Anello del Rinascimento: un percorso di 250 km attorno a Firenze
Itinerario, anche frammentabile, che tocca vari Comuni situati nell’area fiorentina con partenza ed arrivo nel capoluogo toscano
A differenza di altri itinerari cicloturistici, l'Anello del Rinascimento presenta una valenza prevalentemente storico/culturale, pur se immerso nel meraviglioso paesaggio toscano. Costituisce una modalità “alternativa” per scoprire il patrimonio artistico rinascimentale.
Le prime tappe lungo l'Anello del Rinascimento
Su terreno misto fra asfalto, sterrato e sentieri il percorso si snoda lungo colline, fiumi e campagne. Impegnativo per la sua lunghezza, è frazionabile in vari moduli adattabili a preparazione ed interessi specifici. Tra i primi Comuni attraversati vi è Calenzano, ove è d’obbligo una visita al medievale Castello. Conserva il tipico aspetto di villaggio fortificato a pianta ovale, che consentiva di controllare tutto il paesaggio circostante e le relative vie di comunicazione. Nel castello ha sede il Museo del Figurino Storico. Singolare raccolta che utilizza il modellismo per illustrare la storia, dall’antichità mediterranea ai giorni nostri. Altro centro toccato lungo l’Anello del Rinascimento è Fiesole, 300 metri di altitudine a pochi km da Firenze. Fra cipressi e olivi si vedono splendidi panorami su Firenze. Da non perdere la visita all’area archeologica, con resti etruschi e romani, ed al Museo Archeologico. La Badia Fiesolana, antico complesso monastico di origine romanica, dopo alterne vicende conobbe grande sviluppo a partire dalla metà del 1400, ad opera di artisti quali Brunelleschi e Michelozzo. I marmi bianco e verdi del portale richiamano quelli di S.Miniato al Monte. Attualmente la Badia è sede dell’Istituto Universitario Europeo.
Figline Valdarno
Altra tappa sorprendente nell’Anello del Rinascimento è quella che tocca il Comune di Figline-Incisa Valdarno, due centri uniti in uno stesso comune. Figline, di origine etrusca, ha vissuto proprio durante il Rinascimento il suo massimo sviluppo. A Figline vi è la piazza intitolata a Marsilio Ficino, celebre umanista le cui origini risalgono a tale paese ed il cui nome sembra derivare proprio da Figline. La piazza conserva la struttura delle piazze mercatali diffuse nell’area. Imperdibile la visita all’Antica Spezieria dello Spedale Serristori, nata nella prima metà del Cinquecento. Gli arredi antichi, il soffitto a cassettoni ed i reperti ceramici e vitrei con gli antichi vasi officinali ne fanno un tesoro di integrazione fra patrimonio artistico e sanitario. Da notare che le diverse maioliche presenti richiamano lo stile delle botteghe di Montelupo.
Successive tappe dell'Anello del Rinascimento
Passando da Impruneta, vale la pena ricordare la millenaria tradizione del cotto imprunetino. Le origini risalgono al Medioevo, e la lavorazione dell’argilla è una delle caratteristiche culturali del paese. Un documento notarile risalente all’inizio del 1300 riporta la nascita della Corporazione dei Maestri della Terracotta. Il cotto imprunetino è servito al Brunelleschi per la cupola di Santa Maria del Fiore. A Lastra a Signa da non perdere il Palazzo del Podestà, con gli stemmi dei Medici e gli affreschi quattrocenteschi, e l’Eremo di Lecceto-Malmantile. Nato sul finire del 1400 come ritiro monastico, fu finanziato da Filippo Strozzi e decorato da Domenico Ghirlandaio e Neri di Bicci. A Scandicci, da vedere la villa I Collazzi, ove si pensa abbiano operato Michelangelo ed il suo allievo Santi di Tito. L’Anello del Rinascimento si conclude con il rientro a Firenze ed il suo punto forse più celebre, il Duomo.