Ciclovia Adriatica pugliese, circa 500 km di natura e storia
Percorribile tutto l’anno anche se sconsigliati i mesi estivi di luglio ed agosto, più caldi e trafficati. Buona possibilità di alloggio e mezzi pubblici
Dalle città più note a luoghi meno conosciuti, un insieme di natura, storia, archeologia e prodotti tipici tutti da provare.
Il tratto della Ciclovia Adriatica pugliese, una sorpresa già dal Gargano
Parte della Ciclovia Adriatica che unisce nord e sud Italia, da Trieste a Santa Maria di Leuca, la Ciclovia Adriatica pugliese si caratterizza per gli splendidi percorsi costieri che ne costituiscono una delle attrazioni principali. La prima parte del percorso inizia dal Gargano, le cui salite sono impegnative (con vette sopra i 1000 metri) ma spettacolari. Il tratto costeggia tutto il promontorio ed alterna paesaggi calcarei e boschi, paesi a picco sul mare e grotte. Prima tappa a Lesina, con la Riserva Naturale ricca di biodiversità, ed il Museo Etnografico “Casa del Pescatore”. Ricco di reperti, il Museo narra l’intera storia degli insediamenti umani nell’area, con aspetti di vita quotidiana, economia e lavoro e specifico riferimento alle attività di pesca in una terra ove invece erano diffuse pastorizia ed agricoltura. Proseguendo, da non perdere una visita a Monte S.Angelo, il paese più alto del promontorio (circa 800 m), inserito nel sito seriale UNESCO della civiltà longobarda, e San Giovanni Rotondo, universalmente noto per la presenza di Padre Pio che vi arrivò nel 1916 e vi rimase sino alla morte, avvenuta nel 1968.
Dopo il Gargano
Il percorso successivo è su terreno misto ma più pianeggiante. La Ciclovia Adriatica pugliese tocca paesi e città ricchi di storia ed attrazioni. Ma non va persa l’opportunità di una visita alla Salina di Santa Margherita di Savoia, che con i suoi circa 20 km è una delle maggiori in Europa, ed al Parco Archeologico di Egnazia, nel Comune di Fasano. Le origini del borgo risalgono all’età del bronzo e le successive vicende sono ben documentate dai reperti di età preromana, romana ed ellenistica. Ostuni offre ai visitatori il bianco delle sue caratteristiche abitazioni: leggenda vuole che fosse il colore prescelto dagli antichi abitanti affinché il riflesso del sole accecasse i nemici. Ma vi è anche l’opportunità di conoscere lo stile quattrocentesco della Cattedrale e quello rococò di San Vito Martire. Lungo l’intero tratto della ciclovia si può approfittare per conoscere l’enogastronomia pugliese; in particolare la zona dopo il Gargano è terra di olio e vino. Ovvia la presenza anche di specialità di terra e di mare data la posizione geografica della Regione.
Le ultime tappe della Ciclovia Adriatica pugliese
La Ciclovia Adriatica pugliese giunge a Lecce, ben nota per l’onnipresenza barocca. Oltre le celebri Porte della città, da vedere la Basilica di Santa Croce con l’ex convento dei Celestini oggi sede di uffici pubblici, il Teatro Politeama Greco che ha visto la presenza dei più celebri artisti lirici e sinfonici, nonché il Castello di Carlo V sorto e ristrutturato sui resti di una precedente fortezza medievale. Infine, si giunge a Santa Maria di Leuca che segna la tappa finale della ciclovia. La presenza di snodi ferroviari ed aeroportuali rende l’itinerario facilmente integrabile con i mezzi pubblici. Felice anche la presenza di strutture recettive di cui alcune anche con funzione di bike hotel.