Fem van Empel esulta sul traguardo di Waterloo
Ciclocross

Van Empel, il cross riparte dall'onda giovane

La portacolori della Pauwels vince la prima tappa di Coppa del Mondo a Waterloo. Battute una ritrovata Ceylin Alvarado e la solita Lucinda Brand. Piazzate anche Denise Betsema e Annemarie Worst

09.10.2022 22:05

Con la prova inaugurale odierna della Coppa del Mondo in quel di Waterloo, Stati Uniti, prende ufficialmente il via la stagione 2022-2023 di ciclocross anche per quel che concerne le tre competizioni più prestigiose del calendario: la stessa CDM, Superprestige (inizio in programma il 29 ottobre a Ruddervoorde) e X2O (apre le danze il Koppenbergcross). Nelle scorse settimane si erano già succedute, invece, diverse corse di antipasto, su tutte le tre di Exact Cross a Kruibeke, Beringen e Meulebeke. 

Per ben comprendere i rapporti di forza alla partenza della gara femminile di stasera è necessario riassumere brevemente quanto avvenuto in queste tre occasioni: al Polderscross la vittoria è stata facile appannaggio di Fem van Empel (Pauwels), la quale ha spezzato senza troppi complimenti la resistenza di Annemarie Worst (777), ultima ad arrendersi alla superiorità della giovanissima connazionale, e di Denise Betsema (Pauwels), finite al secondo e al terzo posto. Più lontane tutte le altre a partire da Sanne Cant (Crelan), ma le assenti di spicco erano decisamente troppe per potersi fare un'idea precisa di quel che sarebbe successo da lì in avanti in questa stagione.

Qualche segnale già un po' più chiaro è giunto da Beringen, circuito asciutto ma dall'altimetria impegnativa, dove Van Empel ha bissato il successo di Kruibeke regolando la campionessa europea Lucinda Brand (Baloise) in uno sprint a due. Ancora sul podio Betsema, terza, mentre Yara Kastelijn (Crelan) è finita quarta sfruttando la buona condizione che le ha dato la stagione estiva su strada. Quinta Ceylin Del Carmen Alvarado (Alpecin), ottima sesta la giovanissima Marie Schreiber (Tormans).

Anche al Berencross di Meulebeke, dopo una prima parte di gara un po' più equilibrata, si è riproposto il duello Van Empel-Brand e stavolta a prevalere è stata la campionessa europea grazie ad una magnifica gestione del finale. Sempre terza Betsema, al solito una costante nel mondo femminile. Quarta Inge van der Heijden (777), cresciuta ulteriormente rispetto alla stagione scorsa.

La gara
Tra le iscritte a Waterloo per il round numero 1 di CDM i grandi nomi presenti sono quelli di Brand, Van Empel, Worst (vincitrice di diverse gare in America nelle ultime settimane), Alvarado e Betsema. Il percorso, asciuttissimo e invariato nella sostanza rispetto agli anni passati seppur con qualche cambiamento, non favorisce certamente la selezione naturale, ma al contrario esalta le crossiste più potenti e in grado di saper guidare bene la bici e sviluppare alte velocità nei tratti (non moltissimi in realtà) rettilinei. Rilanciare l'azione continuamente è fondamentale se non si vuole perdere il treno vincente.

In partenza, dopo il buono spunto di Alvarado sul rettilineo iniziale, prendono le redini della corsa Van der Heijden e soprattutto Van Empel, che già dopo pochi minuti tenta di allungare il gruppo per approfittare della pessima partenza di Brand. Alla ruota della classe 2002 solo le due 777 Van der Heijden e Worst e un po' più indietro Alvarado e Betsema, molto abili tecnicamente. Lucinda invece è in compagnia della campionessa statunitense Clara Honsinger (EF) a circa una decina di secondi dalla testa. Al passaggio sul traguardo davanti a tutte vi sono cinque battistrada: Van Empel, Van der Heijden, Worst, Alvarado e Betsema. Seguono Manon Bakker e Hélene Clauzel, mentre Brand paga undici secondi.

Nella seconda tornata è ancora Fem a dettare il passo, ma la rimonta di Lucinda è inevitabile. La campionessa del mondo di Ostenda si avvicina sensibilmente al quintetto di testa mentre Worst si porta davanti per guidare il drappello nelle complicate curve tecniche del finale. Proprio in corrispondenza del rettilineo d'arrivo Brand rientra sulle prime e dopo poche centinaia di metri anche Clauzel fa lo stesso. Il terzo giro scorre via con pochi sussulti, prima Van Empel e poi Betsema cercano di allungare ma senza forzare eccessivamente la mano. In questa fase Brand si mantiene intelligentemente in ultima posizione; non ha senso infatti andare in testa per tenere un'andatura costante su un circuito come questo dove a ruota si fa molta meno fatica. Proprio da frangenti simili si può ben intendere la grande lucidità di Lucinda in gara e soprattutto la sua freddezza tattica contrapposta alla parziale inesperienza di Van Empel, che però ribatte alla campionessa europea con una strapotenza fisica eccezionale.

 Alvarado rompe finalmente gli indugi passata la metà gara con un allungo deciso. Van der Heijden e Clauzel perdono immediatamente contatto, Betsema e Worst saltano poco più tardi. Solamente Van Empel e Brand rimangono vicine alla scatenata caraibica, la quale sfrutta ogni curva per aumentare il proprio vantaggio. A circa metà tornata Fem lascia passare Lucinda e furbescamente le si piazza a ruota lasciandole l'onere di svolgere la maggior parte dello sforzo richiesto per rientrare su Alvarado, dimostrando quindi a propria volta un netto miglioramento dal punto di vista tattico rispetto all'anno scorso, quando l'eccessiva generosità è finita per costarle qualche successo di spicco. Brand non si lascia pregare due volte e chiude rabbiosamente il gap su Ceylin, sorpassandola e mettendosi immediatamente in testa per dimostrare di essere in controllo della situazione, ma anche per abbassare il ritmo e recuperare le energie in vista delle due tornati finali. 

Betsema e Worst approfittano della quiete dopo la tempesta per ricucire sulle tre leader all'inizio del quinto giro e come rientrano si buttano subito in testa a dettare il passo, un'andatura che non è evidentemente scomoda per Alvarado, van Empel e Brand, ma che permette alle due di tenere allungato il quintetto e al contempo di respirare per qualche minuto prima del finale. Le tre favorite a questo punto della gara sono Lucinda, Fem e Ceylin e per loro il penultimo giro è una tornata di rilassamento dato che davanti ci sono, come detto, Denise e Annemarie.


Dopo quasi 40 minuti di gara il quintetto al comando si appresta a iniziare il round numero sei, l'ultimo di questa prova a Waterloo. Brand sferra il proprio attacco in corrispondenza del primo ponte e sfrutta il tratto pendente da affrontare a piedi e la breve salita per marcare la selezione. La sua è una tattica già vista mille volte: ultimo giro a tutta per sfiancare le avversarie e presentarsi alla volata senza rivali. Worst si arrende subito, Betsema combatte ma senza risultato, Alvarado perde qualche metro e rilancia dopo ogni curva per ricucire. L'unica che pare comoda alla ruota di Brand è proprio Van Empel, la quale lascia sfogare Lucinda fino a tre quarti della tornata e poi  prova a sorpassarla. Prova, dicevamo, ma non ci riesce perché per ben due volte Brand respinge l'attacco e rimette la propria ruota davanti a quella della ventenne. La lotta però è tutt'altro che finita. Dopo gli ostacoli Fem riprova a passare e stavolta, al terzo tentativo, ci riesce. Brand è completamente scarica, anche Alvarado la supera e si aggancia a Van Empel, ormai lanciata verso l'ultima curva a U che porta all'arrivo. Ceylin resiste all'ultimo forcing di Fem in salita, stringe la curva finale e affianca la connazionale a 100 metri dal traguardo ma nulla può contro l'irresistibile sprint di Van Empel. La portacolori della Pauwels si porta a casa la terza manche di CDM della carriera e i 40 punti destinati alla vincitrice. Ceylin, finalmente tornata ai livelli che le competono dopo due anni bui, sperando che questo non sia un fuoco di paglia, ne coglie 30, mentre Brand, terza a 9", 25. Betsema chiude quarta a 11", Worst quinta a 21", Van der Heijden sesta a 36" e Honsinger, settima su un tracciato a dir poco ostile date le sue doti principali, paga 43" da Van Empel. Chiudono la top ten Clauzel, ottava a 51", Madigan Munro, nona a 1'37" e Caroline Mani, decima a 1'54". Deludente Bakker che finisce fuori dalle dieci concludendo undicesima a oltre due minuti.

 

 

 

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