Juan Sebastián Molano vince il GP Denain 2023
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Bjerg prepara, Molano finalizza: è festa UAE al GP Denain

Il piccolo antipasto di Roubaix deciso da un attacco a 5 isolatosi sull'ultimo settore di pavé. Podio per Van DIjke e Kielich, Boasson Hagen ispira l'azione buona ma si ferma al quarto posto

16.03.2023 16:08

Un colombiano che vince sul pavé è un'idea a cui non siamo del tutto abituati anche se negli anni scorsi un Fernando Gaviria ha fatto intravedere cose interessanti nelle classiche del nord; in ogni caso, oggi un colombiano ha vinto sul pavé, primo nella storia al GP Denain: Juan Sebastián Molano, aiutato nel finale da Mikkel Bjerg ma bravissimo in proprio su tutti i settori non asfaltati, ha preso di petto la corsa e l'ha meritatamente conquistata vincendo una volata a cinque. Per il 28enne nato a Paipa è la seconda vittoria stagionale dopo una tappa all'UAE Tour.

Il Grand Prix de Denain 2023, il 64esimo della serie, si è corso oggi da Denain a Denain per 194.7 km nel nord della Francia, dalle parti di Roubaix, e infatti nella seconda metà del percorso erano in programma la bellezza di 12 settori di pavé, alcuni proprio in comune con la Regina delle classiche. La fuga del mattino è stata composta da 8 uomini: Paul Lapeira (AG2R Citroën), Louis Barré (Arkéa Samsic), Luca de Meester (Bingoal-WB), Benjamin Perry (Human Powered Health), Gilles de Wilde (Flanders-Baloise), Maël Guégan (CIC U Nantes Atlantique), Maxime Jarnet (Go Sport-Roubaix Lille Metropole) e Théo Delacroix (St Michel-Mavic-Auber93), un vantaggio massimo prossimo ai 5', sceso a tre abbondanti quando si sono approcciati i 12 settori di pavé (numerati in ordine decrescente proprio come alla Roubaix). Il quale pavé ha fatto il proprio, selezionando il gruppo tra una caduta e l'altra (in particolare una ai -70, all'ingresso nel settore 10 di Saint-Python). Il pavé ha fatto effetto anche ai battistrada: il primo a mollare è stato Barré, sempre sul settore 10.

Ai -55, sul settore 8 (da Vertain a Saint-Martin-sur-Ecaillon), sono partiti in contropiede Taco van der Hoorn (Intemrarché-Circus-Wanty) e Rüdiger Selig (Lotto Dstny), ma l'azione è stata annacquata dall'intervento della Jumbo-Visma (nella persona di Tim van Dijke) che lavorava per la plausibile volata di Olav Kooij, il quale però era intruppato in un secondo drappello, attardato rispetto a quello principale. Sul settore 6, da Capelle a Ruesnes ai -44, si è mosso Stan Dewulf (AG2R) ma è stata giusto una breve scampagnata. Kooij è rientrato sul gruppo buono ai -37. Sul settore 4 (da Quérenaing a Maing) ai -30 sono emersi in sei in contropiede, ispirati e guidati da Edvald Boasson Hagen (TotalEnergies), il quale poi ha allungato direttamente da solo; negli stessi istanti dal gruppetto dei fuggitivi (a cui rimaneva meno di un minuto di margine) perdeva contatto anche De Meester.

Sul settore 3 (da Maing a Monchaux-sur-Ecaillon) ai -27 intorno a EBH si è coagulato un gruppetto di 8: col norvegese Timo Kielich (Alpecin-Deceuninck), Clément Davy (Groupama-FDJ), di nuovo Taco van der Hoorn, e ancora in marcatura Tim van Dijke, quindi Mikkel Bjerg insieme a Juan Sebastián Molano (UAE Emirates) e Norman Vahtra (Go Sport). Sul settore 2 (da Thiant ad Haspres ai -19) in quel che restava del gruppo hanno fatto capolino davanti il campione e il vicecampione uscenti, Max Walscheid (Cofidis) e Dries de Bondt (Alpecin), ma per loro sembrava tardino.

Ai -14 il drappello degli 8 immediati inseguitori ha raggiunto i bravi fuggitivi, il gruppo non era lontano ma restava ancora un settore di pavé in cui provare a fare ancora la differenza. E in effetti sul tratto in questione, 1800 metri da Avesnes-le-Sec a Hordain ai -13, è successo di tutto. Il fondo, fangoso e scivoloso, ha fatto cadere in tanti in gruppo (pure una moto al seguito), mentre davanti son rimasti in cinque: un incontenibile Boasson Hagen, Kielich, Van Dijke e ancora la coppia UAE Molano-Bjerg (anche se il danese ha faticato non poco a restare incollato, anzi ha perso contatto a fine tratto e poi si è impegnato a fondo per rientrare. Usciti dal pavé, il vantaggio sul gruppo ammontava a oltre 20" e dietro - dato il dissesto provocato dall'ultimo settore - non c'erano più né le forze né l'organizzazione per inseguire a dovere gli attaccanti.

Nel finale un fisiologico rallentamento davanti ha dato l'idea che qualcuno da dietro potesse rientrare, e a dire il vero Samuel Watson (Groupama), uscito da solo, ci è andato vicino; ma Bjerg ha dato tutto per tenere un ritmo sufficiente a scongiurare sorprese. Non restava che la volata: Van Dijke ha provato ad anticipare ai 400 metri ma appena s'è lanciato gli si è sganciato uno scarpino, quindi niente. Rientrato nei ranghi l'olandese, la volata è ripartita da zero con Bjerg a coprire Molano, il quale è partito insieme a Boasson Hagen ai 200 metri e ha fatto una netta differenza.

Vittoria al sudamericano, pugno sul manubrio per Van Dijke secondo con rammarico davanti a Kielich ed EBH, mentre Bjerg più indietro già festeggiava via radio con l'ammiraglia; per la UAE una festa completata dal nono posto di Pascal Ackermann.

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