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Primoz Roglic: «Il rivale principale? Me stesso»

18.05.2019 20:04

Le dichiarazioni al termine dell'ottava tappa del Giro d'Italia 2019: Conti non vuole porsi limiti, Ackermann ammette la sconfitta da Ewan


CALEB EWAN (Lotto Soudal)
«Stamattina avevo pianificato di prendere l'ultima curva in testa, poi oggi non mi sentivo troppo bene, abbiamo affrontato una tappa più dura di quanto pensassi. Negli ultimi 20 km ho dovuto usare tutti i miei compagni di squadra per riprendere gli attaccanti, incluso il mio apripista. A quel punto partire ai 300 metri sarebbe stato troppo rischioso. Così ho preso la ruota di Ackermann che aveva ancora un uomo. Sapevo di poterlo passare negli ultimi 150 metri. È molto importante per me tornare a vincere una tappa in un grande giro; questo è sicuramente il mio successo più importante con la Lotto-Soudal».

VALERIO CONTI (UAE Team Emirates)
«Questi sono i giorni più felici della mia vita. Oggi mi ha chiamato anche Carlo Verdone! Non voglio pormi limiti quando penso a quanti giorni ancora posso resistere in Rosa. Sicuramente la cronometro di domani sarà molto difficile ma io darò il massimo per difendere la Maglia. In ogni caso posso dire che il mio vantaggio in Classifica Generale sugli specialisti delle prove contro il tempo è piuttosto ampio».

PASCAL ACKERMANN (Bora-Hansgrohe)
«Non si può vincere ogni giorno e penso che Caleb fosse semplicemente il più veloce. Nel finale ha mostrato quanto forte sia. Non so se oggi è stata una questione di posizionamento o no, ma è chiaro che Caleb abbia fatto meglio oggi. Sono comunque felice di essere sul podio e di tenere la maglia della classifica a punti. Domani abbiamo una cronometro da affrontare e poi abbiamo il giorno di riposo, prima di avere altre due tappe per i velocisti».

PRIMOZ ROGLIC (Team Jumbo-Visma)
«Oggi è stata una buona giornata per noi, la squadra ha fatto di nuovo un lavoro perfetto. Per adesso tutto sta andando bene e non vedo l'ora che arrivi la cronometro di domani. Sarà una giornata importante per la classifica, darò tutto e poi vedremo alla fine come sarà andata. Il mio rivale principale? Pedalo da solo, quindi me stesso».



LOUIS VERVAEKE (Team Sunweb)
«La strategia della squadra oggi era di essere offensivi. Abbiamo studiato gli ultimi 25 chilometri sul bus questa mattina e sapevamo che era un finale tecnico. Come squadra pensavamo che sarebbe stato difficile controllare per il gruppo: se riuscivi a prendere un vantaggio, c'era la possibilità di arrivare. Quando ho attaccato, si sono uniti altri due corridori e abbiamo lavorato bene assieme. Comunque la collaborazione ha iniziato a svanire e siamo stati ripresi negli ultimi 10 chilometri. È un po' deludente perché una top3 era possibile ed è un peccato terminare la tappa a mani vuote. Comunque ci sono ancora buone opportunità per noi come squadra in queto Giro, continueremo a provare».



GIOVANNI CARBONI (Bardiani-CSF)
«Tenere questa maglia costa fatica, anche se l'arrivo era per velocisti. La prima parte di gara è passata senza troppi problemi. Nella seconda lo stress è cresciuto di pari passo con l'avvicinarsi del traguardo. Tutto è filato liscio, per fortuna non c'è stata pioggia. È stata una tappa particolare. Dal giorno in cui sono usciti i percorsi del Giro e ho visto il passaggio a San Costanzo, ho aspettato con ansia questo giorno. Figurarsi sfilare con la maglia bianca. È stato emozionante».
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