Anna van der Breggen ed Erwin Janssen, team manager SD Worx-Protime © SD Worx-Protime
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Anna van der Breggen pronta a un clamoroso ritorno

La fuoriclasse neerlandese ha annunciato oggi che dal 1° gennaio 2025 tornerà a essere una ciclista professionista. Firmato un biennale con la SD Worx-Protime

20.06.2024 19:46

La notizia era stata preceduta da alcune anticipazioni e per annunciarla è stata convocata una conferenza stampa: del resto una simile news aveva bisogno del giusto scenario per essere lanciata. Anna van der Breggen torna a correre. A tre anni e mezzo dal ritiro dal ciclismo pedalato, la pluricampionessa neerlandese ha deciso di compiere il percorso inverso rispetto a quello che l'ha portata dalla bici all'ammiraglia, al ruolo di direttore sportivo della SD Worx che la nativa di Zwolle sta ricoprendo in queste ultime tre stagioni.

Van der Breggen, 34 anni, aveva abbandonato per stanchezza alla fine del 2021, andando in prepensionamento con un palmarès sterminato nel quale brillano due Mondiali su strada (e uno a crono), quattro Giri d'Italia, sette Frecce Valloni, due Liegi, un Fiandre, un'Amstel e una Strade Bianche. Da quest'elenco di vittorie mancano tre garette come il Tour de France, la Parigi-Roubaix e la Vuelta a España.

Il motivo è che Tour e Vuelta sono nate dopo il ritiro di Anna (nel 2022 la Boucle, nel 2023 - almeno come denominazione - la gara iberica), e la Roubaix venne disputata per la prima volta proprio nel 2021, senza che AvdB la disputasse. Non è peregrino pensare che la fortissima scalatrice olandese si sia fatta ingolosire anche dall'idea di poter lasciare il segno in queste corse “nuove” ma già blasonatissime. Van der Breggen ha firmato un biennale con la SD Worx-Protime e dal 1° gennaio 2025 sarà a tutti gli effetti e nuovamente una ciclista professionista.

Anna van der Breggen spiega le ragioni del suo ritorno al ciclismo pedalato

Anna van der Breggen in maglia di Campionessa del Mondo © SD Worx-Protime - GettySport
Anna van der Breggen in maglia di Campionessa del Mondo © SD Worx-Protime - GettySport

Le parole di Anna van der Breggen per ora sono di basso profilo, anche se si intravede già una rinnovata cattiveria agonistica che fa capolino: “La motivazione è tanta nel tornare in bici dopo tre anni. È una decisione entusiasmante. Se non sentissi la motivazione, non sarei mai in grado di fare un passo del genere. Questo è stato anche il motivo per cui ho deciso di smettere nel 2021. Facevo la stessa cosa da anni e mi sentivo stanca. Cercare di essere la migliore anno dopo anno ti impegna molto. Sono stata in grado di vincere molte gare, ma ciò richiede molto fisicamente e mentalmente".

Per tre anni ho guardato il ciclismo da una prospettiva diversa, ma ora sento che la motivazione e la voglia di pedalare sono tornate. Sono entusiasta di tornare e dell'idea di soffrire ancora in bici e gareggiare nuovamente con la squadra. Ora mi rendo conto di quanto ami il lo sport e la competizione. Il ruolo di direttore sportivo è divertente e stimolante, ma mi rendo conto che potrò ancora svolgerlo tra dieci anni. Se invece voglio tornare ciclista, questo è il momento. Non vedo davvero l’ora”.

La campionessa olandese: “Voglio diventare una ciclista migliore di quella che ero”

In questo suo ritorno, Anna van der Breggen ha l'intenzione di approcciare la professione in maniera diversa rispetto al passato: “Sarò meno concentrata sul vincere determinate gare o sul puntare obiettivi stringenti. Dopo questa lunga pausa, sento che è un privilegio poter competere ed essere una ciclista. Mi divertirò ancora di più a gareggiare. Non si tratta più di vincere qua o là, ma piuttosto di godersi lo sport e la competizione”.

Mi allenerò molto nei prossimi sei mesi per raggiungere uno standard necessario. Sono curiosa di sapere a che livello potrò tornare, e ovviamente mi impegnerò per diventare una ciclista migliore rispetto a quella che ero. Sono ancora quell'atleta che quando metteva il numero di gara voleva sempre vincere, ma so bene che non è sempre possibile. Ma va bene, perché rende le vittorie che ottieni ancora migliori. Soprattutto quando devi lottare per arrivare da qualche parte, la ricompensa successiva diventa ancora maggiore. In ogni caso è un privilegio per me poter essere nuovamente una ciclista nel 2025”.

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Marco Grassi
Giornalista in prova, ciclista mai sbocciato, musicista mancato, comunista disperato. Per il resto, tutto ok!