Le squadre 2022: Astana Qazaqstan Team
L'anno del rilancio per una formazione profondamente rinnovata nell'organico e con ben undici italiani in rosa. Con Nibali e López grandi ambizioni nelle corse a tappe, Moscon si occuperà delle classiche
Con la stagione ciclistica appena avviata, ci occupiamo di presentarvi gli organici delle squadre World Tour 2022, seconda in ordine alfabetico è l'Astana Qazaqstan Team. Forte di una sponsorizzazione che dura ormai da quindici anni la formazione kazaka si presenta al via di questo 2022 con grandi ambizioni dopo un 2021 interlocutorio. Alcuni rocamboleschi avvicendamenti societari nel corso dell'ultima stagione hanno portato ad un rafforzamento della guida manageriale di Alexandre Vinokurov e, accantonata la parentesi della sponsorizzazione canadese Premier Tech, la formazione che annovera tra i direttori sportivi l'espertissimo Beppe Martinelli è pronta a tornare a raccogliere quei grandi risultati che l'hanno resa una delle formazioni più solide di categoria.
"La più italiana tra le non italiane": così potremmo definire la rinnovata Astana che si appresta a vivere un 2022 di rilancio. Vinokurov e Martinelli provano a costruire un gruppo di lavoro compatto attorno ai propri capitani, caratteristica che ha permesso di ottenere in passato grandi risultati. Vincenzo Nibali, di ritorno dopo cinque anni, vuole mettersi alla prova su più terreni in quella che potrebbe essere la sua ultima stagione. Ma il team ha numerose carte da giocare.
Come abbiamo detto, il 2021 è stato un anno di passaggio per la formazione kazaka, che ha dovuto tentare di cogliere buoni risultati senza poter contare su leader di primissimo piano come invece era stato per le stagioni precedenti. Sono comunque arrivati un quarto posto finale al Giro con Aleksandr Vlasov ed un settimo al Tour con Alexey Lutsenko, dedicatosi nell'ultima stagione soprattutto alla classifica generale. Sono arrivati anche, con lo specialista del settore Ion Izagirre, alcuni buoni piazzamenti nelle gare di una settimana. Ad occuparsi delle ambizioni di squadra nelle corse di un giorno c'erano Jakob Fuglsang ed Alex Aranburu; il primo apparso meno brillante delle passate stagioni, forse per ragioni anagrafiche, ed il secondo invece spesso piazzato su terreni mossi.
IL MERCATO
La compagine kazaka è stata autrice di un mercato importante, atto a rinforzarsi per le grandi montagne e ad affermarsi nelle corse di un giorno. Ci troviamo di fronte infatti ad un radicale rinnovamento del roster con ben 15 partenze colmate da 14 arrivi. Tra coloro che hanno lasciato la squadra ci sono i due capitani Jakob Fuglsang, nelle ultime stagioni solido leader nelle classiche vallonate (e non solo) ed Aleksandr Vlasov, uomo di classifica in grande crescita. Abbandona il team, tra gli altri, anche il folto gruppo di spagnoli composto da Aranburu, L.L. Sánchez, Fraile, Rodríguez e i fratelli Ion e Gorka Izagirre. Lascia la squadra infine Matteo Sobrero, cronoman e corridore completo apparso in grande crescita. A rispondere a queste numerose partenze ci ha pensato un altrettanto massiccio gruppo italiano composto in primis da Vincenzo Nibali, che ritorna dopo i 4 anni passati in celeste tra il 2013 e il 2016, probabilmente i migliori della sua carriera. Lo squalo sarà accompagnato in questa nuova avventura da Simone Velasco, Leonardo Basso, Valerio Conti, Michele Gazzoli, Antonio Nibali e Gianni Moscon, atteso ad un ulteriore salto di qualità. Arrivano poi anche due solidi scalatori come Joe Dombrowski e David De la Cruz, ma il ritorno che insieme a quello di Nibali alza l'asticella è quello di Miguel Ángel López. Il colombiano, scalatore dall'indubbio valore, dopo un solo anno in Movistar conclusosi in modo burrascoso torna "a casa" con rinnovate ambizioni.
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Leonardo Basso (Ita, 1993)
Samuele Battistella (Ita, 1998)
Manuele Boaro (Ita, 1987)
Gleb Brusenskiy (Kaz, 2000)
Valerio Conti (Ita, 1993)
Stefan de Bod (Saf, 1996)
David De la Cruz (Spa, 1989)
Joseph Dombrowski (Usa, 1991)
Yevgeniy Fedorov (Kaz, 2000)
Fabio Felline (Ita, 1990)
Michele Gazzoli (Ita, 1999)
Evgeniy Gidich (Kaz, 1996)
Dmitriy Gruzdev (Kaz, 1986)
Sebastián Henao (Col, 1993)
Miguel Ángel López (Col, 1994)
Alexey Lutsenko (Kaz, 1992)
Davide Martinelli (Ita, 1993)
Gianni Moscon (Ita, 1994)
Juriy Natarov (Kaz, 1996)
Antonio Nibali (Ita, 1992)
Vincenzo Nibali (Ita, 1984)
Nurbergen Nurlykhassym (Kaz, 2000)
Vadim Pronskiy (Kaz, 1998)
Alexandr Riabushenko (Blr, 1995)
Javier Romo (Spa, 1996)
Harold Tejada (Col, 1997)
Simone Velasco (Ita, 1995)
Artyom Zacharov (Kaz, 1991)
Andrey Zeits (Kaz, 1986)
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L'ANALISI
CORSE A TAPPE: Vincenzo Nibali, Miguel Ángel López e David De la Cruz si occuperanno delle ambizioni di classifica della squadra. Al momento sono tutti e tre designati al via del Giro d'Italia, da capire se Nibali e López partiranno con il ruolo di capitani alla pari o se il siciliano si concentrerà sui successi di tappa, lasciando le ambizioni di classifica al colombiano. Entrambi poi dovrebbero essere al via anche del Tour dove sicuramente ci sarà il versatile Alexey Lutsenko, autore di un sorprendente settimo posto finale l'anno scorso, chissà che non si possa ripetere. Al Giro con ruolo di gregario di lusso, alla Vuelta con i gradi di capitano: sarà questo il programma di David De la Cruz, che ha dichiarato di sperare ancora in un podio nella corsa a tappe spagnola. Da monitorare poi i progressi dei giovani Javier Romo e Vadim Pronskiy, che potrebbero ritagliarsi spazi da leader nelle corse minori.
VOLATE: Il reparto sprint della squadra non ha mai avuto grande rilevanza, e neanche quest'anno troveremo uno sprinter con treno a proprio servizio. Il corridore più assimilabile alle caratteristiche di velocista è il giovane Michele Gazzoli, alla prima esperienza tra i big. Altri uomini dotati di buono spunto veloce in squadra sono sicuramente Fabio Felline ed Alexandr Riabushenko, spesso in grado di raccogliere buoni risultati in sprint ristretti.
CLASSICHE: Gianni Moscon proverà a dare seguito agli ottimi risultati ottenuti in carriera, sebbene con poca continuità, nelle corse di un giorno, puntando con decisione alle classiche del pavé in questo 2022. Anche Alexey Lutsenko, più adatto alle corse vallonate, cercherà di portare fieno in cascina, nonostante nelle classiche monumento corse in carriera non sia mai riuscito a cogliere i piazzamenti sperati. Lo stesso Vincenzo Nibali ha però dichiarato la propria intenzione di correre tutte le classiche monumento, c'è molta curiosità nel vedere lo Squalo all'opera ad esempio sulle pietre del Nord, dove ben poche volte in carriera si è cimentato. Nelle corse non di primissimo piano potranno ritagliarsi importanti spazi il veneto Samuele Battistella e il toscano Simone Velasco, entrambi provenienti da un 2021 decisamente positivo e che ci aspettiamo migliorare ulteriormente quest'anno.