Volta a Portugal, García de Mateos fa sua l'ottava tappa. 3° Tizza, 5° Nocentini
Si è risolta nel lungo e impegnativo rettilineo finale l'ottava tappa della Volta a Portugal. La Gondoma-Oliveira de Azeméis di 159.8 km ha visto nel finale tre attaccanti, ossia David Rodrigues (RP Boavista), Bjorn Thurau (Kuwait-Cartucho.es) e il detentore del titolo Rui Vinhas (W52-FC Porto). I due portoghesi hanno staccato il tedesco proseguendo fino ai meno 5 km, quando il gruppo si è riportato su di loro.
Un tentativo ai meno 2 km di Domingos Gonçalves (RP Boavista) non ha avuto esito positivo, così si è giunti al km finale con il plotone tirato dalla W52-FC Porto con Ricardo Mestre, il cui ritmo ha ridotto le fila. Il lungo rettilineo finale tutto all'insù viene imboccato da Amaro Antunes, con alla ruota Raúl Alarcón. La maglia gialla gioca d'astuzia, creando il buco per il compagno di squadra e facendo in modo che gli avversari vadano a chiuderlo.
Sono tanti quanti provano a sprintare, ma la pendenza li taglia fuori. Chi coglie il momento giusto è Vicente García de Mateos; lo spagnolo della Louletano-Hospital de Loulé recupera negli ultimi metri Daniel Mestre (Efapel) e lo batte di stretta misura. Sul terzo gradino del podio sale Marco Tizza; per il lombardo del GM Europa Ovini è il terzo piazzamento tra i migliori 8 in questa Volta.
Quarto posto per Gustavo César Veloso (W52-FC Porto), tallonato da Rinaldo Nocentini (Sporting-Tavira). Sesto il lettone Krists Neilands (Israel Cycling Academy), alle spalle del quale si forma un buco valutato di 3". Perdono così tale ammontare due dei fari della W52-FC Porto.
Ora la graduatoria vede Alarcón comandare con 14" su García de Mateos, 18" su Nocentini, 26" su Veloso e 34" su Antunes. Domani l'ultima tappa in linea da Lousa a Guarda di 184.1 km. A metà percorso la lunga scalata alla salita di Torre, spartiacque della corsa prima degli ultimi tre gpm di terza categoria posti nei conclusivi 30 km.