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Il terzo Martin non ha nulla da invidiare agli altri

27.09.2017 15:51

Giro della Toscana, il francese della Wanty-Groupe Gobert vince a Volterra e conquista la generale. Secondo Visconti


Uno dei grandi misteri, magari poco sentito dagli appassionati, è quello che riguarda il rapporto fra la Wanty-Groupe Gobert e l'Italia. O meglio, della totale, eterna e altrettanto incomprensibile ostilità che RCS Sport riserva alla compagine vallone. Nonostante in rosa ci siano o siano passati italiani come Gasparotto e Marcato, Napolitano e Pasqualon, Antonini e Selvaggi. Neppure una volta, nonostante le richieste di wildcard presentate, li si è visti alla Milano-Sanremo piuttosto che a Il Lombardia.

Quest'anno, nel Belpaese, la squadra belga non aveva corso prima di ieri, con Frederik Backaert sorprendentemente capace di tenere in salita Bernal e Nibali. E oggi un altro uomo del team di Jean-François Bourlart si è messo, eccome, in luce. Guillaume Martin è il corridore più promettente del roster e, dopo il suo primo Tour de France della carriera, sta salendo di colpi. Sabato si è imposto nella prima tappa del Tour du Gévaudan, conquistando il giorno seguente la generale. Si è ripetuto, questo grande appassionato di filosofia, anche sulle terre toscane, in un panorama ancora più competitivo di quello trovato in patria.

Parte la fuga, dentro anche l'esperto Napolitano
La seconda edizione del Giro della Toscana-Memorial Alfredo Martini si conclude con la Lajatico-Volterra, frazione di 165.1 km con due passaggi, compreso quello finale, verso la cittadina etrusca, al termine di 8.8 km in salita. Un solo non partente, il russo Andrei Solomennikov (Gazprom-RusVelo). Sin da subito, dopo il via ufficiale dato da Andrea Bocelli, cittadino più famoso della località pisana, non mancano i tentativi, con l'austriaco Matthias Krizek (Tirol Cycling Team) e lo spagnolo Josu Zabala (Caja Rural-Seguros RGA) che provano ad involarsi.

I due vengono raggiunti da altri sei elementi poco dopo il cartello del km 20, in prossimità dell'abitato di Ponsacco. Si tratta del russo Igor Boev (Gazprom-RusVelo), dell'uruguaiano Fabricio Ferrari (Caja Rural-Seguros RGA) e degli italiani Jacopo Mosca (Wilier Triestina-Selle Italia), Danilo Napolitano (Wanty-Groupe Gobert), Alessandro Tonelli (Bardiani CSF) e Federico Zurlo (UAE Team Emirates).

Cattaneo e Gasparotto provano a rientrare in salita
Il Team Dimension Data del capoclassifica Stephen Cummings lascia fare, permettendo agli otto, che percorrono nella prima ora 46.6 km, di transitare con 3'30" di margine. Il vantaggio massimo viene toccato a 4'30" ai meno 75 km al traguardo, quando inizia la salita di Castellina Marittima. La Androni Giocattoli decide quindi di mettersi in testa al plotone per diminuire il gap, provando a conquistare quel successo che metterebbe la quasi definitiva parola fine in chiave Ciclismo Cup.

Anche la Bahrain Merida contribuisce all'opera, ed ecco che il ritardo ai meno 35 km scende fino a 1'30". La salita delle Saline di Volterra provoca un dimezzamento della fuga: prima perdono terreno Boev e Zabala, quindi è la volta di Krizek e di Napolitano. In gruppo c'è movimento: attacca Enrico Gasparotto (Bahrain Merida), marcato stretto da Mattia Cattaneo (Androni Giocattoli). I due vengono annullati dal gruppo, mentre i quattro superstiti della fuga iniziale scollinano (ai meno 22 km) con solo 25" di margine.

Cummings si stacca, Busato, Cattaneo, Martin e Visconti attaccano
In discesa evadono dal plotone Pavel Brutt (Gazprom-RusVelo) e Michele Gazzara (Sangemini-MG.KVis), che cercano il riaggancio con i battistrada. Che non avviene, perché ai meno 10 km il quartetto ha 30" su loro e ben 1'05" su un gruppo che se l'è presa comoda nel declivio. La salita di Molino d'Era vede i due a bagnomaria venir ripresi e staccati da cinque contrattaccanti, che riescono ad accumulare già nelle prime fasi un minimo vantaggio.

Si tratta dei già citati Cattaneo e Gasparotto a cui si aggregano Matteo Bono (UAE Team Emirates), Matteo Busato (Wilier Triestina-Selle Italia) e Guillaume Martin (Wanty-Groupe Gobert). Se Busato, Cattaneo e Martin continuano la loro azione, dal plotone, che ha nel frattempo perso il leader Cummings - arriverà a 13'16" dal vincitore -, li va a raggiungere Giovanni Visconti (Bahrain Merida). Questo neocostituito quartetto va a riprendere Ferrari, Mosca, Tonelli e Zurlo ai meno 3.5 km dall'arrivo.

Il francese stacca tutti e va a vincere
Visconti decide di attaccare subito, ai meno 3.3 km: quasi immediatamente rientra su di lui Martin, mentre Cattaneo e il bravissimo Ferrari riescono nell'intento con qualche patema in più. Il gruppo pedala a oltre 30" e non vi è alcuna formazione interessata al forcing, dando il là ad alcuni scatti e controscatti infruttuosi. Davanti, intanto, Martin fa un ritmo importante che prima fa cedere Cattaneo e poi Ferrari.

Il parigino chiede cambi a Visconti, il quale riesce a malapena a rimanere con lui. Il francese se ne avvede e porta l'attacco decisivo ai meno 1700 metri, con il palermitano costretto a mettere un rapporto più agile e a diminuire la pedalata. Il transalpino va così in caccia di una nuova vittoria; la sua andatura, sulle ali dell'entusiasmo, non conosce debolezze ed è continua fino all'insidioso finale, con le ultime centinaia di metri in lastricato fino al centro di Volterra.

Per lui anche la generale, Visconti secondo. Ancora buone risposte da Nibali
Può così esultare Martin, per quella che è la vittoria più importante della sua ancor breve carriera. Secondo posto a 10" per un bravo Giovanni Visconti, mentre Mattia Cattaneo è terzo a 13". Fabricio Ferrari riesce a difendere il quarto posto a 15" dal rientro di Anthony Delaplace (Fortuneo-Oscaro), evaso dal gruppo e quinto a 18". Sesto posto per il sempre più poliedrico Marco Canola (Nippo-Vini Fantini), marcato stretto da Vincenzo Nibali (Bahrain Merida). Per loro un ritardo di 26" mentre quanti sono giunti alle loro spalle, a partire da Egan Bernal (Androni Giocattoli), Maxime Bouet (Fortueno-Oscaro) e Nicola Gaffurini (Sangemini-MG.KVis), hanno pagato 28".

Con questo risultato Martin conquista anche la classifica generale con 10" su Visconti e 13" su Cattaneo. Nibali è quarto a 14", quindi Bernal a 16", Delaplace a 18", Backaert a 21", Canola, Bouet e Eduard Prades (Caja Rural-Seguros RGA) completano la top 10 a 28". Domani terzo e ultimo giorno di gara in terra toscana, ma con la tradizionale Coppa Sabatini in quel di Peccioli.
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