Aleksandr Vlasov paga la caduta sugli sterrati con il ritiro dal Tour
Una defezione pesante per il capitano della Red Bull Primoz Roglic
Benché non abbiano stravolto la classifica del Tour de France, gli sterrati dello Champagne hanno comunque lasciato il segno sulla pelle dei corridori. Uno su tutti: Aleksandr Vlasov, costretto al ritiro per le conseguenze della caduta di cui è stato vittima ai -50 dal traguardo di Troyes.
Tour finito per Aleksandr Vlasov
Primoz Roglic perde un preziosissimo alleato nella corsa al podio finale di Nizza: il russo Aleksandr Vlasov non potrà proseguire la Grande Boucle per una frattura alla caviglia riscontrata al termine della tappa sugli chemin blancs. La notizia è stata rilanciata nel primo pomeriggio di lunedì sul profilo X della sua squadra, la Red Bull-BORA-Hansgrohe. La squadra tedesca non ha comunicato i tempi di recupero dall'infortunio.
Caduto all'interno del settore numero 7, il 28enne di Vyborg - che corre dal marzo 2022 sotto bandiera neutrale - è riuscito comunque a rientrare sul gruppo della maglia gialla Tadej Pogacar, attardato di 1'25" dal vincitore Anthony Turgis.
A dispetto di una prestazione poco brillante sul Galibier, dove ha perso precocemente contatto dai più forti, Vlasov era parso in ripresa nella cronometro di Gevrey-Chambertin, in cui si era classificato 11°. Pertanto, Roglic avrà a disposizione il solo Jai Hindley nelle tappe di montagna che caratterizzeranno gli ultimi due week-end del Tour.
Una prima parte di stagione convincente
Dopo un inizio brillante al Challenge Maiorca, dove ha subito collezionato due podi, Vlasov ha centrato l'unico successo della sua stagione alla Parigi-Nizza sul traguardo in quota de La Madonne d'Utelle. La performance alla Course au soleil - in cui era classificato 5° - non è rimasta isolata: Vlasov si è infatti ripetuto sia al Giro di Catalogna, chiuso al 4° posto - sia al Giro di Romandia, dove è stato battuto dal solo Carlos Rodriguez. Appena meno confortante il bilancio al Delfinato soprattutto per il risultato nella cronometro di Neulise, in cui ha accusato quasi 2' di ritardo dal campione del mondo Remco Evenepoel. Una controprestazione che non gli ha però impedito di esprimersi ancora su buoni livelli in salita.
Poco prima della Grande partenza da Firenze, Vlasov aveva ricevuto il via libera dal CIO per partecipare ai Giochi olimpici di Parigi, ma il corridore russo aveva comunque deciso di non correre la prova in linea, in quanto il percorso non si confaceva alle sue caratteristiche.