ben Tulett
Successo del giovane britannico nella terza tappa della Settimana Coppi e Bartali, che ha creato ampi distacchi e consolidato la leadership di Dunbar, giunto secondo. Ottima prestazione di Tiberi, quinto sia al traguardo che in classifica generale
Si correva oggi la terza tappa della Settimana Coppi e Bartali, probabilmente la tappa regina, con partenza ed arrivo a San Marino e lunga 147.1 km. Di painura ce n'era pochissima e il tanto dislivello ha creato come era prevedibile tanta selezione, delineando una classifica più definita rispetto ai due giorni precedenti.
Il ritmo è stato subito altissimo, con molti attacchi che sono susseguiti per portare via la fuga buona: tra i tanti vale la pena di segnalare quello portato avanti da Rémi Cavagna (Quick-Step Alpha Vinyl Team), Frederik Wandahl (BORA-hansgrohe), ma soprattutto Antonio Tiberi (Trek - Segafredo; 16° in classifica a 30" dal leader) e Mathieu Van der Poel (Alpecin-Fenix); come era facilmente prevedibile il gruppo non ha lasciato spazio e dopo alcuni km percorsi con una decina di secondi di margine è avvenuto il ricongiungimento. E' iniziato a questo punto il tratto più impegnativo della salita di Serra San Marco, lungo la quale si è progressivamente composto il tentativo definitivo; così al termine della discesa avevamo finalmente la composizione della fuga, con un vantaggio di circa 4'30" di margine sul gruppo: Mattia Cattaneo (Quick-Step), Mason Hollyman (Israel - Premier Tech), Oscar Riesebeek (Alpecin-Fenix), Andrea Garosio (Biesse - Carrera), Alessandro Monaco (Giotti Victoria - Savini Due), Antonio Nibali (Astana Qazaqstan Team), Edgar Andres Pinzon Villalba (Colombia Tierra de Atletas - GW Bicicletas - Shimano), Tony Gallopin (Trek), James Shaw (EF Education-EasyPost), Edoardo Zardini (Drone Hopper - Androni Giocattoli) e Luca Covili (Bardiani-CSF-Faizanè); tra questi Cattaneo era quello posizionato meglio in classifica, 36° a 3'05".
Fin dalla prima ascesa a San Marino il gruppo, pilotato dalla INEOS Grenadiers del leader Edward Dunbar, ha iniziato a rimangiarsi lentamente il distacco, così in testa il ritmo si è subito alzato finendo per frantumare il gruppo dei fuggitivi: al secondo passaggio dal traguardo Cattaneo è così transitato solo, inseguito a 29" da Garosio e a 1'10" da Hollyman, Riesebeek, A.Nibali, Gallopin e Shaw. L'accelerazione di Cattaneo è stata tale che il ritardo del gruppo, dopo che per un attimo era addirittura sceso sotto i 3', è tornato rapidamente a crescere fino ad oltre 5', nonostante proprio in gruppo si iniziasse già a vedere una prima evidente scrematura.
Durante la terza ascesa a San Marino Gallopin e Shaw sono riusciti a rientrare su Garosio, proprio mentre Cattaneo sembrava cambiare idea e rallentare la corsa; Garosio però ha subito allungato riportandosi sul connazionale e lasciando gli altri due ad una decina di secondi. Il gruppo è transitato al nuovo passaggio con 3'12" di ritardo, dunque contenendo la rimonta in classifica generale di Cattaneo, ormai leader virtuale solo per pochi secondi. Andando verso la penultima salita il gruppo è ormai riuscito a riprendere tutti i fuggitivi attardati, trovandosi dunque all'inseguimento dei 4 attacanti, adesso ricompattati, che comunque vedevano il proprio vantaggio scemato a circa 2'. A questo punto hanno iniziato a scoprirsi le carte: la UAE Team Emirates si è messa a condurre l'andatura mentre Van der Poel ha perso contatto; davanti invece si è ribaltata la situazione, con Gallopin e Shaw che si sono avvantaggiati su Cattaneo, che ha subito mollato la presa, e Garosio, che invece ha stretti i denti ed è riuscito a riagganciarsi più avanti. Al suono della campana i tre fuggitivi sono scollinati con appena 20 secondi di vantaggio, dunque destinati ad essere ripresi nel giro di pochi km da un gruppo ormai composto soltanto da una trentina di unità. A 10 km dal traguardo è stato Guy Niv (Israel) il primo a tentare la sortita, riuscendo a restare in avanscoperta per alcuni km, ma senza prendere il largo.
All'inizio della salita finale il gruppo era guidato dalla UAE che stava lanciando Marc Hirschi, scattato in corrispondenza del cartello posto a 5 km dal traguardo; alle sue spalle la corsa è esplosa, selezionando subito una manciata di corridori all'inseguimento dello svizzero. Poco dopo hanno attaccato Simon Carr (EF) e il leader Edward Dunbar (INEOS) che hanno velocemente ripreso e lo stesso Hirschi; poco dopo è rientraro anche Ben Tulett (INEOS), mentre alle spalle (poco più di 10") si è formato un quartetto con Cian Uijtdebroeks (BORA), Antonio Tiberi e Gianluca Brambilla (Trek), Diego Ulissi (UAE). L'allungo decisivo è arrivato poco prima dell'ultimo km da parte di Tulett, che ha rapidamente preso margine sugli altri tre, tatticamente bloccati dalla presenza di Dunbar, che poteva agevolmente controllare la situazione: infatti l'irlandese riesce a prendersi la seconda posizione (a 3") davanti a Hirschi (A 5"); seguono Carr (a 7") e un ottimo Tiberi in rimonta (a 12"), che già aveva provato a scombussolare le carte in avvio di tappa. Chiudono la top10 Ulissi (a 25"), Uijtdebroeks (a 25"), Brambilla (a 38"), Nicola Conci (Italia; a 51") e Jefferson Alexander Cepeda (Drone Hopper, a 51"). Soltanto 12° a 1'09" Ethan Hayter (INEOS), appena più avanti di Christian Scaroni (Italia) e Vincenzo Nibali (Astana), rispettivamente 14° e 15° a 1'12".
La nuova classifica generale vede sempre in testa Dunbar, seguito da Tulett a 9", Hirschi a 24", Carr a 30", Tiberi a 45", Ulissi e Uijtdebroeks a 48", Brambilla a 1'01", Conci a 1'14" e Hayter a 1'18". Poco più dietro Nibali (12° a 1'35"), mentre è uscito di classifica Matteo Sobrero (Team BikeExchange - Jayco), adesso 20° a 3'56".
Domani sarà il turno della prima delle due tappe toscane, 158.7 km con partenza ed arrivo a Montecatini Terme, ripetendo 8 volte la salita tradizionale di Vico, più il Goraiolo a metà corsa. Ci si attende una volata ristretta - a meno che non si vedano azioni eclatanti, che non possiamo escludere a priori - in vista della durissima tappa di sabato.