Wout Van Aert, giunto 8° al campionato del mondo gravel © UCI Cycling
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Van Aert ammette: "È stata tutta colpa mia"

Le dichiarazioni di Matej Mohorič, Wout Van Aert e Florian Vermeersch al termine del campionato del mondo gravel vinto dal corridore sloveno"

08.10.2023 16:44

Matej Mohorič: “È stato uno dei miei giorni migliori in bicicletta”

“Mi sentivo benissimo oggi e il percorso era bellissimo. Questo è stato uno dei miei giorni migliori in bici. Andavo sempre in mountain bike, ma alla fine i miei amici mi hanno fatto iniziare a correre su strada. Mi è piaciuto molto correre sulla ghiaia e sono contento che sia andata bene. Ho sempre creduto nella vittoria, soprattutto perché sono sopravvissuto ad ogni selezione. Questo mi ha fatto capire che avevo le gambe. Avevo esplorato gli ultimi 40 km. Era super tecnico e con salite ripide, che si adattavano perfettamente a me. Sapevo che dovevo provarci e ho visto che gli altri stavano soffrendo. Durante le ricognizione ho preso una strada leggermente diversa, ma fortunatamente sono rimasto calmo e non mi sono lasciato prendere dal panico. È un titolo d'élite in una disciplina che ha un grande futuro. Sta diventando popolare ed è per questo che ne sono molto orgoglioso. Se funzionerà, tornerò sicuramente ai Mondiali". 

Wout Van Aert: “È stato tutto deludente. Mi piacerebbe comunque tornare"

“È stato tutto un po' deludente. La mia sella è crollata e ho avuto una caduta e una foratura. In entrambi i casi però è stata colpa mia, sono stato disattento. Non sono riuscito a sistemare la gomma. Di conseguenza ho perso molto tempo e sono rimasto indietro. Sapevo che non sarei mai più riuscito ad arrivare davanti, ma ho voluto tenere il ritmo. Sono passato da un gruppo all'altro e ho finito tra i primi 10. È stata comunque una bellissima esperienza. Mi piacerebbe sicuramente tornare ai Mondiali. Tuttavia deve andare tutto bene e oggi non è stato così”. 

Florian Vermeersch: “Peccato per Van Aert. Io mi sentivo bene, ma mi è caduta la catena”

“L'inizio è stato molto frenetico. Era una questione di essere davanti e stare lontani dai guai. Sulla prima salita c'è stata subito una grande scrematura. Peccato che Wout Van Aert abbia dovuto rincorrere da subito per una caduta. Quando siamo rimasti in tre sapevamo di non poter esitare e da quel momento in poi è stato un tutti contro tutti. Sapevo che Mohorič era molto forte, ma mi sentivo anche molto bene. Quando lui ha accelerato ho dovuto lasciare un gap, poi sono tornato a pochi secondi. Ci credevo e ho scelto il mio ritmo. Poi mi è caduta la catena e ho capito che sarei arrivato secondo. Il gravel fa bene al morale, è qualcosa a cui si può lavorare vero il finale di stagione”. 

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