Enrico Della Casa in compagnia dei massimi dirigenti del ciclismo tricolore © Federazione ciclistica italiana

Enrico Della Casa per altri quattro anni alla guida dell'UEC

Il dirigente italo-svizzero rieletto per acclamazione

12.03.2025 21:55

Un verdetto annunciato: l'assemblea elettiva dell'UEC ha riconfermato il presidente uscente Enrico Della Casa al vertice del ciclismo europeo fino al 2029.

L'Unione europea del ciclismo sceglie ancora Della Casa

Il 58enne nato a Losanna (Svizzera) e cresciuto a Correggio (Reggio Emilia) ha incassato il sì di 49 delle 51 delegazioni presenti a Bratislava (Slovacchia) per partecipare ai lavori del congresso. In carica dal 2021, quando raccolse il testimone dall'elvetico Rocco Cattaneo, Della Casa sarà affiancato da tre vicepresidenti: l'estone Ralvo Rand, il cipriota Georgios Georgiou e la slovacca Katarina Jakubová, entrambi promossi dal consiglio direttivo, in cui siederanno anche l'israeliana Dafna Lang, la greca Sabrina Tsakona Twiss e il tedesco Bernd Dankowski. Infine, il britannico Alasdair MacLennan ha conservato l'incarico di segretario generale dell'UEC. 

David Lappartient e il presidente UEC Enrico Della Casa con Rien Schuurhuis © David Lappartient
David Lappartient e il presidente UEC Enrico Della Casa con Rien Schuurhuis © David Lappartient

Incassata la fiducia dei delegati, l'ex responsabile della pista tricolore ha delineato gli obiettivi del suo secondo mandato: «Negli ultimi anni, grazie alla collaborazione con le federazioni nazionali e i nostri partner, abbiamo rafforzato la nostra posizione a livello internazionale, investendo nello sviluppo del ciclismo giovanile, nella parità di genere e nel consolidamento delle competizioni europee. Il nostro obiettivo è continuare su questa strada, rafforzando ulteriormente il nostro ruolo di riferimento per il ciclismo continentale». Subito un nodo delicato per il dirigente emiliano: la scelta delle nuove sedi dei campionati europei su strada e di mountain bike 2026 dopo la definitiva cancellazione dell'Eurolimpiade organizzata sotto l'egida dell'UER, il consorzio delle televisioni pubbliche europee.

Ai lavori ha partecipato anche il presidente dell'Unione ciclistica internazionale, David Lappartient, anch'egli in piena bagarre elettorale: dal 18 al 21 marzo, infatti, si gioca la partita per la designazione dell'erede di Thomas Bach alla guida del CIO. Una sfida a dir poco improba per il dirigente francese, contrapposto ad altri 6 candidati, tra cui il numero 1 di World Athletics, Lord Sebastian Coe, e l'ex nuotatrice Kirsty Coventry.

Anche un'italiana tra i candidati al direttivo UCI

In attesa di conoscere le prossime mosse di Lappartient, che dipenderanno comunque dall'esito dell'imminente tornata di Olimpia - l'assemblea dell'UEC ha designato i 15 delegati europei che parteciperanno all'elezione del nuovo governo del ciclismo mondiale, in programma nel corso della settimana iridata di Kigali (Ruanda), e i candidati al direttivo UCI. Tra di essi, anche la manager di RCS Sport Serena Danesi, già consigliere della Federciclismo nel precedente quadriennio olimpico. 

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Carmine Marino
Nato a Battipaglia (Salerno) nel 1986, ha collaborato con giornali, tv e siti web della Campania e della Basilicata. Caporedattore del quotidiano online SalernoSport24, è iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti della Campania dal 4 dicembre 20