Giornata di schermaglie alla Parigi-Nizza, Mads Pedersen mette tutti in fila
Terza vittoria stagionale per la Trek-Segafredo, seconda firmata da Mads Pedersen: alla Parigi-Nizza il danese, che un mese fa aveva alzato le braccia sempre in Francia all'Étoile de Bessèges, si è portato a casa una tappa molto nervosa e battagliata, coronata - oltreché dal successo dell'iridato di Harrogate - anche dalla caduta del leader Christophe Laporte prima della volata, nulla di grave comunque; il suo compagno Wout Van Aert ha fatto il terzo podio in tre giorni e promette di conquistarne un altro domani, allorquando nella prova contro il tempo se la vedrà con il terzo Jumbo-Visma della nostra storia, Primoz Roglic. Per tornare al vincitore di giornata, c'è da dire che Pedersen è sempre più un fattore quando ci sono degli arrivi che tirano all'insù: gran bel corridore lui, solido e mai da sottovalutare.
La terza tappa della Parigi-Nizza 2022 si è sviluppata tra Vierzon e Dun-le-Palestel, 190.8 km con finale mosso. La fuga del giorno è partita abbastanza presto con Owain Doull (EF Education-EasyPost), Alexis Gougeard (B&B Hotels-KTM) e Thomas De Gendt (Lotto Soudal), tre rouleur di grande potenza ed esperienza, sicché una volta raggiunto un massimo di 5' di margine dopo una ventina di chilometri, tale vantaggio si è plafonato per una sessantina di chilometri prima di iniziare a venire eroso. La lunga salitella verso Côte de Le Peyroux è stata lo scenario dei tumulti in gruppo. Dapprima un tentativo di Søren Kragh Andersen (DSM) dai -32 ai -27, poi è stata la volta di Kevin Geniets (Groupama-FDJ) dai -25 ai -22, e quando ai -19 si sono mossi in coppia i TotalEnergies Pierre Latour (uomo di classifica) e Mathieu Burgadeau a supporto, il plotone era già bello che dissestato, staccati non solo molti uomini veloci ma anche diversi nomi eccellenti, tra gli altri David Gaudu (Groupama). Nel mezzo di queste grandi manovre, ai -25 è stata annullata la fuga del mattino.
Nessun'azione riusciva però a scavare la differenza vera; Kragh Andersen aveva la gamba calda e ci ha riprovato ai -8, poi imitato poco dopo da Olivier Le Gac (Groupama), ma la Movistar ha chiuso, e da lì in avanti nessuno è riuscito più a scappare. A cadere sì, però: giù la maglia gialla Christophe Laporte (Jumbo-Visma) proprio mentre veniva lanciata la volata (di un gruppo ridotto a circa 90 unità), destinata a essere vinta da Mads Pedersen (Trek-Segafredo) su Bryan Coquard (Cofidis), Wout Van Aert (Jumbo), Jasper Philipsen (Alpecin-Fenix), Anthony Turgis (TotalEnergies), Biniam Girmay (Intermarché-Wanty), Fred Wright (Bahrain-Victorious), Danny Van Poppel (Bora-Hansgrohe), Ethan Hayter (INEOS Grenadiers) e Sebastián Molano (UAE Emirates).
La classifica si ridisegna un po', Laporte resta al comando con 1" su Van Aert e 9" sull'altro Jumbo Primoz Roglic; Pedersen sale al quarto posto a 29" dal primo, mentre Coquard va ad appaiare Latour a 33" di distacco; settimo è Zdenek Stybar (Quick-Step Alpha Vinyl) a 38", quindi un gruppettone a 39" aperto da Jasper Stuyven (Trek), Aleksandr Vlasov (Bora) e Florian Sénéchal (Quick-Step) a chiudere la top ten. La classifica domani cambierà sicuramente in maniera molto più profonda, dato che i 13.4 km da Domérat a Montluçon saranno contro il tempo, pianeggianti ma con arrivo su uno strappetto di 700 metri al 9%. Chi si va a prendere la maglia gialla?