Una tappa a testa: al Thüringen Ladies Tour la SD Worx si supera
La corsa a tappe tedesca si chiude con una prestazione monstre della SD Worx, capace di vincere la cronosquadre e ogni tappa in linea con un'atleta diversa. Ultima tappa e classifica finale a Kopecky
Lo strapotere della SD Worx sembra non avere limiti. L'ennesima dimostrazione di forza è arrivata in Germania, al Thüringen Ladies Tour, dove ogni singola tappa si è chiusa con una vittoria targata SD Worx. Ma non solo: ad impressionare è il fatto che dopo il successo nella cronometro a squadre inaugurale ognuna delle cinque atlete al via sia riuscita a conquistare una tappa. Anche il podio finale evidenzia il dominio della squadra in rosa: la classifica generale è stata vinta da Lotte Kopecky che ha preceduto le compagne Lorena Wiebes e Mischa Bredewold dopo aver fatto la differenza con un attacco in solitaria nell'ultima tappa.
Il percorso di questa edizione contava un totale di sei frazioni. La corsa a tappe teutonica si è aperta con una cronometro a squadre pianeggiante di 9.1 chilometri intorno alla cittadina di Schleiz. La SD Worx è riuscita a conquistare la tappa con un vantaggio di 7" sul Team Jayco AlUla e di 18" sulla Canyon//SRAM. A indossare la prima maglia di leader è stata Lotte Kopecky, ma il giorno seguente seguente il sigillo si è spostato sulle spalle di Mischa Bredewold. Nella Gera-Gera, tappa relativamente semplice, la giovane jolly della SD Worx è riuscita ad anticipare il gruppo grazie a un'azione solitaria nel finale. Alle sue spalle il gruppo è stato regolato dalla compagna di squadra Barbara Guarischi che ha preceduto Lorena Wiebes siglando una tripletta di giornata.
La terza tappa con partenza e arrivo fissate a Schmölln è stata caratterizzata da un finale molto veloce che ha lasciato al comando un drappello di undici atlete. In uno sprint a ranghi compatti la vittoria è andata proprio a Guarischi, alla quale Wiebes ha concesso di esultare chiudendo al 2° posto. Sul podio di giornata è salita anche Sandra Alonso (Ceratizit-WNT Pro Cycling) che ha così interrotto la sequenza di podi di tappa occupati esclusivamente dalla SD Worx. Le maggiori “difficoltà” per la compagine neerlandese sono arrivate nella quarta tappa, da Gotha a Gotha, dove una tenace Marta Lach (Ceratizit-WNT Pro Cycling) ha conteso il successo a Lonneke Uneken in uno sprint a due. Ad avere la meglio al colpo di reni è stata proprio Uneken, mentre al 3° posto è giunta Christina Schweinberger (Fenix-Deceuninck).
A Schmalkalden, nella quinta tappa, si è sbloccata anche la campionessa europea Lorena Wiebes. Nonostante le difficoltà altimetriche concentrate nella prima parte della tappa, con le salite di Oberhof (7.7 chilometri al 4.1%), Kühndorf (2.7 chilometri al 3.9%) e Feldwege (2.8 chilometri al 5.7%), le ruote veloci hanno resistito nel gruppo principale dirigendosi verso la volata. Il successo, come detto, è andato a Wiebes che ha preceduto Marta Bastianelli (UAE Team ADQ) e Marta Lach (Ceratizit-WNT Pro Cycling). Grazie a questo successo Wiebes ha scavalcato Bredewold in testa alla classifica generale andando a indossare la maglia di leader a una tappa dal termine. Alla vigilia della tappa conclusiva con partenza e arrivo a Mühlhausen mancava solo il successo di Lotte Kopecky. La fuoriclasse belga ha sfruttato un finale mosso con diversi strappi per involarsi verso il traguardo, mentre in gruppo le compagne hanno controllato a dovere i tentativi di chiudere il distacco promossi dalle maglie della Arkéa Pro Cycling Team e della AG Insurance-Soudal Quick-Step. Kopecky è riuscita a superare i 30" di vantaggio, giungendo all'arrivo in solitaria e sfilando la maglia di leader alla compagna Wiebes, che ha regolato il gruppo davanti a Ruby Roseman-Gannon (Team Jayco-AlUla).
La SD Worx ha così centrato uno storico risultato, assicurandosi il podio finale con Kopecky Wiebes (+35") e Bredewold (+42"). La maglia a punti è andata a Kopecky, mentre la maglia di miglior scalatrice è stata conquistata da Alice Palazzi (Top Girls Fassa Bortolo). Maglia di miglior giovane, infine, a Neve Bradbury (Canyon//SRAM).