Valverde, a quanti settennati siamo?
L'infinito Alejandro conquista il Trofeo Pollença-Port d'Andratx (quarta prova della Challenge Mallorca) e si prepara a un'altra stagione (l'ultima da pro') ricca di soddisfazioni. Preceduti McNulty e Vlasov
Proprio alla partenza gli organizzatori l'avevano omaggiato, 20 anni di carriera e tante vittorie conseguite anche sulle strade di Maiorca, una Challenge dopo l'altra, perché - se tutto andrà secondo i programmi - Alejandro Valverde non tornerà più qui da professionista. Quest'anno ne compirà 42 e ha già annunciato che non ci saranno altre stagioni nel ciclismo (non in quello pedalato, perlomeno), certo però che a vedere i risultati che l'incredibile murciano riesce ancora a conseguire fa strano pensare che tra non molti mesi smetterà. Uno così davvero vuol fermarsi?
Lo scriviamo perché, con estremo ed elegante senso del tempismo, proprio oggi, dopo le feste della partenza, Valverde ha lasciato il segno anche all'arrivo: la vittoria che gli era sfuggita ieri è giunta oggi, al termine della quarta prova della Challenge Mallorca, a rappresentare un'altra pagina memorabile di una carriera clamorosa.
Trofeo Pollença-Port d'Andratx, 170 km tra le due località e arrivo su uno strappetto non indifferente (2.5 km, 8.5% di pendenza). 30 km iniziali di testa bassa e pedalare hanno prodotto la fuga più corposa di questi giorni maiorchini, 11 uomini in viaggio ovvero Xabier Isasa (Euskaltel-Euskadi), Samuele Rivi (Eolo-Kometa), Davide Gabburo e Samuele Zoccarato (Bardiani-CSF), Mario Aparicio (Burgos-BH), Ruben Apers e Kamiel Bonneu (Sport Vlaanderen-Baloise), Kasper Saver (Minerva), Pablo Alonso (Electro Hiper Europa-Caldas), Raúl Rota (Manuela Fundación) e Christian Pase (Work Service Vitalcare Vega).
3'09" di vantaggio massimo al km 47, in cima al Coll de Femenías, ma poi salendo sul Gpm successivo, il Coll de Puig Major (affrontato da un versante diverso rispetto a quello di ieri), la Lotto Soudal ha picchiato di brutto in testa al gruppo, abbattendo il gap dai primi a 1'30" (al km 70). E non era ancora finita: sulla discesa ci si è messa la UAE Emirates a spingere in maniera esagerata, sicché arrivati in fondo alla picchiata, a Sóller, la fuga è stata direttamente annullata. Si era a metà gara, 85 km coperti e 85 da fare, per cui partiva proprio un'altra corsa.
Le salitelle per tentare qualcosa non mancavano, abbiamo allora visto un allungo di Marc Soler (UAE) e Luis-Joe Lührs (Bora-Hansgrohe) sullo strappetto di Deià, poi sull'ascesa dell Coll den Claret si sono mossi Matthew Holmes (Lotto), Andrea Pasqualon (Intermarché-Wanty) e Antonio Soto (Euskaltel), rimasti al vento per una quindicina di chilometri dai -68 ai -53, vantaggio massimo non superiore ai 20", azione sfumata come tutte quelle che l'avevano preceduta.
Ai -30, in cima al Coll de Sa Gramola, è stata la volta di Enric Mas (Movistar), ma anche il suo tentativo si è infranto dopo pochi minuti (sarà stato al comando per cinque chilometri, non di più). A 12 km dal traguardo un nuovo assalto di Holmes, e stavolta il britannico ci ha messo davvero tutto quel che poteva per sfuggire alla caccia dei 40 colleghi che componevano quel che restava del gruppo. 15" (cronometrati ai -6) li ha pure messi nel taschino, il corridore della Lotto, ma ugualmente non è andato da nessuna parte: ripreso ai piedi della rampa di Monport, quella dell'arrivo.
La volata all'insù ha premiato l'infinito Alejandro Valverde: il capitano della Movistar ha finalizzato al meglio il lavoro dei suoi compagni e ha preceduto nettamente Brandon McNulty (UAE) e Aleksandr Vlasov (Bora), quest'ultimo cronometrato a 3". A seguire si sono piazzati Michael Matthews (BikeExchange-Jayco) a 6", Felix Gall (AG2R Citroën), Simon Clarke (Israel-Premier Tech) ed Élie Gesbert (Arkéa Samsic) a 10", Tim Wellens (Lotto) a 13", Kobe Goossens (Intermarché) a 19" e Simon Geschke (Cofidis) a 28". 15esimo a 39" il primo italiano, Davide Villella (Cofidis).
Domani la Challenge Mallorca si chiude con la quinta e ultima prova, il Trofeo Palma, 169 km da S'Arenal a Palma, percorso molto facile anche se non mancano i saliscendi, in particolare avremo il Coll de Sa Creu che svetta a 35 km dal traguardo, ma è una salita facile ancorché non brevissima (9 km al 3%). Non eviterà, con ogni probabilità, uno sprint generale a chiudere questa bella e utile cinque giorni alle Baleari.