Dylan Groenewegen festeggia all'arrivo della sesta tappa del Tour de France 2024 © GreenEDGE Cycling via X
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A Digione la spunta Groenewegen: sua la sesta tappa del Tour

Il velocista olandese vince per la sesta volta al Tour de France. La Visma - Lease a Bike prova a destabilizzare gli avversari nei campi della Côte-d'Or

04.07.2024 18:04

Terzo sprint di gruppo al Tour de France 2024: sul traguardo della sesta tappa con arrivo a Digione vince Dylan Groenewegen (Jayco AlUla) dopo una frazione apparentemente facile, ma insidiata dai ventagli. 

Tour de France 2024, la cronaca della sesta tappa

Sesta frazione del Tour de France 2024 da Mâcon a Digione, per un totale di 163.5 km. Subito dopo la partenza l’unica salita di giornata un colle di quarta categoria: il Col du Bois Clair (1,7 km al 6% di pendenza media). Dopo circa 20 km era posizionato lo sprint intermedio di Cormatin. Da lì qualche cambio di direzione in terreno aperto, ma nessuna particolare difficoltà altimetrica fino all’arrivo, posto su di un rettilineo di 1700 metri, interrotto solo da una rotonda ai meno 600 metri.

Il gruppo, rimasto compatto nei primi chilometri di corsa, inizia la tappa tenendo un buon ritmo, con in testa sia squadre degli uomini di classifica che qualche squadra dei velocisti: strade umide e pioggia accompagnano i corridori in queste prime fasi. Dopo la spaventosa caduta di ieri si è tenuto inizialmente in coda al plotone Mads Pedersen (Lidl-Trek), vistosamente fasciato sul braccio sinistro. Fanno invece capolino in testa Jonas Vingegaard (Visma – Lease a Bike) – dietro i connazionali Christopher Juul-Jensen (Jayco AlUla) e Michael Mørkøv (Astana Qazaqstan) – e Tadej Pogačar, scortato dal compagno Marc Soler (UAE Emirates), che si tengono prudentemente nelle prime posizioni del gruppo durante i numerosi attraversamenti cittadini dei primi chilometri di gara.

Dopo 10 km di gara il gruppo prende a ranghi compatti l’unica, breve asperità di giornata, il Col du Bois Clair. Solamente il detentore della maglia a pois, Jonas Abrahamnsen (Uno-X Mobility), si interessa del GPM, partendo indisturbato ai meno 800 metri dallo scollinamento. Lo segue e raggiunge poco dopo Axel Zingle (Cofidis), che tuttavia non va a disputare lo sprint per l’unico punto assegnato dal colle di quarta categoria. 

I due fuggitivi proseguono la loro azione, arrivando ad accumulare anche 1’ di vantaggio sul gruppo, prima di rialzarsi in corrispondenza del traguardo volante di Cormatin. Prova ad anticipare lo sprint Victor Campenaerts (Lotto Dstny), che viene però ripreso dal gruppetto dei velocisti lanciati alla conquista dei punti per la maglia verde. Passa per primo Jasper Philipsen (Alpecin – Deceuninck, 20 pt); secondo il detentore della maglia verde Biniam Girmay (Intermarche-Wanty), che prende 17 pt sale a quota 119. Terzo Mads Pedersen (Lidl-Trek, 15 pt), che dimostra grande grinta, disputando un ottimo sprint. 

La Visma – Lease a Bike apre il ventaglio

Dopo lo sprint il gruppo procede tranquillo – sebbene ad andatura sostenuta – per diversi chilometri, con le squadre schierate in testa ad occupare tutta la sede stradale. L’idillio cicloturistico si spezza improvvisamente ai meno 95 km, con un’accelerazione della Lotto Destny con Victor Campenaerts: viene infatti segnalato vento laterale sulla corsa. Ai meno 85 km si porta avanti la Visma – Lease a Bike con Wout van Aert, che dà uno strappo deciso al gruppo, allungandolo. L’azione continua con Christophe Laporte e Tiesj Benoot, che tirano dandosi il cambio in un velocissimo attraversamento cittadino. Subito dietro di loro si trovano i treni della RedBull - BORA - hansgrohe e della INEOS Grenadiers, alla cui coda spicca la sagoma gialla di Tadej Pogačar (UAE Emirates).

Fora in un momento molto scomodo l’eroe della tappa di ieri, Mark Cavendish (Astana Qazaqstan), che si ritrova ad inseguire il gruppo lanciatissimo e a litigare con i giudici di gara, probabilmente per un rientro ritenuto irregolare al seguito dell’ammiraglia della propria squadra.

Il gruppo si spezza su di un rettilineo aperto, circa a metà della sua lunghezza, dopo 5 km di forcing: rimane dietro tutta la UAE di Tadej Pogačar che, pur isolato, tira in testa al gruppo assieme a Jonas Vingegaard, Primož Roglič e Carlos Rodríguez (INEOS Grenadiers). Nella pancia del primo gruppo, Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) non prende parte all’azione. Le ostilità cessano ai meno 73 km dal traguardo, dove avviene il ricongiungimento tra i due plotoni. 

Una caduta banale ai meno 44 km dal traguardo coinvolge principalmente corridori della Uno-X Mobility, tra i quali Jonas Abrahamsen, rimasto impigliato in una barriera in plastica. 

 

La Visma - Lease a Bike allunga il gruppo © Tour de France via X
La Visma - Lease a Bike allunga il gruppo © Tour de France via X

 

Cade van den Berg, vince Groenewegen

Il gruppo prosegue nervoso, ma compatto, fino ai meno 10 km dal traguardo, dove già si definiscono in testa i treni dei velocisti, attesi per l’ormai scontata volata per specialisti. Una frenata di un corridore della Alpecin - Deceuninck e il conseguente sbandamento del gruppo causano la caduta di Marijn van den Berg (EF Education-Easypost), velocista che si era già fatto notare con il decimo posto di ieri.

La Visma – Lease a Bike scorta Jonas Vingegaard nel lungo rettilineo con rischio di vento laterale fino ai meno 4 km all’arrivo, dove è posto il limite odierno per la neutralizzazione in caso di caduta o incidente meccanico. Si fa vedere la Jayco AlUla per Dylan Groenewegen, ma è la Uno-X Mobility a prendere in mano le operazioni ai meno 3 km. Proprio nell’ultimo chilometro prende la testa la Alpecin - Deceuninck per Jasper Philipsen, alla cui ruota combattono Arnaud De Lie (Lotto Dstny) e Wout van Aert (Visma – Lease a Bike). Magistralmente lanciato dal campione del mondo Mathieu van der Poel, Philipsen sprinta chiudendo van Aert sulla destra, mentre da sinistra rinviene fortissimo Dylan Groenewegen e al centro sprinta la maglia verde di Biniam Girmay (Intermaché-Wanty). Volata da photofinish tra Jasper Philipsen e Dylan Groenewegen, che la spunta per meno di mezza ruota. Il belga della Alpecin - Deceuninck viene poi relegato per la manovra pericolosa su Wout van Aert. Arriva quindi secondo Biniam Girmay. Solo quindicesimo Mads Pedersen, che dopo la caduta di ieri ha provato ugualmente a fare la volata: il danese si può comunque consolare con il premio di combattivo di giornata. 

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